Giacomo Nalio
Università Iuav di Venezia
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Design della Moda, III anno
22 anni
Rovigo
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Il tuo Istituto in che modo si è comportato? Quali sono secondo te i pro e i contro delle lezioni da casa?
Personalmente facendo lezione online presto più attenzione, mi sembra di essere più concentrato. Altro punto a favore è il fatto di non dover prendere i mezzi pubblici, essendo pendolare. Tra i contro vi è sicuramente il fatto di non potermi confrontare fisicamente non solo con i professori ma anche con i miei compagni. Inoltre durante la fase 1 del COVID19 è stato molto difficile affrontare i laboratori soprattutto in termini di reperimento dei materiali e delle tempistiche legate ma anche in termini di ricerca progettuale. Quindi per forza di cose c’è stato un riadattamento forzato che mi ha stimolato a sfruttare al meglio le mie risorse soprattutto digitali.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dalle conseguenze dell’isolamento. In qualità di consumatore ma anche in qualità di futuro addetto ai lavori, secondo te quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
Sicuramente questa crisi ha innescato un circolo vizioso che prima o poi avrebbe colpito il sistema moda imponendo dei cambiamenti e riadattamenti. Ha indubbiamente placato la velocità del sistema moda, forse permettendoci di acquisire una maggiore consapevolezza. Si sta puntando e investendo senza dubbio sul digitale sperando in un’innovazione dei processi anche se di fatto il settore moda, oltre che visivo è un settore tattile. Inoltre anche la sospensione delle fashion week, fiere e di tutti gli eventi legati alla moda in generale è sicuramente un duro colpo, basti pensare soltanto al quantitativo di persone coinvolte e a tutti i processi che ne derivano.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena, qual è la soluzione per continuare a essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
La mia soluzione è sperimentare: da cosa nasce cosa; la creatività è un processo dinamico che non si ferma e questa situazione mi ha dato la possibilità di rendermene conto ancora di più; per quanto mi riguarda il fatto di potermi dedicare solo all’università mi ha dato la possibilità di aver più tempo per riflettere, "poter fare" con maggiore saggezza e appunto sperimentare maggiormente.