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Ifeoma Nneka Emelurumonye

Ifeoma Nneka Emelurumonye  Dirigente Medico, Torino

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Ifeoma Nneka Emelurumonye

Dirigente Medico, Torino

«Se durante la mia carriera universitaria avessi avuto una presenza maggiore di persone nere sarebbe stato un percorso diverso».

Qual è la parte più soddisfacente del tuo lavoro?

Aiutare il prossimo. Lo so che è un po' un cliché antiquato, ma alla fine il lavoro del medico si basa proprio su questo e ci facciamo addirittura un giuramento sopra! Ma fino a che non mi sono laureata e ho cominciato a lavorare non l’avevo capito veramente. Solo dopo, nel momento in cui pazienti che avevo visitato o assistito o persone con cui ho lavorato mi dicevano un semplice “grazie” ho visto come il cuore mi si riempisse di felicità.

Qual è stata la parte più difficile del tuo percorso professionale finora?

Essere al passo con la scienza. Ogni giorno, ogni ora e ogni minuto abbiamo nuove scoperte in ambito scientifico e medico. E questo può mettermi in difficoltà perché non essere aggiornata su un nuovo farmaco, procedura o malattia può farmi sentire meno sicura nelle scelte che faccio. Quindi cerco sempre di tenermi aggiornata, studiare e leggere per poter offrire il meglio alle persone.

Cosa diresti alla te stessa di 13 anni?

Di scegliere per te stessa e non per gli altri. Ho sempre un po' sofferto l’essere figlia unica di genitori immigrati su cui speranze e ambizioni hanno gravato per parecchi anni. Sicuramente tutto ciò mi ha reso una persona molto forte e non potrò mai ringraziare abbastanza la mia famiglia e i miei genitori in particolare. Ma allo stesso tempo avrei voluto rassicurare la me stessa di tanti anni fa che “tutto quello che sceglierò di fare nel futuro riguarderà me e solo me, e di non aver paura perché nel momento che darò il massimo andrà tutto bene”.

Quali cambiamenti speri di vedere nel tuo settore in italia nei prossimi 5-10 anni?

Spero di vedere più personale sanitario assunto e più personale sanitario nero. Ogni volta che incrocio lo sguardo con quello di un’altra persona nera in ospedale, i nostri occhi esprimono sempre gioia ed orgoglio. Questo perché probabilmente io e questa persona oltre ad avere lo stesso colore della pelle, abbiamo probabilmente esperienze simili, difficoltà simili, background.