I tanti uomini di Acne Studios

Un cowboy, un runner e pellicce imponenti: questi tre elementi, apparentemente in contrasto, anticipano l’eclettismo dell’ultima collezione menswear di Acne Studios, presentata stamattina durante la Paris Fashion Week. Per la FW25, Jonny Johansson si è divertito a esplorare gli archetipi della moda maschile, reinterpretandoli con una sottile sovversione che resta fedele all’uomo dall’attitudine rilassata tipica del brand. L’idea di partenza è proprio indagare cosa definisca un classico, sovvertendone i codici, così il brand ha deciso di definire questa nuova collezione. Si passa così da silhouette ispirate agli anni ’70, con fit attillati che abbracciano il corpo, al power dressing anni ’80, dove giacche e pantaloni diventano ampi e fluidi. Non mancano rivisitazioni più moderne: i pantaloni si fanno corti, quasi fossero boxer outdoor, le t-shirt rivelano la vita con tagli cropped e spalline imbottite creano linee a triangolo che enfatizzano la fisicità. La palette cromatica, pur attingendo all’eleganza sartoriale del blu navy e del grigio asfalto, si arricchisce di sfumature che richiamano la moda maschile vintage – marroni intensi, ruggine e bordeaux – mentre lampi di rosso, arancione e blu denim aggiungono un tocco più acceso. Qua e là, un grigio mélange consumato e un rosa tenue richiamano il mondo dello sportswear, rendendo il look ancora più disinvolto.

L’outerwear brilla di luce propria, interpretando con ironia il tema delle pellicce: dal cappotto in stile mob-wife (o meglio mob-husband?) a giacconi in shearling voluminosi e sfacciati, Acne Studios porta l’idea di lusso a un nuovo livello, più maturo e sofisticato. Nei tessuti, i classici della sartoria maschile – flanella, viscosa a righe, velluto a coste oversize, lana a quadri – si trasformano in qualcosa di radicalmente nuovo grazie a filati mouliné e bouclé, mentre il denim diventa protagonista di sperimentazioni come monogrammi fil coupé e stampe trompe-l’œil. E proprio il trompe-l’œil è un segno distintivo di questa collezione, che lo propone sotto forma di completi con cravatta disegnati a mano, dall’estetica naïf, stampati su jersey; oppure di cravatte che si trasformano in motivi a fiocco intrecciato. L'energia pop di Acne Studios si percepisce nei riferimenti vintage allo sportswear, con stampe “Pink Gym for everyone” su t-shirt e canotte, e nei richiami a un’estetica varsity reinterpretata in chiave contemporanea.

A completare il quadro intervengono calzature e accessori che giocano con le convenzioni della formalità maschile: i brogue si decostruiscono con borchie e punte esagerate, i mocassini sfoggiano una placca logata e le sneaker basse richiamano le ballerine e le scarpe da boxe d’ispirazione retrò. Persino gli stivali diventano ibridi in denim, come fossero jeans arrotolati attorno alle caviglie. Nel frattempo, cinture con fibbie western (ma a forma di cuore, per rendere tutto più soft), cappellini ispirati ai vecchi caschi da aviatore e la nuova borsa Camero – ispirata ad una ventiquattro ore – riescono a racchiudere perfettamente i codici distintivi del brand svedese. Ventiquattro look, ciascuno diverso dall’altro, eppure tutti in dialogo tra loro: uno, nessuno e centomila uomini, tutti firmati Acne Studios.