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L'incontro tra blokecore e balletcore

Avete visto la nuova sneaker di PUMA e Coperni?

L'incontro tra blokecore e balletcore Avete visto la nuova sneaker di PUMA e Coperni?

Quando arriva ad un livello etereo di eleganza e precisione, metaforicamente il calcio viene associato alla danza, con la quale condivide la passione verso la sensibilità e la creatività. Questo paragone è stato preso alla lettera da PUMA, che ha realizzato in collaborazione con Coperni una nuova sneaker che prende il nome di 90SQR, un'ibridazione tra una ballerina e il modello di scarpa da calcio conosciuto come Future Ultimate. La 90SQR riprende le dimensioni - specialmente il volume - di una classica sneaker low-top, ha una tomaia contraddistinta dai dettagli ondulati della Future Ultimate, ma soprattutto è impreziosita da una punta squadrata. Questa zona della sneaker è molto simile a quella della Nike Shox curata da Martine Rose, ma è una feature che compare anche sulle silhouette di modelli di calzature realizzate da marchi come Balenciaga e Miista - giusto per citarne qualcuno.

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Ma soprattutto, la punta spigolosa rimanda alle più classiche scarpe da danza classica, a dimostrazione di come, l'intento di PUMA e Coperni di unire l'estetica di calcio e ballo sia decisamente riuscito. Tra i trend che durante gli scorsi anni hanno preso il sopravvento nel fashion system hanno avuto la meglio il blokecore e il balletcore. Se il primo è stato ampiamente discusso e continua ad essere rivisitato nelle sfumature più diverse, il secondo è ancora distante dalla sua saturazione, anche perché, non riuscendo a convogliare lo stesso interesse del blokecore, è rimasto appannaggio di una nicchia decisamente più ristretta. Che i trend siano passeggeri è indubbio, pertanto questi possono unire le loro forze per presentarsi al pubblico sotto una forma totalmente diversa.

Balletcore e blokecore e l'apertura al mercato femminile

L'accostamento di queste due sfere sportive sembra essere dissonante, eppure, il rapporto tra danza e calcio, quantomeno a livello estetico, potrebbe celare più di qualche punto d'incontro. Specialmente da quando il blokecore ha tentato ad elevarsi stilisticamente rendendosi capace di creare look unici - vedasi i lookbook delle collezioni di adidas e Wales Bonner - è nata una considerazione del trend nettamente più concreta. Il balletcore, invece, ha riscosso un successo testimoniato dalle vertiginose cifre raggiunte specialmente grazie a brand come Miu Miu, Bottega Veneta e The Row, che hanno dato un boost importante alle ballerine, un prodotto che sembrava, fino a qualche anno fa, terminato nel dimenticatoio. Se entrambi i trend hanno ottenuto un'attenzione a loro modo importante, per quale motivo tracksuit, sneaker low-top, calze o calzettoni che superano il ginocchio o le stesse ballerine non possono essere abbinate? Lo sforzo di PUMA porterebbe all'allungamento del corso di vita di due trend che si imporrebbero ancora di più in pianta stabile nel panorama moda, diventando stili evergreen. Servendosi dell'aiuto del balletcore, il blokecore potrebbe guadagnare un'ampia fetta di pubblico prettamente femminile. Inoltre la scelta di associarsi al nome di Coperni non è per niente casuale, considerando l'abilità dimostrata dal marchio francese di saper diventare virale in tempo breve. 

L'heritage di PUMA 

È curiosa da scoprire anche la modalità con cui PUMA cercherà di offrire la propria interpretazione dell'abbigliamento per la danza, accreditandosi verso nuovi pubblici e valorizzando il proprio archivio storico. Considerando il modus operandi del marchio tedesco che ultimamente ha rilanciato la PUMA Mostro, una sneaker che prende ispirazione dalla disciplina dello sprint spike, ed ha acceso la luce dei riflettori sulla Formula Uno grazie all'inclusione di A$AP Rocky nel ruolo di direttore creativo della partnership con PUMA, ci aspettiamo di non rimanere delusi di fronte a questa inaspettata fusione tra balletcore e blokecore. Sembrerebbe che PUMA voglia riscoprire una parte importante del suo heritage tentando un avvicinamento nei confronti di cerchie di pubblico decisamente più ristrette, come quella della danza. Si tratta però - a tutti gli effetti - di una strategia duale, che punta ad utilizzare entrambe le estetiche per aumentare il percepito e il posizionamento di PUMA valorizzando allo stesso modo entrambi i trend.