Chiara Surace
Politecnico di Milano
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Design della moda
23 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Prima la mia vita era molto frenetica: le lezioni all'università, vedere gli amici dopo, la palestra. Stando a casa tutto il giorno cerco di sfruttare al meglio il tempo per studiare, poi faccio un po' di workout. Sicuramente ho più tempo per me stessa.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Instagram è una fonte inesauribile di ispirazione, e forse la più scontata, ma anche le piccole cose che puoi trovare in casa possono essere uno spunto: oggetti, quadri, foto ricordo, film e libri che magari riguardi con un occhio diverso. L'arte, anche se vista online, in tutte le sue forme è una fonte di ispirazione costante.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Oltre al virus in sé, mi spaventa molto il distacco sociale. Vivevamo già in un mondo individualista, freddo e distaccato, il distanziamento sociale può contribuire a un aumento della diffidenza verso il prossimo e alla perdita della concezione della realtà.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
È difficile in questo momento concentrarsi sul futuro e immaginare come sarà. Dopo un evento che ha bloccato tutti i settori come il Coronavirus, penso si possa ripartire quasi da zero, c'é spazio per nuove idee e questa è un'opportunità unica. Sicuramente internet avrà un ruolo più importante per lo sviluppo di ogni settore, la digitalizzazione è per me uno degli effetti che saranno presenti in molti campi.