Laura Pepi
Politecnico di Milano
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Design della moda, II anno
20 anni
Cesano Maderno (Monza Brianza)
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia giornata è sempre pienissima. Nonostante questa situazione, oltre allo studio cerco di impegnare ogni momento, tendo sempre a non perdere tempo. Oltre allo studio, ho ripreso a disegnare, a cucire e ricamare. Appena ho un'idea per la testa, cerco subito di realizzarla, anche quando non sono capace, lo faccio giusto per il gusto di imparare. Sono molto competitiva con me stessa e a volte mi lancio sfide da sola.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
"Think outside the box" credo sia proprio in questa metafora la soluzione. Ci sono spunti ovunque, partendo dai social network, Internet, interviste o video su YouTube, arrivando ai film, foto, un dettaglio ovunque ci può essere uno spunto per la creatività, a volte basta anche una chiacchierata. Insomma passiamo la giornata e senza accorgercene il nostro cervello immagazzina tantissimi input, bisogna saperli cogliere e interpretare.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La mia paura è quella di perdere tempo, che questa situazione limiti le mie esperienze. Che sia difficile tornare alla normalità. Questo timore porta a tenermi impegnata nel cercare di rendere auto-costruttivo questo periodo.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Questa situazione ci avrà lasciato un maggiore riguardo per noi stessi e per gli altri. È difficile immaginare una nuova "normalità", credo che sicuramente ci sarà un' evoluzione a livello digitale.