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Perché si giocano così tante partite delle legends

Tra nostalgia e nuove opportunità per il calcio-intrattenimento

Perché si giocano così tante partite delle legends Tra nostalgia e nuove opportunità per il calcio-intrattenimento

La nostalgia, si sa, è uno dei sentimenti che domina il mondo del pallone, così come dello sport in generale. Ogni anno club e sponsor tecnici rivisitano i propri archivi per dar vita a jersey simili a quelle del passato - e inserendo semplici particolari, e semplicemente modernizzando pattern. Quella delle jersey sembra la scorciatoia più agile per far rivivere il sentimento di nostalgia, ma sempre più frequentemente alcuni club in particolare ne stanno sperimentando altre che possano far felici gli appassionati di calcio. Una su tutte è quella delle partite delle legends, gare amatoriali che hanno come protagonisti grandi campioni che hanno scelto di ritirarsi dal calcio. Ovviamente sono sempre esistite, ma mai come negli ultimi tempi se ne sono viste, da quella organizzata dalla Juventus che ci ha permesso di assistere alle giocate di Davids, Zidane e Del Piero nello stesso rettangolo di gioco, a quella che ha visto scontrarsi Real Madrid e Porto.

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È importante evidenziare che nella maggior parte dei casi si tratta di eventi sportivi benefici. Ad esempio, la gara organizzata dal Real Madrid si è giocata a fine marzo sotto lo slogan El partido más solidario ed era volta a finanziare la ricerca per la SLA e i progetti sportivi sociali della Fondazione Real Madrid. L'organizzazione di questa partita è andata per le lunghe: era prevista addirittura per marzo 2020, ma l'arrivo della pandemia non permise il regolare svolgimento. Questo per capire quanto sia difficile conciliare gli impegni di tutti gli ex campioni coinvolti, un tempo "semplici" calciatori ma oggi imprenditori di successo. Ma questa è l'attesa da scontare se si vuole vedere, probabilmente per l'ultima volta con indosso gli scarpini, Seedorf, Figo e Casillas affrontare Baía, Bruno Alves e Rui Costa. Le partite delle legends offrono tante altre opportunità, dall'affermazione del calcio come sport-intrattenimento, alla scoperta di nuovi orizzonti esplorabili, specialmente per Paesi in cui il calcio non è (ancora) uno sport sulla cresta dell'onda. 

Quando e come è cresciuto l'interesse per le partite delle legends

Il 2022 è stato un anno fondamentale per la crescita della fascinazione nei confronti di questo tipo di partite. La FIFA lancia la FIFA Legends Cup, un torneo di calcio a 5 che si gioca a Dubai in cui è possibile ammirare le gesta atletiche dell'onnipresente Casillas, ma anche dell'ex capitano del Chelsea John Terrye del CT Klinsmann. Un evento sportivo che è rimasto nella memoria anche per un evento spiacevole, ovvero la rottura del crociato di Kevin Kuranyi. Ma quello che probabilmente fa breccia nel cuore degli spettatori riguarda la possibilità di poter osservare i loro idoli di sempre in campi da calcio a 5 dalle piccole dimensioni, probabilmente gli stessi su cui sono soliti divertirsi giocando partite amatoriali con il proprio gruppo di amici. Ma il 2022 è stato un anno importante anche per un altro motivo. L'ex difensore blaugrana Piqué e lo streamer Ibai Llamos hanno lanciato la King's League, un campionato di calcio a 7 composto da 12 squadre che consente ad atleti amatoriali di condividere il campo con giocatori ancora in attività o ritiratisi da poco, dal Chicharito Hernandez a Casillas e Ronaldinho. Ogni match prevede due tempi della durata di 20 minuti e per comporre le squadre si utilizza un modello molto simile al draft dell'NBA. La King's League si è da subito affermata come una lega che fa dell'intrattenimento una componente fondamentale: basti pensare alla vicenda del calciatore mascherato dalla quale scaturirono non poche teorie del complotto. 

Gli orizzonti futuri delle partite delle legends

Come si apprende da questo articolo pubblicato sul quotidiano thailandese Bangkok Post, Srettha Thavisin, il Primo Ministro del Paese, starebbe cercando di dare maggiore importanza all'entertainment in Thailandia - che soffre la competizione con Singapore, che invece ha chiuso un deal molto importante con Taylor Swift, ottenendo l'esclusiva sui concerti dell'artista nel Sud Est Asiatico. Per pareggiare il traffico di turismo che la cantante ha garantito a Singapore, Thavisin vorrebbe avrebbe in mente di aprire le porte del Paese alla partita tra le legends del Liverpool e del Manchester United. Le ambizioni del Primo Ministro non terminano qui. Di fatti, vorrebbe che il Paese diventasse il teatro dello scontro tra le due compagini e il progetto originale prevederebbe addirittura più di una partita tra Reds e Red Devils divise in fasce d'età. Una per gli ex calciatori compresi tra i 40 e i 50 anni e una esclusivamente per gli over 50. Per portare avanti questo progetto Thavisin ha incontrato le ex stelle delle due squadre - Michael Owen, Robbie Fowler e Steve McManaman - al Palazzo del Governo, dimostrando come le intenzioni di importare il calcio inglese in Thailandia siano più che concrete, ma soprattutto come entrambe le parte siano interessate a un'operazione di questo calibro. Le partite tra legends diventano quindi un modo per creare interesse verso il The Beautiful Game anche in paesi dove prima non erano mai arrivate star di tale livello, che anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo restano gli ambasciatori del calcio nel mondo.