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Dal ring alle Fashion Week: storia del pugilato nella moda

Pronti a salire sul ring?

Dal ring alle Fashion Week: storia del pugilato nella moda Pronti a salire sul ring?
Karl Lagerfeld's Louis Vuitton "Boxing Trunk" (2014)
Alexander McQueen x Puma (2009)
Cavalli SS22 Campaign
Chanel FW14 Campaign
Chloè FW12
L'outfit da boxe Dior di Ryan Garcia (2022)
Dolce & Gabbana Milano Thunder (2011)
Jean-Paul Gaultier FW10
John Lawrence Sullivan x Everlast (2023)
Philipp Plein FW15
Ports 1961 x Everlast (2016)
Puma x Balmain (2019)
S.S. Daley SS22

Il pugilato ha avuto un'influenza profonda e duratura nel mondo della moda. Questo impatto spazia dalle radici operaie dei primi decenni della disciplina alla sua moderna fusione con l'abbigliamento sportivo e streetwear. Gli iconici indumenti del pugilato, tra cui pantaloncini, guanti, accappatoi e scarponi, hanno ispirato i designer a incorporare i colori, i loghi e le silhouette tipiche della boxe nei loro design mentre Lo stile classico e raffinato di Muhammad Ali, le scelte audaci e ispirate agli anni '90 di Mike Tyson e l'amore per il lusso di Floyd Mayweather Jr. hanno lasciato il segno sulle tendenze della moda. Agli albori dello sport, la praticità definiva l'abbigliamento da pugilato e man mano che la disciplina acquisiva popolarità e si diffondeva abiti e attrezzature diventavano più elaborati. Alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo sono emerse le prime versioni dei guanti da pugilato, pantaloncini più corti e l'iconico accappatoio, simbolo di sicurezza e spavalderia del pugile. I designer di moda hanno iniziato a interessarsi quando il pugilato è diventato uno sport per spettatori negli anni '20 e '30. Nel corso del XX secolo, la popolarità del pugilato è continuata a crescere, alimentando la sua influenza sulla moda facendo diventare pantaloncini dai colori brillanti e loghi un punto fermo nell’immaginario sporstswear. 

L’abbigliamento da boxe nella moda

Sicuramente, la collezione ispirata al mondo della boxe che tutti ricordano è la FW04 di John Galliano, con i modelli dal volto pesto e sanguinante, i loro corpi ricoperti di olio lucido, i boxer che emergevano dai pantaloni come l’elastico dei pantaloncini da boxe. Fu poi nel gennaio del 2009 che, durante la Milan Fashion Week, Alexander McQueen presentò una capsule collection in collaborazione con Puma che era ispirata al mondo della boxe. Un anno dopo, nel gennaio 2010, a Parigi sfilò una collezione maschile di Jean-Paul Gaultier interamente incentrata sul pugilato, con tanto di guantoni, asciugamani al collo e sneaker alte quanto stivali. Un altro anno e la tendenza passò dalla passerella alla realtà, con Dolce&Gabbana che crearono e vestirono una propria squadra di pugilato, la Dolce & Gabbana Milano Thunder, che prese parte al World Series of Boxing e si fregiò del loro nome fino alla stagione 2013-14. Fuori dal ring, fu Clare Waight Keller a proporre short da boxe in pelle per la FW12 di Chloè mentre, nel 2014, Karl Lagerfeld fece l’emplein disegnando un set da boxe per Louis Vuitton completo di sacca, guantoni e un tappetino da allenamento e poi scattò Cara Delevigne in un ring di boxe per la campagna FW14 di Chanel.

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Alexander McQueen x Puma (2009)
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Dolce & Gabbana Milano Thunder (2011)
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Jean-Paul Gaultier FW10
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Chloè FW12
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Karl Lagerfeld's Louis Vuitton "Boxing Trunk" (2014)
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Chanel FW14 Campaign
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Philipp Plein FW15
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Ports 1961 x Everlast (2016)
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Puma x Balmain (2019)
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L'outfit da boxe Dior di Ryan Garcia (2022)
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Cavalli SS22 Campaign
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S.S. Daley SS22
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John Lawrence Sullivan x Everlast (2023)

