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Le fashion week si sono trasformate in football week

Dobbiamo davvero dire grazie a Wales Bonner?

Le fashion week si sono trasformate in football week Dobbiamo davvero dire grazie a Wales Bonner?

È trascorso esattamente un anno da quando Wales Bonner ha utilizzato il palcoscenico della Paris Fashion Week per presentare le divise adidas home e away della Nazionale di calcio della Giamaica, un momento storico che rimarrà impresso nella memoria, sia della storia delle fashion week che del mondo del calcio. Si trattò di un momento cruciale che suggerì che il Blokecore era qui per restare e di come il calcio fosse diventato a tutti gli effetti un protagonista delle sfilate. Così 365 giorni dopo, con la conclusione delle settimane della moda di Milano e Parigi, pronte a dare spazio alla couture week, possiamo fare un bilancio complessivo di come le maglie da calcio siano diventate le protagoniste delle passerelle. Le frenetiche giornate di gennaio, ormai giunte al termine, ci hanno insegnato che il calcio non può, e non sarà, un'influenza di poco conto nel fashion system, sia grazie ai calciatori presenti al front row dei più importanti fashion show, sia per le ispirazioni che le collezioni hanno messo in campo durante questa Fashion Week. 

Zizou e Ronaldinho: quando gli atleti sono più importanti dei designer

Dobbiamo dire grazie a due ex calciatori per aver dato vita alle scene più iconiche del mese della moda di gennaio. Ronaldinho ha sfilato per KidSuper, indossando una maglietta che ritraeva il suo volto, abbinata a una pelliccia di cassanesca memoria. Un'apparizione tanto inaspettata quanto pittoresca che esalta la già nota liaison tra Colm Dillane e R10. In quello che sembrava un défilé degno di Zoolander, la presenza di Ronaldinho è riuscita a creare un entusiasmo coinvolgente non solo per gli appassionati di calcio ma anche per chi forse non ha mai visto una partita, scoprendo in Ronaldinho una personalità estremamente adatta a rendere più fruibile e divertente la sfilata di KidSuper. Passando ai calciatori dell'epoca d'oro, Zinedine Zidane ha confermato il suo rapporto decennale con il designer nipponico Yohji Yamamoto, presentandosi alla presentazione della linea POUR HOMME del brand. Inutile dire che, anche in questo caso, pur non avendo sfilato, molte delle fotocamere presenti hanno immortalato il viso di Zizou, vestito con pantaloni tecnici e blazer. 

 Namesake, BOTTER, KidSuper e Louis Vuitton

A fare del calcio il fulcro delle loro collezioni ci hanno pensato, seppur in maniera meno insistente, anche Namesake e BOTTER. Tra i due brand, BOTTER è quello che sembra essersi dedicato maggiormente alla causa: in occasione dello show Dark Waters ha unito le forze con Reebok per realizzare una sorta di overshirt ispirata al design di una maglia a maniche lunghe da calcio, sneaker che richiamano la silhouette di uno scarpino con copri lacci, ma anche una giacca molto simile ai giubbotti indossati solitamente dagli allenatori di calcio (giusto per citare un esempio, Arsène Wenger). A differenza di BOTTER, Namesake ha optato per un approccio diverso, concentrandosi prevalentemente sulla realizzazione di maglie, alcune delle quali contraddistinte da un logo che richiama la silhouette di quello di Umbro - forse una semplice coincidenza. Il già menzionato KidSuper non poteva non omaggiare la presenza di Ronaldinho presentando - ovviamente - magliette da calcio in passerella con il nome del calciatore sul retro, non lasciando nessun dettaglio al caso. Infatti, su entrambe le colorway delle magliette da gioco compare nella zona frontale la cucitura "Ronaldinho 10" che riprende il font utilizzato per la linea di Dinho lanciata nel 2008, R10.

Cambiando pagina e tornando indietro di quasi una settimana, le prime file dello show di Louis Vuitton sono state invase da calciatori di livello mondiale, prevalentemente francesi o militanti del Paris Saint-Germain. Courtois, Kurzawa, Donnarumma, Verratti, Umtiti si sono recati presso il Jardin d'Acclimatation per assistere ai look western disegnati da Pharrell Williams.

Prototypes e uno sguardo al futuro

Prototypes è un marchio svizzero fondato da Laura Beham e Callum Pidgeon, ex designer di VETEMENTS, che sono le menti dietro la maggior parte degli outfit indossati da Bianca Censori e Kanye West nell'ultimo anno. Nonostante il brand non abbia sfilato durante questo "mese della moda", ha comunque presentato la collezione Series 06. Questa collezione è stata realizzata attraverso l'utilizzo di capi da calcio, come tracksuit e jersey, che sono stati sottoposti a un processo di upcycling. Lo scopo di questo approccio è comunicare il concetto di uniforme attraverso capi d'abbigliamento tipici dello sportswear. Il marchio ha scelto di non apportare modifiche significative ai vecchi capi utilizzati: i loghi di PUMA e Umbro sono ancora presenti, così come quello di Lotto, che appare sulla maglietta d'allenamento del Borussia Moenchengladbach - la stessa indossata da Travis Scott qualche mese fa.

Se fino a poco tempo fa il calcio era un mezzo utilizzato dalla moda per cercare di raggiungere un'ampia cerchia di persone, sembrerebbe che ora la situazione sia invertita. Il calcio è diventato un elemento fondamentale non solo al servizio della moda, ma anche un lato di essa che il pubblico si aspetta di vedere in azione durante le fashion week, che somigliano sempre di più a vere e proprie football week