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Bentornata, Signora Cappa!

Bentornata, Signora Cappa!

Di cappe celebri è pieno il mondo.
Quella di cappuccetto rosso ad esempio, ci segue dall’infanzia; da quando, cioè, abbiamo imparato a non andare in giro da sole nel bosco e ad usare i cestini di vimini come borsette glamour à porter.
Poi, c’è quella scura e misteriosa di Dracula, il principe dei vampiri, che nell’immaginario la indossa sempre accompagnandola – in una specie di tetro pan-dan, al rosso delle sue labbra assetate di sangue.
Altra cappa, e naturalmente altra storia, è quella arguta e risoluta, amata dal re dei gialli, Sherlock Holmes, che a sua volta la abbina alla pipa e al berretto, british style.

Potrei continuare per ore; c’è la cappa degli ufficiali in alta uniforme, quella degli zampognari, ritratti con grande maestria nei presepi di casa nostra, quella che le nobildonne adoperavano tempo fa per preservarsi dal freddo e quelle che gli stregoni usano per sparire avvolgendosi nell’ombra.

In sintesi, l’immaginario collettivo ne è pieno: perché allora per anni ce ne siamo dimenticati?
Chissà. La moda è, del resto, anche questo: meccanismo capace di far nascere e morire sogni modaioli, determinandone l’alterno destino – di gloria e di oblio- nel corso del tempo.
E poiché, questo mi pare essere proprio il loro redivivo momento fortunato, ho deciso di dedicargli codesto pezzo, al fine di celebrarne il valore e il merito.

Accessorio capace di aggiungere un’eleganza e una raffinatezza retro-chic ad ogni look, le cappe sono state protagoniste delle passerelle di quest’autunno. Un successo globale, che ne ha permesso il ritorno, anche per l’estate. Chanel le immagina come un prato fiorito di margherite di strass, Chloè, fedele al suo stile raffinatamente minimal, ce ne regala una versione in cammello, tres Jolie. Da Lim Feu, divine un mantello rosso fuoco per una guerriera metropolitana, mentre da Stella McCartney una specie di paltò, in linea con lo spirito della maison. Amata poi dalle blogger d’oltralpe e dalle celebrities, si è guadagnata, dunque, un posto d’onore in tutti i guardaroba, tanto che sia da Zara che da H&M, se ne trovano versioni low-cost, adatte ad ogni tipo di budget.

Grazie alla sua versatilità poi, e al fatto di porsi come valida alternativa - un tantino snob, decisamente chic-  al cappotto e al giubbino, ci piace ancor di più, perché ci permette di ravvivare i vecchi look e di aggiungere un piglio di classe in più ad ogni mise.

Se la trovate, quindi, pendere da una gruccia nel reparto “ultimo saldo” o della nuova collezione, in bella mostra in una vetrina al centro; non ha senso indugiare: compratela.

Io farò lo stesso. Promesso!