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Ronaldinho ha conquistato la Paris Fashion Week

Ospitato da KidSuper ha portato Joga Bonito in passerella

Ronaldinho ha conquistato la Paris Fashion Week Ospitato da KidSuper ha portato Joga Bonito in passerella

Dopo aver disegnato i kit del Barnsley e una varsity jacket per Jack Grealish, Colm Dillane, designer e fondatore di KidSuper, lo scorso weekend ha stupito il pubblico della Paris Fashion Week in occasione del suo show intitolato “String Theory”. Nei giorni precedenti alla sfilata alcune foto online avevano anticipato la possibilità che Dillane avrebbe inserito capi e look dedicati al mondo del calcio, in particolare a Ronaldinho, che lo stilista newyorkese non ha mai nascosto essere un suo mito personale. Non solo le anticipazioni sono state confermate e in passerella si sono viste due maglie ispirate a Dinho, ma a sfilare è stato lo stesso calciatore brasiliano, creando il vero momento wow nello show, come successo spesso quando le passerelle di R10 erano il Camp Nou o il Parco dei Principi.

Colm Dillane non ha mai nascosto la sua grande passione per il calcio, in passato ha giocato nel torneo 7vs7 TST ed ha lanciato un KidSuper Football Club proprio per aiutare le aree più povere della Grande Mela. Ma perché il direttore creativo newyorkese ha scelto proprio Ronaldinho per questa collezione? In un numero di "Portrait" realizzato da nss magazine, Dillane aveva raccontato il suo metodo di lavoro e gli aspetti sui quali si concentrava la sua ricerca artistica. Dalle parole era emerso come il designer di KidSuper amasse il suo lavoro, specialmente quello di creare motivi di stupore continui. La voglia di produrre nuove creazioni assomiglia a quel concetto di Joga Bonito che ha accompagnato Dinho per tutta la sua carriera, quando in campo il brasiliano creava più gioco e magia possibile ed ogni tocco era un'esibizione e i gol venivano accompagnati dai balletti. Dillane ama la vivacità, il colore e i ritmi della Fashion Week tanto quanto Ronaldinho amava divertire il pubblico attraverso il gioco del calcio, lo stesso spettacolo a cui si riferiva il designer quando a nss magazine diceva: «voglio mettere in scena una vera e propria commedia teatrale».

@nsssports Yesterday we want to party in the backstage of KidSuper with the one and only Ronaldinho. We still can’t get over this moment #parisfashionweek #parisfashion #pfw #fw24 #kidsuper #ronaldinho #ronaldinhogaucho #ronaldinho10 #blokecore #footballtiktok #nsssports redrum - 21 Savage

Anche se la moda sembra essere sempre più marketing, campagne e capi realizzati oltre ad ogni richiesta, in essa risiede ancora una forte idea di prodotto d'intrattenimento, che si esprime proprio in occasione delle Fashion Week. Per un designer come Dillane, sensibile a conservare la purezza dell'atto creativo, non è un caso quindi aver scelto proprio Ronaldinho, forse l'ultimo ricordo di un calcio acrobatico, spensierato e dipinto a macchie colorate e irregolari. Ronaldinho era intrattenimento puro e come i grandi brand aveva elementi distintivi che permettevano immediatamente di riconoscere un certo modo di intendere il calcio: il sorriso, la fascia nei capelli, le Nike Tiempo

Le Fashion Week sono spesso un momento in cui non esistono mezze misure: si passa rapidamente da grandi bocciature o grandi lodi. Ronaldinho in questo senso fa parte di quella stretta cerchia di calciatori "no hater", nessuno odia davvero Dinho e portarlo in passerella se non una scelta strategica è stato sicuramente un modo per KidSuper di trovare un momento per mettere d'accordo tutti, come quando i tifosi del Real Madrid ai tempi del Barcellona si alzarono ad applaudire il brasiliano nonostante avesse appena realizzato una doppietta nel Clasico. I brand hanno continuamente bisogno di approvazioni e Dinho è stata la chiave per creare leggerezza in un evento e un sistema che storicamente si è sempre preso molto sul serio. 

Da diverso tempo è normale vedere calciatori nelle prime file degli show e in alcuni casi anche come modelli in passerella. È successo di recente con Garnacho e Camavinga da Balenciaga e in passato con Guardiola modello per Antonio Mirò. Quasi inedita è invece la scelta di un designer di dedicare una collezione a un calciatore, perché quello fatto da KidSuper non è stato portare in passerella maglie da calcio di Ronaldinho, ma disegnare una sfilata interamente dedicata all'estetica del Pallone d'Oro 2005. La grande forza di questa collaborazione è stata poi quella di aver portato il vero Dinho in passerella e non averlo utilizzato solamente come modello, come negli esempi citati prima.

In passerella R10 ha sfilato con una grande pelliccia e con un cappello Kangol, niente di meno che il look con cui siamo abituati a vederlo da qualche anno e molto simile a quello con cui era comparso nella recente campagna "People of Paris" di GOAT e PSG. E uno degli aspetti più efficaci di questa collaborazione risiede proprio nel ruolo di Dinho a Parigi, città in cui è esploso ed alla quale spesso si collega la carriera dell'ex calciatore, in una visione romantica degna della Ville Lumiere. Ronaldinho non ha mai nascosto di amare Parigi, città di bellezza, arte e creatività - l'essenza del suo gioco - e città che lo ha accolto prima come calciatore e poi per il suo debutto nel mondo della moda. E portando il gesto dello Shaka hawaiano sulle passerelle ha fatto a tutti riscoprire la gioia del Joga Bonito.