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Delio Jasse

Delio Jasse   Artista , Milano

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Delio wears full look Louis Vuitton
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Delio wears full look Marni
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Delio Jasse

Artista , Milano

«In quanto migrante la mia vita, quindi i miei spostamenti, i miei diritti, dipende solo ed esclusivamente da un timbro o da un documento, a volte anche da come si era svegliato l'impiegato quel giorno. Per questo nei miei lavori sono ricorrenti i timbri».

Raccontaci di come la realtà sociale contemporanea ha influenzato il tuo lavoro

Un aspetto che ha influenzato tantissimo il mio lavoro è la mia esperienza di migrante in Europa, in particolare l'esperienza concreta della burocrazia. Come la mia vita, quindi i miei spostamenti, i miei diritti, dipendesse solo ed esclusivamente da un timbro o da un documento, a volte da come si era svegliato l'impiegato quel giorno. Per questo nei miei lavori sono ricorrenti i timbri, le iscrizioni prese da vari documenti, sia miei sia di persone anonime: non vi è spesso alcun collegamento logico o evidente tra l'elemento documentale (timbro, etc) e l'immagine, proprio a rappresentare l'aleatorietà della burocrazia.

Raccontaci di un tema ricorrente nel tuo lavoro nel corso degli anni e perché è diventato tale?

Tutto il mio lavoro ruota attorno al concetto di archivio, che è quasi una specie di ossessione per me. Non solo sono sempre alla ricerca di nuove immagini in mercati di seconda mano e su internet, ma anche le immagini che scatto io le tratto come immagini di archivio. Quindi le catalogo, le lascio "riposare" per mesi e così via. Per me l'archivio è un modo per riguardare al passato da un altro punto di vista e per scoprire questioni e problematiche storiche che ad una prima occhiata non sono così chiare. 

Cosa diresti al te stesso di 13 anni?

Gli direi di non avere fretta, che le cose prima o poi succedono. 

Quali cambiamenti speri di vedere nel tuo settore in Italia nei prossimi 5-10 anni?

Spero che l'immagine fotografica non venga banalizzata ma che venga rispettata. Siamo travolti continuamente da immagini e ho paura che questo porti a una banalizzazione della fotografia come disciplina.