PDF, il brand di Domenico Formichetti tra innovazione, sportswear e cool kid

Uno dei nomi che ha segnato la crescita e il successo della scena streetwear in Italia - e non solo - è quello di Domenico Formichetti, graphic designer, stylist, founder dell’omonimo brand Formy Studio e creativo che si è sempre spinto ben oltre i vestiti. Nato nel 1993 in Abruzzo, la passione di Domenico per la moda prende vita dopo il suo arrivo a Milano. Respira l’aria della metropoli, così diversa rispetto ai rassicuranti paesaggi del capoluogo chietino, le strade, i club e la vita notturna, persino i banchi dell’Accademia di Brera dove ha studiato grafica, tutto contribuisce alla sua crescita personale e artistica. «Per carattere tendo a parlare poco ma ad osservare molto, raccogliere spunti, forme, idee e poi rappresentarli in una nuova visione. Si tratta di riempire gli spazi del mio guardaroba e del guardaroba di coloro che vedono il mondo come lo vedo io» ci spiega. È l’urgenza espressiva a spingerlo verso il primo progetto, Fomo (Fear Of Missing Out), segue la collezione di sneakers Hot Stuff e, infine, Formy Studio, il brand che ha conquistato i guardaroba della scena rap internazionale: Swae Lee, J Balvin e Tyga, Sfera, Dark Polo Gang e molti altri. Nel mentre viaggia, si sposta tra Francia e Giappone, nuove esprienze, nuovi stili, nuovi incontri lo arricchiscono e pongono le basi di quell’evoluzione naturale, umana e lavorativa, che oggi si concretizza in un progetto più maturo: PDF. 

«Ogni fase ha la sua storia. Ho sempre sperimentato negli ambiti musica, grafica, arte e moda con grande curiosità, selezionando oggetti e capi e ripensandoli per dare vita a qualcosa di nuovo. Questo approccio si riassume nel concept di PDF, IF IT ALREADY EXISTS IT IS NOT NECESSARY.» Formichetti raccoglie la freschezza e la fascinazione dell’urbanwear e la trascrive in chiave più matura, attraverso una ricerca nei tessuti e nella costruzione dei capi che raggiunge nuovi livelli di sofisticazione. Acid wash, bleaching, stone washing e laser finishing: i materiali assumono nuova vita tra tecniche innovative e tradizionali, in una ricerca che unisce funzionalità e design. La parola chiave, in ogni ambito, è innovazione: «Parto sempre da quello che voglio e che non riesco a trovare. Tutto quello che faccio manca sul mercato e quello che faccio mi manca». I capi giocano con le proporzioni portandole all’estremo, ottenendo quel look slouchy, distressed, quella coolness senza sforzo apparente che ricorda allo stesso tempo i cool kids di Los Angeles, in un gioco di contrasti tra skinny e over, allure vintage e novità assoluta che oltrepassa i limiti stesso dello streetwear e diventa altro: «si tratta di avere il coraggio di esprimere una propria estetica rispetto a quello che non c’è.» Lo sportswear rimane in ogni caso una forte influenza, in particolare i materiali e i volumi che permettono di muoversi sulle montagne, dove il clima diventa estremo e Domenico ha la possibilità di esprimersi attraverso lo sport: «Faccio snowboard da quando avevo 17 anni e gli sport estremi sono la mia passione, così come il Wakeboard. Vedo pezzi che indosso in montagna e che mi piacciono molto, e voglio indossarli in città. Quando ero giovane andavo a sciare e quando tornavo nella mia città (perché era a 20 minuti di macchina) indossavo ancora i miei scarponi, i miei pantaloni e tutti i capi larghi che non potevo trovare da nessuna parte in città. Sto cercando di portare lo stile degli sport estremi per le strade.»

Ma PDF non è solo abbigliamento, è anche e soprattutto una community, un contenitore di influenze disparate - dalla musica alla grafica passando per l’arte - che atterrano in un’unica grande ‘stanza comune’ in cui prendono vita collaborazioni e incontri inattesi. La parola chiave, in ogni ambito, è innovazione: «Ho molti cool kids con me. Sto iniziando ora, anche se ci ho sempre pensato, ma non sono mai riuscito a fare quello che volevo davvero. Che si tratti di modelle, video maker, DJ, musicisti etc. sto creando una comunità, la mia comunità, dando opportunità ai giovani. Sto rompendo gli schemi tradizionali della moda. Non importa più cosa hai fatto in passato, cosa hai studiato, dove ti sei laureato, quali sono le tue esperienze passate. Ci sono migliaia di persone che fanno cose straordinarie che passano inosservate. Bisogna solo trovarle, e questo fa parte della mia missione in PDF.»