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Perché la NBA è la lega più bella del mondo

E si vede dalle piccole cose: come la lettera inviata dalla NBA ai propri giocatori

Perché la NBA è la lega più bella del mondo E si vede dalle piccole cose: come la lettera inviata dalla NBA ai propri giocatori

Un po' di giorni fa abbiamo scritto di come la NBA sia, senza dubbio, la lega più assurda del mondo. Oggi con la stessa certezza vi diciamo che è la lega più bella del mondo e non per questioni tecniche o di spettacolo, quello lo si sapeva già, ma per un motivo molto più profondo. Ieri è stata inviata a tutti i giocatori della lega una lettera congiunta da parte della stessa NBA e della National Basketball Players Association (l'associazione giocatori) nella quale sostanzialmente si augura a tutti i giocatori il più classico dei "buon campionato a tutti". Leggendo la lettera in questione non si può restare indifferenti davanti alla capacità della NBA di riunire tutti i suoi associati sotto uno stesso tetto fatto di valori che vanno aldilà del Gioco, con la G maiuscola, come l'uguaglianza, il dialogo, la riconoscenza, la responsabilità nei confronti della società che ogni singolo membro del sistema deve sposare, altrimenti è fuori, senza discussioni. 

 

Per darvi un po' più di contesto vi riportiamo alcuni passi della lettera in questione. Naturalmente vi consigliamo di leggerla tutta, merita.

“L’associazione giocatori e la lega sono sempre disponibili ad aiutarti a cercare la strada più significativa per fare la differenza. Continuiamo sempre a supportare gli sforzi per riunire le famiglie, i leader delle varie comunità e le forze dell’ordine a ricostruire il rapporto di fiducia nei nostri quartieri e responsabilizzare i giovani; incoraggiare il senso civico; e ampliare la voce delle organizzazioni che promuovono i valori di uguaglianza, diversità e inclusione.”

 

“Soprattutto, la nostra unione deve dimostrare che noi siamo una famiglia. Non dobbiamo essere sempre d’accordo su ogni decisione, ma dobbiamo sostenerci l’un l'altro. Dobbiamo ascoltarci e imparare l’uno dall’altro. E dobbiamo capire che siamo parte di qualcosa di molto più grande di un semplice gioco”

 

“Una nuova stagione sta per iniziare, continuiamo a canalizzare insieme questo spirito. Buona fortuna, restate in forma e aiutateci con qualunque questione o idea. Noi saremo sempre qui per voi.”

 

Oltre a questo, da tantissimi anni ormai la NBA spende milioni in campagne in favore della sensibilizzazione di importanti questioni sociali. Per esempio, NBA Cares è un programma globale di responsabilità sociale dove i giocatori sono impegnati in prima persona e in questi anni ha fornito 4 milioni di ore di servizio hands-on, creato oltre 1000 luoghi dove i bambini in difficoltà e le loro famiglie possono vivere, studiare e divertirsi e coinvolge ogni anno 18 milioni di giovani facendoli appassionare al Gioco e insegnandone i valori. 

La NBA è stata la prima lega professionistica americana ad annoverare un giocatore dichiaratamente gay, i vertici della lega, Adam Silver (il commissioner della NBA) in testa, erano in prima fila al gay pride di New York per far capire a tutti che la National Basketball Association ha come prima preoccupazione la difesa dei diritti della persona in qualsiasi ambito. 

Essendo italiano e di conseguenza anche tifoso di calcio, il mio cervello fa in automatico un'associazione di idee che invece io vorrei rifiutare con tutto me stesso. Penso al nostro caro e martoriato "pallone", all'incapacità  di organizzarsi e di progredire, che dico progredire, di vivere degnamente. Il caos che regna incontrastato nel mondo del calcio nostrano, a tutti i livelli, è un dolore costante e continuo per chi come me segue con altrettanta attenzione il basket d'oltreoceano e il paragone risulta davvero impietoso, per usare un eufemismo. La Serie A con una governance ridicola, è rimasta senza vertici per un tempo indecente e inammissibile, una Serie B con talmente tanti problemi che si è parlato addirittura di sospensione del campionato in corso, situazione disastrosa anche in Serie C con ricorsi su ricorsi. Giudici, sentenze, fallimenti, ripescaggi, vizi di forma, deferimenti, lotte di potere, scissioni, insomma non credo ci sia bisogno di andare avanti per ribadire ancora una volta quanto il nostro calcio sia lontano anni luce da un parvenza di normalità, viviamo invece costantemente in una condizione di straordinarietà e non in senso positivo purtroppo. Quello che manca totalmente nel nostro calcio è la coscienza collettiva di valori imprescindibili nello sport, una comunione di intenti, la capacità di essere uniti e remare in una stessa direzione, la trasparenza...quella poi, lasciamo stare. Invece ci troviamo spesso davanti ad assurdi teatrini tra giocatori, dirigenti e presidenti che non perdono un'occasione per spararla più grossa dell'altro e darsi addosso senza la minima concezione che sono "parte di qualcosa di molto più grande di un semplice gioco”.

Intanto noi che amiamo la NBA ci godiamo questi piccoli momenti di bellezza in attesa che inizi lo spettacolo vero sui 28 metri.