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La storia dietro la Wassily Chair di Supreme

Supreme ha rivisitato l'iconico design di Marcel Breuer

La storia dietro la Wassily Chair di Supreme Supreme ha rivisitato l'iconico design di Marcel Breuer

Uno degli aforismi più famosi di Le Corbusier è: “Le sedie sono architettura, i divani sono borghesi”. Ciò che l’architetto e designer intendeva è che soltanto la sedia può diventare un oggetto artistico, ma non il divano, oggetto troppo “comodo” e utilitaristico per suggestionare un creativo. Supreme sembra avere preso il francese alla lettera perché ha ricreato, in partnership con Knoll, l’iconica seduta disegnata da Marcel Breuer: la Knoll Wassily x Supreme Chair. Una foto della versione leopardata dell’iconica seduta è apparsa ieri sulla pagina Instagram di Supreme accompagnata da una data: il 12 dicembre.

La Wassily Chair del 1925, conosciuta anche come Modello B3, venne creata a 23 anni da Breuer  durante i suoi anni passati al Bauhaus di Dessau ispirandosi ai volanti delle biciclette per l'ormai celebre struttura tubolare della seduta. Il nome “Wassily” non deriva da una dedica al pittore Kandisky, come spesso si crede, ma dall’azienda italiana Gavina che, riavviandone la produzione negli anni ’60, e sapendo dell’amicizia che legava i due artisti (Breuer aveva infatti creato una seconda versione della sedia appositamente per il pittore) la ribattezzò in questo modo. La prima linea prodotta da Thonet era realizzata non con cuoio ma con l’Eisengarn, un tessuto industriale resistentissimo inventato da Grete Reichardt, ai tempi una studentessa alla scuola di design e divenuta in seguito artista tessile e graphic designer. La versione Thonet della sedia è rarissima, essendo la produzione finita prima della Seconda Guerra Mondiale. Dopo la guerra l’azienda italiana Gavina acquistò i diritti sulla sedia e iniziò a produrla nella attuale versione in cuoio. Quando nel 1968 l’americana Knoll acquistò Gavina, proseguì la produzione della Wassily Chair in pelle. 

La Knoll Wassily x Supreme Chair rappresenta uno dei punti più alti delle collaborazioni del brand, lontano sia dalla produzione di abbigliamento che da quella di oggettistica comune. Rappresenta anche un deciso allontanamento dal classico modus operandi del brand che di solito “eleva” ironicamente oggetti banali e quotidiani (altre sedie Supreme sono la classica pieghevole da regista e quella gonfiabile per la piscina) e che invece ora prende una seduta già sinonimo di sofisticazione ed eleganza e la “volgarizza”, per così dire, tramite una stampa leopardata che, pur facendo parte del DNA Supreme, appare volutamente camp e pacchiana. 

Che si tratti di alto design contemporaneo o di sacrilegio artistico, la Wassily Chair firmata Supreme è destinata a far discutere. Il drop avverrà Giovedì prossimo, giorno 12 dicembre sul sito di Supreme.