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Chapeau!

Chapeau!

“Come porti il cappello bella blogger”, mi viene da canticchiare, mentre passeggiando sul web in cerca delle solite buone nuove, mi accorgo che sempre più blogger famose e famose wannabe, tendono ad adornarsi il capo di cappelli dalle mille fogge e colori.
Facendo così un rapido sondaggio e un po’ di conti spiccioli – del tipo, due più due fa quattro- sono arrivata alla conclusione che dobbiamo comprarci tutti un copricapo, per questa estate 2010. Uno capace di proteggerci sì dal sole, ma soprattutto di garantirci quel piglio glamour e quell’allure sicura, che solo un accessorio sofisticato e fuori dal banale quotidiano, può regalare.

Per chi starà pensando, che i cappelli li abbiamo indossati anche l’anno scorso e questo inverno, ho pronta la risposta: la moda è sempre in evoluzione e il nuovo corso lo prevede in paglia o rafia - a paglietta, borsalino o bombetta- se indossato con maxi foulard, ancora meglio.
Insomma, dimenticate i berretti in lana o in cotone, tutti tempestati di loghi, e concedetevi il lusso di un naturale copricapo, che faccia della trama intrecciata unita a fiocchi e nastri colorati, il massimo dello chic.
Se poi la "paglietta" -dalla cupola dritta e piatta, e dalla falda circolare, rigida e corta- è il nuovo oggetto del desiderio fashionista; il Borsalino ( chiamato anche Fedora), mantiene saldo il suo primato di emblema tipico di un’estate al sole, che “vorrei potesse non finire mai…”
Cappello, inoltre, che come ci insegnano le star, non si limita ad essere sciorinato su spiagge e lidi affollati, ma si riserva la possibilità di cocktail serali e cenette al lume di candela, unito a maxidress fiorati o a look grunge-chic, molto in voga.
L’ultima frontiera è poi la personalizzazione o come dicono gli inglesi, customizzazione: abbellire, in sintesi, il proprio, aggiungendo nastri, spille, cordini e quant’altro più vi “aggradi”, all’ensemble.
E mentre, vi ricordiamo che il cappello non va indossato per nascondersi dagli altri, tipo celebrity in incognito, ma esibito con audacia e sprezzatura, ovvero con una certa dose di modaiola nonchalance, anche quando si sta in bilico su zeppe alte 15 centimetri, ci congediamo.
E “tanto di cappello” a chi, persuaso, sta già correndo a comprare la sua paglietta…