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Quando i calciatori si trasformano in gym bro

Avreste mai immaginato un Mesut Özil in versione XL?

Quando i calciatori si trasformano in gym bro Avreste mai immaginato un Mesut Özil in versione XL?

Se nel vostro feed Instagram scrollando vi è passato sotto gli occhi un video di Mesut Özil in abiti paramilitari alzare bilancieri o spingere pesi no, non era un video generato dalle temutissime AI che minacciano la nostra realtà. Ma il flessuoso fantasista di Real Madrid e Arsenal è davvero diventato un bodybuilder spesso come un muro, e dove ha perso in eleganza e rapidità ha guadagnato in ripetute di panca piana. E se tale trasformazione ci ha stupito, questo tipo di cambiamento non è così raro tra i calciatori che hanno appeso gli scarpini al chiodo. Anzi negli ultimi mesi ne abbiamo visti diversi abbandonare i campi d'erba per chiudersi dentro impersonali palestre per pompare pesi in ferro, continuando così una vita di sacrifici e allenamenti. Alla fine i calciatori e gli sportivi in generale devono affiancare la loro vita da atleti ad altre passioni, hobby o svaghi che possano aiutarli a sostenere lo sforzo fisico e mentale che la loro carriera richiede.

Più di qualcuno ricorderà quando Mesut Özil condivise su X il suo profilo Twitch, piattaforma su cui iniziò a streammare sessioni di Fortnite: quello che per il turco rappresentava un normale e sano svago, non venne ritenuto tale da chi trovò nello streaming del videogioco un appiglio per criticare il calciatore in seguito alle deludenti prestazioni. La stessa cosa avvenne con Douglas Costa, che durante il periodo pandemico condivise una live addirittura col ferrarista Charles Leclerc. Così Özil ha deciso di spostare tutte le sue energie sulla palestra, ricevendo i complimenti stupiti dai suoi ex-compagni di spogliatoio Rudiger e Cristiano Ronaldo, che una volta lo definì «il calciatore che lo ha reso un grande attaccante»

Prima di Özil, tra i più famosi culturisti ricordiamo Tim Wiese, ex-portiere del Werder Brema che grazie alla sua prestanza fisica (oltre alle spiccate doti attoriali) è riuscito ad approdare addirittura in WWE affrontando Sheamus e Antonio Cesaro - non prima di concludere la carriera con la maglia dell'Hoffenheim. Özil e Wiese hanno condiviso lo spogliatoio del club di Brema, ma mai nessuno si sarebbe immaginato di vedere il primo dire addio alla corporatura che gli permetteva di giocare con immensa leggiadria, garantendogli un'agilità tale per regalarci perle come la rete contro il Ludogorets.

Il video - diventato già virale - immortala l'atleta con indosso berretto e smanicato alla American Sniper, e dunque Özil sembra essersi calato perfettamente nella parte. Una scelta analoga a quella di Tim Wiese la fece Stuart Tomlinson, portiere che ha collezionato ben 146 presenze militando in club britannici come Strafford Rangers, Port Vale, Burton Albion e molti ancora. Tomlinson nel 2013 decise di iniziare ad allenarsi come wrestler professionista debuttando a NXT con il nome di Hugo Knox.

Nella categoria gym bro merita una posizione ad honorem anche Petr Čech. Nelle ultime comparse con la maglietta dell'Arsenal la trasformazione fisica del portiere, praticamente agli sgoccioli della sua carriera da calciatore, era ben visibile. Le ore trascorse in palestra gli saranno servite, con tutte le probabilità, anche per prepararsi a una seconda e inaspettata carriera da hockeista sul ghiaccio - le sue possenti braccia aiutarono il Guildford Phoenix a vincere il triplete. Anche il suo compagno di squadra nel Chelsea, l'etereo Peter Pan Fernando Torres ora si è trasformato in un blocco compatto di muscoli. La maglia indossata qualche giorno fa da El Niño nella sfida delle Legends del Liverpool era di un paio di taglie in più rispetto a quella che solitamente usava ad Anfield. Per non parlare di Andy Van Der Meyde, talento olandese passato anche per l'Inter, autore di una carriera condizionata da uno stile di vita ai limiti e che lo ha spinto una volta finita a dedicarsi a tempo pieno al bodybuilding e ad un podcast in auto alla Larry David. 

Rappresenta un'eccezione all'interno di questa categoria Adama Traoré, che ha costruito il suo fisico statuario nelle palestre di Wolverhampton, Barcellona, e continua a farlo in quella del Fulham. Nonostante la sua massa muscolare gli abbia comunque consentito di raggiungere picchi di velocità fuori dal comune, rimane un mistero il fatto che le società in cui è transitato di recente gli abbiano permesso di costruire un fisico del genere, considerando che non favorisce le sue skill palla al piede, già di per sé non eccelse. Per lui la transizione alla fine della sua carriera da professionista sarà meno traumatica di quella di Mesut Özil.