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La Nazionale italiana potrebbe presto vestire Yohji Yamamoto

Con una collezione ispirata al design Teamgeist

La Nazionale italiana potrebbe presto vestire Yohji Yamamoto Con una collezione ispirata al design Teamgeist

Prende sempre più consistenza la voce secondo la quale nel 2024 adidas tornerà a collaborare con l’iconico designer giapponese Yohji Yamamoto e la sua linea Y-3 per nuove maglie e collezioni da calcio. Rispetto alle storiche collaborazioni con il Real Madrid però, in questo caso non dovrebbero esser coinvolte le squadre di club ma le federazioni nazionali sponsorizzate dalle Three Stripes che riceverebbero un make-over firmato dallo stilista nipponico. Si tratta di Giappone, Messico, Germania e Spagna e ovviamente Italia, che ha debuttato in questa annata con adidas. 

Nato nel 2003 dal sodalizio tra adidas e il designer nipponico Yohji Yamamoto, Y-3 è presto diventato un brand di culto grazie alla sua abilità nel far incontrare minimalismo e performance. Rappresenta una delle prime tracce della liaison contemporanea tra l'alta moda e lo sportswear, che certamente segue le orme di Prada Linea Rossa (1997), ma anticipa nettamente una serie di dinamiche che si sono delineate negli ultimi anni in seguito all'apertura netta da parte del calcio nei confronti del fashion system

Che tipo di intervento stilistico possiamo aspettarci da parte di Yohji Yamamoto sulle divise di adidas? Come riporta Numéro, la collezione Y-3 immaginata dalla stilista e uscita questa estate, richiama chiaramente il design Teamgeist, storico template visto per la prima volta in occasione del Mondiale del 2006, data inscritta nella memoria collettiva dell'Italia. Possiamo dunque immaginare che il creativo giapponese decida di puntare su un aspetto infallibile: la nostalgia, un porto sicuro soprattutto per brand e club di calcio.

Un altro aspetto che vale la pena analizzare riguarda un'attenzione ancora più massiccia che le federazioni calcistiche vogliono rivolgere all'ancora vivo e pulsante trait d'union tra designer di moda e calcio. Tra questi esempi, possiamo ricordare la maglietta della Nazionale giamaicana, disegnata da Wales Bonner e addirittura presentata lo scorso anno sulla passerella della Fashion Week parigina - diventando la prima jersey ad esser svelata durante un fashion show. 

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La collezione di Yohji Yamamoto avrebbe un impatto molto diverso in quanto rappresenterebbe la mossa più corposa vista fino a questo momento, tra quelle che nel corso di questi anni hanno legato moda e calcio. Per adidas, inoltre, si tratterebbe di una mossa a colpo sicuro, o probabilmente questo è quanto immagina il marchio tedesco. L'operato di Y3 nel calcio gode di buona stima da parte degli appassionati di calcio. Negli anni ha dato vita a diversi progetti degni di nota, su tutti la realizzazione della terza maglietta del Real Madrid nella stagione 2014/2015 che venne venduta al pubblico in una tiratura limitata di 1400 unità.

Prima ancora, nel 2006, adidas realizzò lo scarpino F50 Unit, e fu proprio Yohji Yamamoto a essere selezionato come designer che avrebbe realizzato una capsule collection limitata e interpretata con l'utilizzo di iconografie proprie del Paese del Sol Levante. Non ci resta che osservare cosa riuscirà a realizzare, e soprattutto se il progetto resterà fedele all'estetica Teamgeist cercando una sorta di comfort zone, o se questo storico template verrà innovato.