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Cosa c'è da sapere su Moncler Genius Building

8 location, 8 creativi, un solo Moncler

Cosa c'è da sapere su Moncler Genius Building 8 location, 8 creativi, un solo Moncler

Ieri sera Milano è entrata ufficialmente in una nuova era. Presso il prestigioso Palazzo delle Scintille, il brand Moncler ha dato vita ad un evento che non si limitava banalmente ad essere una presentazione, e nemmeo una sfilata, uno show che, tra ospiti d'eccezione, arte e talento è riuscito con forza e vigore a lasciare tutti a bocca aperta.

Moncler Genius Building è stato un perfetto mix tra una mostra d'arte contemporanea e un futuristico fashion show, dal momento in cui ad essere protagonisti all'interno della location ci sono stati ben 8 mini location volte a celebrare l'incontro artistico fra quella che è la realtà Moncler e quella che invece custodiscono i celebri creative director collaboratori. 

Lavoro virtuale e reale sono andati di pari passo e, con naturalezza, hanno incontrato l'eleganza di Pierpaolo Piccioli, l'animo giovanile e punk di Palm Angels, il minimalismo di Simone Rocha, l'universo street di 1952, il romanticismo di Grenoble, lo spazio insieme a Craig Green, i giochi tridimensionali di Noir Kei Ninomiya e  la tradizione con Hiroshi Fujiwara.

Materializzare, smaterializzare, rimaterializzare: questa è la filosofia di Moncler Genius e questo è il messaggio implicito del progetto, volto a comunicare con lingue diverse a persone diverse, ma tutte accumunate dalla passione per l'innovazione e la creatività che il brand è pronto ad esaltare, ora più che mai.

Scoprite con noi il magico mondo di Moncler Genius Building.

 

#1st Floor: Moncler Pierpaolo Piccioli 

La couture affonda le sue radici nella purezza e, senza abbandonare mai le proprie origini, il direttore creativo di Maison Valentino genera insieme a Moncler item capaci di fondere al suo intern mondi apparentememnte opposti, ma mai stati così vicini.

 

#2nd Floor: Moncler 1952

Osare e restare legati ai tempi che corrono, con praticità, originalità e quel tocco giovanile che mai guasta. Parola d'ordine? Pop Art.

 

#3rd Floor: Moncler Grenoble

La durezza della montagna incontra la romanticità dei fiori, riprodotti sull'intera collezione per un irresistibile winter mix & match.

 

#4th Floor: Moncler Simone Rocha

Il rosa pallido, femminile, romantico, non è mai andato così d'accordo con il rock total black.

 

#5th Floor: Moncler Craig Green

Dalle stelle a Milano. Una fortissima connessione fra quello che è il corpo umano e quello che è l'habitat circostante attraverso capi astratti proveniente "da un altro pianeta".

 

#6th Floor: Moncler Noir Kei Ninomiya

Giochi di forme e di materiali, un imprevedibile effetto tridimensionale, esaltato da un nero lucido e da forti luci chiare, abili nel catturare la preziosità delle lavorazioni. 

 

#7th Floor: Moncler Fragment Hiroshi Fujiwara 

Il classico atemporale di cui Moncler e Fragment Hiroshi Fujiwara sono legittimi portatori, viene omaggiato nella sua autenticità. Il protagonista indiscusso? (Non a caso) il piumino.

 

#8th Floor: Moncler Palm Angels

L'immancabile tocco urban-punk del brand di Ragazzi, mixa il suo logo e le sue scritte minimal ai tessuti tipici Moncler, al lucido, ai gilet imbottiti.