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Dobbiamo parlare di questo outfit di Gianni Infantino

Il Presidente FIFA ha trasformato l'annuncio della Finale in uno show su se stesso

Dobbiamo parlare di questo outfit di Gianni Infantino Il Presidente FIFA ha trasformato l'annuncio della Finale in uno show su se stesso

Domenica sera sono state annunciate le date e gli stadi che ospiteranno le partite dell'atteso Mondiale 2026 organizzato da USA, Messico e Canada attraverso uno show di presentazione che ha visto intervenire anche Kim Kardashian e Drake. Il protagonista indiscusso è stato però Gianni Infantino, o precisamente l'abito che il Presidente FIFA ha deciso di indossare. Un cappuccio sotto una giacca, o una giacca con un cappuccio o uno strano incrocio tra i due. In un dimenticabile color sabbia, questo strano capo che sembra uscito dall'ultimo ripiano dell'armadio di un broker di Wall Street degli anni 2000 o dall'immaginazione di un costumista di una Serie Tv italoamericana è solo l'ultimo esempio di scelte vestiarie discutibili del Presidente FIFA.

Il modello, che grazie ai nostri potenti mezzi investigativi abbiamo scoperto essere il Blazer con cappuccio Madison di Boggi Milano, rinforzato da pantaloni della stessa tonalità e le immancabili sneakers bianche, è davvero un incubo smart casual. Ma soprattutto è il modo nel quale Infantino ha scelto di indossarlo, con sotto una camicia bianca e la zip aperta a metà, ad averlo reso ancor più ridicolo e fuori luogo. La sua postura seduto sul divano mentre scherza con Kevin Hart, facendosi anche scappare qualche frase scivolosa sulla conduttrice Jenny Taft, è quella di chi sogna di essere l'host di un Late Night Show piuttosto che il capo della più importante associazione sportiva mondiale. 

Dopo essersi presentato sul podio del Mondiale con ai piedi un paio di Stan Smith bianche con tanto di logo FIFA, Infantino continua imperterrito a voler svecchiare il profilo estetico del ruolo che dovrebbe interpretare, ma riesce solamente ad alzare l'asticella del cringe. Ecco, se ci fosse una sola persona che riuscisse a definire con la sua sola esistenza il significato profondo di questo termine ormai abusato e stressato all'inverosimile, quella è rappresentata dal Presidente FIFA. Se da una parte il cappuccio posato sulle spalle oversize della giacca ricorda quello di Palpatine di Star Wars, e di conseguenza rende il lavoro della FIFA simile a quello della Morte Nera, dall'altra la patetica perseveranza con la quale Infantino vuole accreditarsi presso un pubblico più giovane, più cool rappresenta per molti la fine di un calcio popolare.

In realtà Infantino durante la sua presidenza sta provando fortissimo ad essere amato da tutti, il Cool President che non rispetta l'etichetta e rompe gli schemi, con il risultato che nessuno riesce a sopportarlo. E questa sua idea di calcio unisce regimi dittatoriali e superstar hollywoodiane senza batter ciglio, postando le sue conversazioni con Kim Kardashian o applaudendo Messi che indossa il Bisht. Una poppizzazione a tutti i costi che sembra più esser inseguita per rispondere ai desideri personali di Infantino piuttosto che per migliorare il prodotto calcio e venire incontro alle richieste dei tifosi di tutto il mondo. Basterebbe contare tutti i post IG realizzati in condivisione tra l'account di FIFA World Cup e quello personale di Infantino nelle ultime ore per farsi un'idea del culto della personalità, che ha piegato anche la presentazione del Mondiale - definito come sempre The Greatest Ever - alla sua mitomania. In mezzo ad una ricostruzione 3D del MetLife Stadium, dove si giocherà la Finale del Mondiale 2026, eccolo annunciare l'ennesimo successo della sua Presidenza. Solamente, poteva vestirsi meglio.