L’anno successivo toccò a Philipp Plein firmare una collezione ispirata al ring presentata a Piazza Vetra, a Milano, dove venne presentata l’anno seguente la collaborazione tra Ports 1961 ed Everlast. Nel 2018 fu Virgil Abloh a firmare una capsule collaborativa di Off-White x Selfridges ispirata alla boxe mentre nel 2019 Versace creò guantoni da pugilato ricoperti del suo pattern barocco e Balmain collaborò con Puma creando una campagna che vide Cara Delevigne tornare sul ring. Nel 2021, dopo il lockdown, Mike Tyson fece parlare di sé per la sua apparizione nella campagna di Cavalli e S.S. Daley creò un look ispirato alle tute da pugilato di inizio secolo per la SS22 del suo brand. Di recente, invece, Dior ha firmato l’outfit del prodigio della boxe Ryan Garcia e John Lawrence Sullivan ha creato una collaborazione con Everlast a tema pugilato.

Le sneaker da boxe nella moda

È la storia più vecchia del mondo e si ripete, nella moda, in maniera ciclica: lo streetwear accoglie a braccia aperte sneakers che hanno contribuito a consolidare l'estetica degli sport più popolari al mondo. Ora è il turno delle scarpe da boxe. Francesco Risso di Marni, la collezione FW23 di Gucci, sono solamente alcuni dei designer che hanno deciso di lasciarsi ispirare da sneaker contraddistinte da questa linea e di abbinarle alle più diverse mise viste sulle passerelle delle ultime Settimane della moda. Sia chiaro, non si tratta di novità assoluta: nel 2017 PUMA e Fenty avevano presentato sotto le luci dei riflettori una scarpa che prendeva chiaramente ispirazione dalla boxe. E ancora prima, nel 2015, sempre PUMA e Rihanna avevano recuperato un pezzo d'archivio della nobile arte: il modello Gong, uscito addirittura negli anni '70, e trasformato con un occhio contemporaneo in Eskiva. Al duopolio sul mercato di sabot e mules, ecco che si affianca allora un altro concorrente: si tratta delle scarpe da boxe, le quali non erano mai ritornate così in massa. E ce lo mostra anche Lily Rose Depp.

È lecito dare il là a una narrativa anche di quest'ultime. Come e quando nascono? Da quali feature sono contraddistinte? Il footwear nella boxe inizia a prendere piede con l'introduzione dell'attrezzatura; non un discorso scontato se consideriamo che la boxe diventò parte del programma dei Giochi Olimpici nel 700 a.C e dovremo aspettare il 1747, in Inghilterra, per vedere Jack Broughton introdurre delle regole che risulteranno fondamentali per lo sport in questione. Con le idee di Jack Broughton la boxe inizia a diventare passo dopo passo uno sport regolamentato: veniva chiamato con il nome informale di bare knuckle fighting (letteralmente "combattimento a nocche nude"), ma proprio grazie a Broughton i lottatori inizieranno a rivestire le loro mani con una sorta di fascia. Per arrivare alle calzature e la loro forma, più o meno come la conosci invece, dovremo ancora aspettare del tempo: dalle testimonianze che si hanno, almeno fino al 1866/1867, annata in cui John Graham Chambers teorizzerà le regole della boxe contemporanea, i combattenti lottano con indosso delle calzature di pelle basse abbinate a delle calze lunghissime. Dunque, ai loro piedi non c'è ancora una struttura in grado di sostenere le caviglie, fondamentale per dare stabilità e sostegno ai boxeur che durante le loro performance sono sempre - più o meno - in posizione eretta sul ring.

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È questa infatti quella che si affermerà come grande differenza tra scarpa da boxe e da wrestling, con la prima che offre un sostegno rigido alle caviglie per evitare di far perdere l'equilibrio ai combattenti, e la seconda con un sostegno più mobile, low-top, per favorire le diverse prese a disposizione dell'atleta. Le calzature moderne e contemporanee da boxe, che esistono più o meno dagli anni '70, sono generalmente realizzate in pelle e unite a materiali sintetici e più o meno traspiranti. Il grande ritorno di questo tipo di scarpa, si impone su un mercato che sembrava aver messo temporaneamente da parte le calzature high-top, ma che capitanata da scarpe da boxe, cowboy boots e biker boots, potrebbe offrire una varietà che ultimamente - perlomeno dal punto di vista della struttura delle calzature - stava venendo meno.