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Nike ha usato un solo template per tutti i suoi top club

Una scelta in linea con la strategia del brand ma che rende troppo simile l'estetica di ciascuna squadra

Nike ha usato un solo template per tutti i suoi top club Una scelta in linea con la strategia del brand ma che rende troppo simile l'estetica di ciascuna squadra

“Abbandoniamo i template. Per i kit del 2020, i designer Nike avevano a disposizione 65 opzioni di telaio che variavano da scollature, maniche, polsini, posizionamento degli stemmi, ecc. Dalle stampe disegnate a mano ai font personalizzati, il look di ogni squadra sarà proprio". Era solo il 2020 quando Nike, attraverso le parole di Heidi Burgett, Senior Director of Global Communication, annunciava che per la successiva stagione avrebbe abbandonato i tanti discussi template che stavano eccessivamente standardizzando la produzione di maglie, con una mossa che sembrava cambiare per sempre il modello produttivo dei kit calcistici.

Il brand di Eugene era ancora fresca del successo impronosticabile del kit per la nazionale nigeriana che, secondo alcune stime, vendette tre milioni di esemplari in giro per il mondo diventando un capo lifestyle e ma soprattutto dalle tante lamentele causate dalle maglie sempre più simili realizzate per i top club europei con lo swoosh sul petto. L’intenzione era quindi quella di rischiare, diversificando pattern e template per accontentare le esigenti tifoserie ed allo stesso tempo provare a indovinare la maglia giusta che diventasse un trend anche fuori dal campo.

Solamente due anni dopo Nike però sembra esser tornata ad un uso massiccio del proprio template principale, il Vaporknit 2022, per tutti i principali club. Dall’Inter al Barcellona, passando per il Chelsea, il Tottenham e ovviamente il Paris Saint-Germain, le maglie da gioco per la prossima stagione sono caratterizzate da questo arco che parte da sotto le spalle e attraversa la parte superiore del petto. In alcuni casi lo stacco è netto, specialmente quando interrompe le strisce con un blocco monocolore, in altri è quasi impercettibile sulle maglie a tinta unica ma rimane nel una sensazione di ripetitività dalla quale è difficile uscire. 

Nike ha realizzato design audaci, come le righe mosse per la prima maglia dell’Atletico Madrid o il pattern ipnotico nella away del Liverpool, o la discussa seconda maglia del Tottenham che è stata paragonata a una muta da sub. Le strisce dell’Atletico Madrid si sono piegate come le onde del mare, mentre quelle del Barcellona hanno ritrovato una loro tridimensionalità, grazie a una texture geometrica. In alcuni casi Nike ha scelto la strada della tradizione, come per le jersey di Inter e Paris Saint-Germain, che hanno visto rispettivamente la rinuncia alle squame viste nella scorsa stagione preferite alle classiche righe nerazzurre e alla fascia bianca, rossa e blu disegnata da Daniel Hechter. In altri, come quello della prima maglia del Chelsea il template è oscurato dal colletto in turchese dedicato allo storico allenatore Ted Drake, o come in quella del Tottenham dove la ripetizione di anno in anno del total white ha asciugato ogni tentativo di novità. 

Tanti risultati diversi che però hanno un punto di partenza comune, un template che Nike ha riservato per i propri top team europei, uniformandoli come fossero i kit di una SuperLega sponsorizzata dal brand statunitense. E in un epoca nella quale trovare l'equilibrio tra identità e innovazione è sempre più necessario, è una scelta importante che spinge nella direzione della performance, con maglie che rispecchiano il meglio dell’attuale tecnologia ma che allo stesso tempo impongono uno standard condiviso che sicuramente non aiuta a distinguere i vari club. L'uso del template è stata una costante per decenni nel design delle maglie, creando alcuni dei modelli che hanno definito l'estetica del calcio e che Nike ha deciso di ripercorrere. Una strada che limita la creatività di ciascuna squadra preferendogli una coerenza di design dove il brand è più importante del club stesso, perfettamente in linea con la strategia messa in campo negli ultimi anni dall'azienda statunitense ma che potrebbe non trovare la piena soddisfazione dei team e dei tifosi.