In pochi lo sanno ma alla Design Week c'è anche The Row

Nel cuore di Milano, nel bel mezzo della Design Week, il brand di quiet luxury fondato dalle gemelle Mary-Kate e Ashley Olsen The Row ha svelato in esclusiva una nuova linea. Non con un'installazione a luci abbaglianti, con piccoli cadeau distributi a tutti i passanti o rivestendo le mura dell'edificio di Palazzo Belgioioso - del resto, non è nel suo stile. Chiunque abbia mai bazzicato lo strano mondo della moda sa bene che al brand piace fare le cose bene e silenziosamente; che ai suoi show chiede ai presenti di spegnere il cellulare e che, anche se la loro best seller Margaux è diventata una it-bag, non le hanno mai fatto grande pubblicità (su Instagram il brand pubblica soprattutto opere d'arte e di architettura). Sapere che al Fuorisalone c'è un brand che non vuole farsi notare è sorprendente ma non quando si tratta di The Row. Quello che incuriosisce della presenza di The Row alla Milano Design Week è il motivo: il lancio una nuova collezione di bedwear, la prima mai realizzata dal brand. All'interno del Quadrilatero della Moda, una stanza spoglia ha ospitato una presentazione intima e minimalista, in cui gli unici protagonisti erano tessuti pregiati e pochi, semplici, mobili. 

La collezione bedwear di The Row include coperte, lenzuola e set per la camera da letto. I colori sono limitati - beige, marrone e nero - e l'intera linea è un'opera strabiliante di artigianato. Le coperte sono tessute e cucite a mano in India, nel cashmere più pregiato al mondo raccolto da giovani capre che producono una lana leggerissima. Come spesso accade ai loro show, il catering offerto alla presentazione di The Row ha lo stesso livello di raffinatezza delle loro creazioni, con kumquat (mandarino cinese), asparagi e scaglie di parmigiano. Gli unici elementi che accompagnano la collezione sono alcuni mobili funzionali realizzati da Maison Baguès e Julian Schnabel, come letti, sedie e relle, anch'essi minimal. Con questo nuovo debutto The Row entra definitivamente nel mondo del design, avendolo già esplorato seppur in modo periferico nei propri store con interior che fanno venire l'acquolina in bocca a tutti gli appassionati di lusso minimalista.