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Quando i rapper diventano attori

Da Eminem ad A$AP Rocky, passando per Mos Def e Lauryn Hill

Quando i rapper diventano attori Da Eminem ad A$AP Rocky, passando per Mos Def e Lauryn Hill

Di recente sono trapelati diversi scatti di ASAP Rocky sul set di High & Low, la nuova pellicola di Spike Lee distribuita nelle sale da A24. Il thriller, la cui produzione è iniziata durante il mese di marzo e la cui data di uscita non è ancora stata ufficializzata, è il remake in lingua inglese del cult uscito nel 1963 e firmato da Akira Kurosawa, Anatomia di un rapimento. ASAP Rocky si aggiunge a un cast che vanta già la presenza di Denzel Washington, Jeffrey Wright e Ice Spice, altro nome che si aggiunge alla lunga lista di artisti hip hop che, almeno una volta, sono comparsi all'interno di una pellicola cinematografica. I confini che dividono cinema e hip hop sono molto sfumati - al punto tale che spesso tendono a mescolarsi grazie ai video musicali: sono tanti quelli che, nel tempo, hanno tratto ispirazione da pellicole cult. Si pensi al rapper inglese slowthai, che fa delle reference cinematografiche il punto di partenza dei suoi video musicali.

In Doorman, slowthai riproduce la celebre scena di Trainspotting in cui Mark Renton si immerge all'interno dello scarico del water; il video musicale di MAZZA - che vede proprio il featuring di A$AP Rocky - trae ispirazione da scene iconiche di Paura e delirio a Las Vegas e - di nuovo - di Trainspotting; oppure l'omaggio ad Arancia Meccanica in Inglorious. Chiaramente, slowthai non è l'unico artista che ha consolidato la liaison tra hip hop e cinema nella storia del genere. Il video musicale di Fade, traccia contenuta in The Life of Pablo di Kanye West, è un palese rip-off di Flashdance e di The Fly e The Olympics di John Carpenter. Insomma, Tra cameo e ruoli più rilevanti, sono diversi i rapper che hanno fatto la loro comparsa in scene di film, passando per la più recente di Post Malone al fianco di Connor McGregor nel remake di Road House. La più famosa rimane quella di Eminem in 8 Mile, sia perché il rapper ha recitato come attore protagonista della pellicola, sia per la rilevanza del film nella cultura mainstream. È grazie ad 8 Mile se abbiamo imparato a memoria la intro della traccia Lose Yourself: «Look, if you had one shot or one opportunity, to seize everything you ever wanted in one moment, would you capture it or just let it slip». 

C'è anche chi non si è limitato a comparire in cameo, né tantomeno come attore protagonista in un singolo film, come ad esempio Mos Def. Il rapper - amico di lunga data di Kanye West e personaggio singolare - vanta una carriera nel cinema di tutto rispetto, iniziata nel 1991 e conclusa nel 2013. Tra le comparse più celebri si ricorda la sua presenza in The Italian Job al fianco di Mark Wahlberg, Jason Statham e Charlize Theron nei panni del personaggio Left Ear, artificiere di una gang a delinquere. Mos Def non è solito recitare nei panni di personaggi appartenenti al mondo dell'hip hop: una delle sue interpretazioni meglio riuscite è quella di Ford Prefect nel film Guida galattica per autostoppisti - il film è davvero quanto di più lontano dall'hip-hop si possa immaginare, mentre la sua interpretazione del sergente Lucas in The Woodsman gli ha addirittura fatto vincere il premio come miglior attore ai Black Reel Awards.   

Ci sono artisti che hanno fatto del cinema un vero e proprio palcoscenico per abituarsi alle critiche. Un esempio su tutti è Lauryn Hill, che prima ancora di iniziare la carriera con i Fugees e poi da solista ha debuttato al cinema in Sister Act. Per Hill il cinema è stato importante non solo perché le ha permesso di prepararsi alle pressioni della "vita da star", ma anche perché proprio così iniziò a presentarsi agli occhi dei più grandi della scena musicale anni Novanta. Come riportato dall'ex CEO di Atlantic Records, Jerry Greenberg, Lauryn Hill ricevette un'offerta di contratto discografico da Michael Jackson per la sua performance in Sister Act, rifiutata poiché stava lavorando al disco di debutto dei Fugees, Blunted on Reality. Insomma, considerando che Apple ha classificato The Miseducation of Lauryn Hill il miglior album della storia della musica, tanto basta per considerare quello cinema-musica un binomio vincente e forse irrinunciabile per gli artisti.