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Il Manchester City ha infranto un'importante regola FIFA

È successo durante semifinale e finale del Mondiale per club

Il Manchester City ha infranto un'importante regola FIFA È successo durante semifinale e finale del Mondiale per club

Grazie alla vittoria del Mondiale per club ottenuta a Jeddah, in Arabia Saudita, il Manchester City hanno concluso una stagione da record che li ha visti trionfare in cinque competizioni. I Blues, sconfiggendo in semifinale i giapponesi dell'Urawa per 3-0, e in finale il Fluminense vincitore della Copa Libertadores per 4-0, concludono un 2023 nel migliore dei modi. Ma data la vittoria in scioltezza del club di Guardiola, un aspetto che ha fatto discutere molto - oltre all'infortunio rimediato da Rodri e a una scenetta teatrale messa in atto da Felipe Melo e Kyle Walker - riguarda una nota norma del regolamento FIFA infranta dal Manchester City. Si tratta della regola 7.2.2 del FIFA Equipment Regulations, che definisce come il colore scelto per i numeri e quello per i nomi dei calciatori debba obbligatoriamente corrispondere, oltre ad essere in netto contrasto con la tonalità del kit. 

I Blues avrebbero violato questa regola sia nel match contro l'Urawa, sia in finale contro il Fluminense. Contro il club giapponese il Manchester City è sceso in campo con una particolare versione del kit away contraddistinta da nomi e numeri di un colore diverso: solamente Ederson avrebbe rispettato il regolamento, disputando il match con una jersey verde con stampati numeri e nome dello stesso colore. Durante la finale, al contrario, i giocatori di movimento hanno giocato con una divisa a norma, a differenza di Ederson che ha trascorso più di 90 minuti sul rettangolo di gioco con una maglietta dove nome e numero erano di due tonalità di viola differenti. È improbabile che il City abbia cercato volontariamente di aggirare questa regola, è invece plausibile che la federazione abbia peccato di attenzione, creando così un precedente che servirà da lezione per gli eventi a venire.