Per la prima volta, le sneaker sportstyle battono quelle da basket

Nel sempre mutevole mondo della sneaker culture, gli equilibri di potere stanno cambiando: per la prima volta nel mondo del resale le sneaker "sportstyle" stanno per destabilizzare l'egemonia delle scarpe da basket. Brand come Asics, Hoka e Salomon, si sono specializzati negli anni a unire il mercato delle sneaker specializzate per il trail running, running e trekking con quello del lifestyle vero e proprio, introducendosi anche nel mercato delle sneaker di lusso: una settimana fa @le.syndrome ha mostrato una preview delle nuove sneaker di Kenzo, un po’ New Balance, un po’ Asics e un po’ Hoka-One; Loewe è diventato collaboratore di On Running e GmbH ha firmato una collaborazione con Asics che dovrebbe arrivare a settembre. Anche Louis Vuitton ha di recente presentato la nuova LV Skate Sneaker, piena di dettagli intricati e disegnata da Colm Dillane, mentre Ganni ha collaborato a due silhouette di New Balance apparse di recente. Ma la febbre della sportstyle sneaker si manifesta maggiormente nel mondo del secondhand – diventato oggi uno dei più sicuri termometri dei nuovi trend. 

Il mercato secondhand delle sportstyle sneaker

Il cambiamento nelle preferenze dei consumatori verso le calzature "sportstyle" è evidente sulle piattaforme di rivendita come StockX. Marchi come On, Salomon e Asics stanno registrando una crescita considerevole nell'attività commerciale. Le vendite di On sono aumentate oltre il 15.000% anno su anno, mentre Salomon e Asics hanno sperimentato un aumento del 202% e del 72%, rispettivamente. Durante il trimestre che si è concluso il 30 giugno, Asics ha registrato una notevole crescita nelle vendite nette nella sua categoria di calzature "sportstyle", segnando un incremento del 51,5 % anno su anno, raggiungendo un impressionante ¥28,1 miliardi ($193 milioni) di vendite. Allo stesso tempo, i profitti hanno registrato un notevole incremento del 72,5 %:  il segmento "sportstyle" è ufficialmente la seconda divisione più redditizia per il gigante giapponese delle sneaker, superata solo dalla sua linea di base. In parallelo, On ha registrato una crescita notevole con un impressionante aumento del 52,3 percento anno su anno delle vendite, raggiungendo la cifra notevole di CHF 444,3 milioni ($504,8 milioni) durante il primo semestre del 2023. 

Sebbene questi marchi debbano ancora raggiungere il volume di vendite degli altri giganti del settore, i marchi di sportstyle sneaker stanno rapidamente riducendo il divario sia sfruttando le strategie dei loro concorrenti più grandi, sia cavalcando la decisa preferenza che il pubblico assegna alle sneaker altamente performanti anche per la propria vita quotidiana. Inutile dirlo: la maggioranza di chi indossa queste sneaker lo fa proprio nella vita quotidiana, e meno che per scalare montagne o correre nella natura. A differenza delle tendenze effimere come le "chunky sneakers," la combinazione unica di valore, durata e stile sembra aver garantito un posto nel panorama della moda a questa categoria, che ora promette di diventare una delle più forti dell’anno che arriva. Sneaker come la Salomon, ad esempio, sono costruite per durarare («Non comprometteremo mai la performance per la moda» ha detto a BoF il CEO del brand, Franco Fogliato) e dunque rappresentano un investimento più conveniente di sneaker lifestyle facili a rompersi o rovinarsi.

Come la moda ha aiutato l’ascesa delle sportstyle sneaker

Le collaborazioni hanno svolto un ruolo fondamentale nel successo dei marchi "sportstyle". Le partnership con rinomati brand di moda e designer hanno non solo aumentato la credibilità del marchio, ma anche stimolato la domanda per i loro prodotti principali. Se oggi Salomon vende per lo più sneaker agli appassionati di trail, ad esempio, negli ultimi anni il suo maggiore motore di crescita è venuto dalle sue associazioni con la moda, dal mondo  urbano più che da quello atletico. La storica partnership del 2016 del brand con The Broken Arm e le sue collaborazioni successive hanno aperto la strada alla sua crescita. Allo stesso modo, le collaborazioni di Asics con jjjjound e Cecilie Bahnsen hanno elevato il suo status di sneaker, portando a prezzi di rivendita in aumento. Il tutto è stato aiutato chiaramente dal recente trend del gorpcore, che ha dominato le scene per diversi anni sia prima che dopo il lockdown, creando un culto per il performancewear in città che ha poi ispirato una serie di collaborazioni di questi brand con il mondo del lusso ma anche infiltrazioni in alcuni dei principali negozi di moda d’archivio come, ad esempio, The Archivist a Parigi o Herr Judit a Stoccolma, nei cui cataloghi sono apparsi modelli da hiking e scarpe di Hoka, Asics e Salomon.