Matia Chiodo
IED Milano
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21 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Non è cambiato più di tanto quel che facevo a casa, piuttosto il modo se prima facevo tutto mosso da entusiasmo ora invece lo faccio per inerzia. Anche se devo dire che tutti dovremmo essere in qualche modo grati a questa pausa, che è vero essere nociva ma anche in grado di mostrarci un altra prospettiva.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Ritengo utile questo periodo per riscoprire quello che ci circonda, ho avuto modo di vedere una panoramica del me stesso pre Coronavirus e ora ho obbiettivi e interessi diversi da quella figura.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Dimenticare alcuni odori, non ho mai fatto un archivio fisico mi dispiacerebbe perderli e non rendermene conto. Sto scherzando, credo, non ho particolari paure mi mancano determinate cose.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Penso che tutto quello che verrà fatto durante e dopo questa situazione sarà in qualche modo più complesso o comunque diverso, ed è per questo che non vedo l’ora di stupire ed essere stupito. Perché se qualcuno la fuori sta andando avanti allora possiamo farlo tutti.