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Charity Dago

Charity Dago  Talent Manager, Milano

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Charity wears Francesco Murano
Charity wears Francesco Murano
Charity wears full look Prada
Charity wears Francesco Murano
Charity wears Prada

Charity Dago

Talent Manager, Milano

«Quando sei l'unica, o una delle poche nere nel tuo settore, non puoi sbagliare, non hai l'opportunità di fallire e imparare , devi puntare alla vittoria per forza».

Qual è stata la parte più difficile dell’essere una professionista nera nel settore della moda in Italia?

La parte più difficile è stata non potermi confrontare con altri professionisti come me. Quando sei l'unica, o una delle poche nere nel tuo settore, non puoi sbagliare, non hai l'opportunità di fallire, devi puntare alla vittoria per forza. Tutto questo a volte è frustrante e non è giusto. Io sono Charity, sono una persona, ma il colore della mia pelle mi ha sempre preceduto in ogni occasione.

Raccontaci di un ricordo che è stato importante nel percorso della professionale di successo che sei oggi.

Oggi mi occupo di diversity & inclusion. La mia agenzia Wariboko è un'opportunità in più per noi. Ricordo che qualche anno fa, mentre assistevo come tutor durante la tesi di laurea di una mia studentessa, avevamo scelto di occuparci delle fasi della consulenza di immagine di una persona non vedente. Alcune diversità sono molto lontane dal mio quotidiano.  È stata un'esperienza fantastica, ci ha arricchite moltissimo e lì ho deciso di impostare le lezioni inserendo esempi sempre maggiori di diversità. Ho cambiato il mio approccio alla diversità in modo concreto.

Cosa diresti al te stesso di 13 anni?

A 13 anni sognavo di diventare una campionessa di pallavolo, non desideravo altro ed ero piuttosto brava. Direi alla me stessa di quell'età che i talenti nella vita possono essere molteplici, che la cosa più bella che potremo fare è sperimentare tante cose, mantenere la mente aperta e continuare a sognare nonostante le difficoltà. Quando si smette di sognare e di desiderare ardentemente, in realtà si smette di vivere. Io non sono fatta per la sopravvivenza. Oggi sogno molto di più di quando avevo 13 anni. 

Quali cambiamenti speri di vedere nel tuo settore in Italia nei prossimi 5-10 anni?

Nel mio settore spero di vedere una rivoluzione profonda. Vorrei veder cambiati i disequilibri, e ridotte le disuguaglianze. Per poter andare in questa direzione, devono necessariamente cambiare le persone, perché il sistema è composto da persone. Spero che gli adolescenti nati in Italia di origine afro possano sentirsi rappresentati in diversi ambiti e possano avere il diritto di andare avanti con la propria vita senza l'obbligo di dover primeggiare.