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Rooney 250

Amato, sottovalutato, immortale

Rooney 250 Amato, sottovalutato, immortale

Non è solo il gol che ti rende eterno. Non è solo la giocata che ti rende un fuoriclasse. Non è nemmeno solo il tuo atteggiamento che verrà ricordato nella storia. Ciò che rimarrà sarà il tuo nome inciso a chiare lettere sul terreno di gioco e quel terreno è un palcoscenico di nome Old Trafford. D’ora in avanti Manchester United si pronuncerà Wayne Rooney. Tanti saluti al passato ingombrante dal nome Bobby Charlton. Tanti saluti a una stagione faticosa, con poche presenze e nomi importanti da far giocare come quello di Ibrahimovic e Pogba. Ma Rooney è Rooney. Uno dei migliori giocatori del mondo, da anni, ma per qualche motivo sempre sottovalutato.

La maglia dei Red Devils è la sua seconda pelle dal 2004, quando passa dall’Everton al Manchester United di Ferguson che non solo riuscirà a migliorare il carattere, la produttività e la posizione tattica all’interno del gioco del Manchester ma insieme hanno vinto tutto quello che c’era da vincere per entrare nella storia. Rooney non è mai stato un goleador e infatti il suo numero è il 10. Il numero del fantasista con l’aggressività e la tenacia di un numero 8, la corsa di un 11 e il senso del gol di un 9. È per questo che Wayne Rooney ha scritto la storia è il prototipo del giocatore moderno. Una bandiera sventola forte sopra Manchester e non è né quella del City né quella dello United ma è quella di Wayne Rooney. Il migliore di sempre, il migliore di tutti, il migliore per sempre.