Tutto quello che serve sapere sulla Copenhagen Fashion Week SS26

Nel sistema moda, ci sono un paio di mesi all’anno dove tutto tace. Verrebbe da chiamarlo riposo, ma è semplicemente un momento in cui l’intera industria si prepara, sia dietro le quinte che in front row, al fashion month. Eppure, il calendario della SS26 mostra chiaramente come il sistema tradizionale stia attraversando una fase di assestamento: la porzione dedicata al menswear di giugno è stata dimezzata dalle sfilate co-ed o cancellata del tutto, come nel caso di Londra. Se la tradizione arranca, i nuovi poli – più agili, meno vincolati dalle gerarchie delle Big Four – continuano a consolidarsi. Tra questi, Copenhagen si riconferma uno degli appuntamenti più rilevanti e osservati dell’intero circuito, anche per la stagione SS26. In programma dal 4 all’8 agosto 2025, Copenhagen Fashion Week ha annunciato una line up composta da 45 brand e istituzioni selezionate dal comitato ufficiale, tra ritorni attesi, nuove presenze e progetti di scouting strutturati. Il calendario riflette l’identità duale della settimana danese: radicata nel tessuto creativo nordico ma sempre più proiettata in una dimensione internazionale.

Tra le novità più rilevanti c’è l’ingresso di Anne Sofie Madsen all’interno del programma CPHFW NEWTALENT, affiancando Berner Kühl e Bonnetje, mentre tra i rientri si segnalano nomi consolidati come Sunflower, Henrik Vibskov, Freya Dalsjø, Marimekko, Ranra e Rave Review. A questi si aggiungono nuovi ingressi selezionati per riflettere la scena emergente, tra cui i tre brand che hanno ricevuto la menzione One to Watch: Kettel Atelier, Stem e Taus. Il programma NEWTALENT, pensato per supportare i designer emergenti attraverso mentorship, contributi economici, visibilità e inserimento all’interno del calendario ufficiale, si sta affermando come uno dei progetti di scouting più strutturati del panorama europeo. Ogni designer selezionato viene accompagnato per tre stagioni consecutive, al termine delle quali entra nel circuito alumni. Sul fronte dei premi, la SS26 sarà la stagione di IAMISIGO, vincitrə dello Zalando Visionary Award 2025, riconoscimento giunto alla sua terza edizione e pensato per sostenere creativə che si distinguono per innovazione, visione e impatto sociale. Oltre a un premio di 50.000 euro, la piattaforma offre supporto alla produzione e accesso a un programma di mentoring personalizzato.

Un’altra novità strategica è l’introduzione della CPHFW Guest Slot, una slot speciale del calendario ufficiale pensata per celebrare figure chiave della scena nordica e globale. A inaugurarla sarà Cecilie Bahnsen, che ritorna a Copenhagen in occasione del decimo anniversario del brand dopo diverse stagioni a Parigi. Bahnsen rappresenta una delle storie di successo più solide del design danese contemporaneo, già vincitrice del Wessel & Vett Fashion Prize, finalista dell’LVMH Prize nel 2017 e destinataria del DANSK Design Talent Award nel 2016. «La SS26 sarà la nostra stagione più d’impatto di sempre», ha dichiarato la CEO Cecilie Thorsmark, sottolineando come, in un momento di turbolenza per il fashion system, Copenhagen Fashion Week riesca a consolidare la propria posizione come quinta fashion week globale, dimostrando come l’innovazione – sia creativa che strutturale – possa offrire un’alternativa concreta alla crisi del modello dominante.  Tra i 45 nomi confermati in calendario figurano: 66°North, A. Roege Hove (NEW TALENT Alumni), Aiayu, Alis, Anne Sofie Madsen (NEWTALENT), Baum und Pferdgarten, Berner Kühl (NEWTALENT), Birrot, Bonnetje (NEWTALENT), Caro Editions, Cecilie Bahnsen (Guest Slot), CMMN SWDN, Deadwood, Filippa K, Fine Chaos, Forza Collective, Freya Dalsjø, Gestuz, Han Kjøbenhavn, Henrik Vibskov, Herskind, IAMISIGO, Kamo, Kettel Atelier (One to Watch), Marimekko, Martin Quad, MKDT Studio, Munthe, Nicklas Skovgaard (Alumni), OpéraSport, P.L.N. (Alumni), Rabens Saloner, Ranra, Rave Review, Rolf Ekroth (Alumni), Rotate, Skall Studio, Stel, Stem (One to Watch), Sunflower, Swedish School of Textiles, Taus (One to Watch), TG Botanical, The Garment, The Royal Danish Academy.