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L'incredibile storia dell'Union Berlino

La volata degli Eisern dalla DDR-Oberliga alla Champions League

L'incredibile storia dell'Union Berlino  La volata degli Eisern dalla DDR-Oberliga alla Champions League

Quella dell'Union Berlino è una storia incredibile, fatta di capovolgimenti di fronte, questioni sociali, vicende finanziarie e politiche e molto altro. Anche se ultimamente, quantomeno nel nostro Paese, si è parlato della squadra tedesca prevalentemente in merito al gossip Bonucci, è giusto ricordare che l'Union Berlin quest'anno gioca in Champions League dopo aver debuttato nelle scorse stagioni in Bundesliga, Conference League ed Europa League. Eppure parlare della particolarità della storia dell'Union Berlino "solo" per la cavalcata di cui è stata protagonista negli ultimi anni di storia recente sarebbe esageratamente riduttivo, mentre è giusto provare a dare un'idea del peso del background storico della squadra. Tra le tante vicissitudini vissute, una delle più tristemente rilevanti è strettamente legata al regime nazista. Siamo nel 1933 e il progetto hitleriano mette a dura prova anche il panorama calcistico tedesco a causa di una riforma che vedrà coinvolte tutte le squadre dell'epoca, le quali sono inserite all'interno delle cosiddette Gauligen. Sarà questo il nome che prendono le vecchie leghe regionali che da 30 passano a 16, ma da 160 squadre ciascuna.

Un passato difficile 

L'Union milita, in quegli anni, all'interno della Gauliga-Berlin-Brandenburg, un ambiente che si rivelerà pieno di insoddisfazioni e nel quale sarà costretta a rimanere fino al 1940. Proprio in quella stagione, infatti, riuscirà a ottenere una piccola rivalsa: la vittoria del proprio campionato distrettuale, favorito dallo scoppio della Seconda guerra mondiale che mise in difficoltà molte squadre tedesche. Arriva poi il cambio nome (prima SG Oberschöneweide, poi SG Union 06 Oberschöneweide), l'ammissione in DDR-Oberliga, massima divisone della Repubblica democratica di Germania, e lo storico cambio dei colori sociali, che si tingono di bianco e rosso, esattamente come li conosciamo al giorno d'oggi. 

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Non esiste, probabilmente, nessun'altra squadra europea con una storia determinata e indirizzata in maniera così concreta da dinamiche sociali e storiche - motivo per cui la squadra ha trascorso periodi del proprio corso in cui si sentirà smarrita. Questo è ciò che succede quand  l'identità dell'Union Berlin ha dovuto sottostare alle scelte esterne di enti e federazioni. Tra i tanti ricordiamo l'intervento del Deutsche Sportaussschuß, comitato sportivo che dopo la retrocessione del 1950 salvò la squadra sostenendo come la DDR-Oberliga dovesse obbligatoriamente militare nella lega delle compagini residenti a Berlino, ma la unì, a mo' di compromesso, alla squadra ai club sportivi dopolavoristici.

Inizia subito dopo un periodo catastrofico per l'identità del club, che a metà secolo inizia a dissolversi pian piano. La squadra cambia ancora appellativo: questa volta è il turno di BSG Motor Oberschöneweide. Eppure, strano a dirsi, ma siamo solo all'inizio. Nel 1963 la squadra si fonde con due piccole realtà, Sport Club Rotation Berlin e Sportclub Einheit Berlin, dando vita al TSC Berlin. Sembra una storiella divertente, ma quella dell'Union Berlin, in quegli anni è solamente il frutto di un'instabilità generale e di scelte politiche più simili a capricci che ad altro. Il TSC Berlin doveva essere, secondo i "piani alti" della Germania dell'Est, una "società di matrice civile", fatto sta che gli anni 60 sono un periodo di semi-stabilità per il club. Nella stagione 1968/1969 retrocedono, in quella 1970/1971 si piazzano quinti in DDR-Oberliga e inaugurano addirittura una squadra femminile, e ovviamente, cambiano nome per l'ultima volta in Union Berlino (il nome in lingua originale è 1. Fussballclub Union Berlin), separandosi definitivamente dalla polisportiva TSC. 

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I tifosi dell'Union Berlin

La squadra era sinonimo di ribellione, del popolo che combatteva contro i rivali della Dynamo Dresda, a tutti gli effetti la squadra del regime della Repubblica Democratica Tedesca. Erano al tempo le due squadre più importanti a concorrere nella scena calcistica di Berlino Est, ma tolta qualche piccola gioia guadagnata dall'Union, come ad esempio la vittoria per 1-0 alla prima giornata del campionato 1976/1977 proprio ai danni della Dynamo e il raggiungimento della finale della coppa FDGB Pokal ben nove anni dopo, la squadra continua con i suoi alti e bassi che continueranno ad essere presenti anche dopo il crollo del muro e la riunificazione tedesca. Gli anni '90 sono infatti l'ennesimo momento in cui l'Union proverà in tutti i modi a competere con il calcio professionistico dell'Ovest, ma in cui, alla fine, raccoglierà principalmente delusioni. Tra le fallimentari partecipazioni alla NOF-V Liga, competizione che serviva per staccare un biglietto per poter partecipare alla Bundesliga e alla 2. Bundesliga, e gli enormi e grossolani problemi economici, l'Union rimane intrappolato nel suo empasse fino al 1998, anni bui in cui l'unica vittoria ottenuta fu quella di aver sventato la bancarotta societaria. La salvezza dell'Union rispondeva al nome di Georgi Vasilev, allenatore soprannominato Der General, che nel 2000/2001 vinse la Regionalliga Nord e salì in 2. Bundesliga e inoltre raggiunse la finale della Coppa di Germania qualificandosi per l'allora Coppa Uefa, evento che aprì le porte all'Union Berlino contemporaneo per come lo conosciamo ora.

Tutto ciò è abbastanza per descrivere quanto sia stata incredibile la storia di questa squadra che oggi non solo milita nella massima serie tedesca, ma è addirittura riuscita a debuttare in sequenza nelle tre competizioni UEFA negli ultimi tre anni. E ovviamente anche il suo esordio in Champions League è avvenuto in maniera pressoché rocambolesca, come ormai ci ha abituato l'Union Berlin. Contro il Braga al 94esimo minuto è arrivata la seconda sconfitta in altrettante partite di Champions League, che si aggiunge alle quattro sconfitte rimediate nelle ultime quattro giornate di Bundesliga rispettivamente contro Lipsia, Wolfsburg, Hoffenheim e Heidenheim. Questi ultimi due mesi della stagione 2022/2023 stanno proseguendo in stile Union Berlin, spegnendo l'entusiasmo delle vittorie delle prime due giornate contro Mainz e Darmstadt. Non ci resta che rimanere a vedere come sarà il futuro di una delle squadre con la storia più tormentata di sempre.