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Ecco perché LeBron ai Lakers dovrebbe gasarvi

Dal business alla leggenda del basket NBA, quella di James con i Lakers potrebbe essere la firma del secolo

Ecco perché LeBron ai Lakers dovrebbe gasarvi Dal business alla leggenda del basket NBA, quella di James con i Lakers potrebbe essere la firma del secolo

“LeBron James, four-time NBA MVP, three-time NBA Finals MVP, fourteen-time NBA All-Star, and two-time Olympic gold medalist has agreed to a four years, $154 million contract with the Los Angeles Lakers.”

Questa frase, pubblicata dall’agenzia Klutch Sports nella notte italiana tra domenica 1 luglio e lunedì 2, è destinata a rimanere per sempre nella storia dell’NBA, tanto quanto quel famoso “I’m back” di Micheal Jordan. E così, dopo settimane di speculazioni, rumor - e anche una bella dose di fake news - che hanno fatto seguito alla fine delle Finals, il Prescelto ha finalmente fugato ogni dubbio, confermando quello che in tanti pensavano, in tanti speravano e a Cleveland temevano. Dalla prossima stagione, LeBron James vestirà la maglia gialloviola, pronto a riportare i Los Angeles Lakers - la seconda squadra più vincente nella storia della lega - dove meritano di stare. 

Il passaggio di LBJ alla franchigia più cool della NBA può per certi versi essere sorprendente, ma apre le porte a una serie di scenari che dovrebbero rendere la stagione 2018/2019 davvero molto divertente e interessante, sicuramente più di quella appena terminata. Ci sono varie ragioni per aspettare con ansia l’Opening Night, abbiamo deciso di mettervene qui alcune, giusto per montarvi un po’ l’hype. #LABron is coming!

 

#Nuovo fuso orario, vecchi rivali

Essendo in ordine sparso, la prima considerazione che mi viene in mente è quella contestuale del nuovo matrimonio Bron-Lakers. Il nativo di Akron - btw, salutato con toni decisamente diversi dall’ultima volta dal patron dei Cavs, Dan Gilbert - si troverà per la prima volta a giocare per una squadra della Western Conference, dopo aver dominato per 15 anni a est e aver portato la sua squadra alle Finals per otto stagioni di fila. A prescindere dai compagni che avrà intorno a sé, il percorso anche in chiave playoff con la maglia dei Lakers sarà completamente diverso da quello avuto negli ultimi anni con Heat e Cavs. Diverso e davvero molto divertente/interessante.

La firma di LeBron con i Lakers, inoltre, segna il ritorno della più grande rivalità nella lega, quella tra i gialloviola e i Boston Celtics. Se da una parte i californiani torneranno a essere ‘on the map’ dopo qualche anno, infatti, dall’altra i Celtics avranno strada libera per dominare una Eastern Conference priva del suo ‘dittatore’ - Phila e Indiana permettendo - affrontando la loro prima stagione con Irving e Hayward a pieno regime.

 

#The City of... Legends

Tra le nuove esperienze che affronterà James, ci sarà anche quella di far parte di una franchigia che può vantare nella sua storia alcune delle più grandi leggende del gioco, non ultimo proprio quel Magic Johnson che è stato l’artefice dell’arrivo di LeBron. Dopo essere stato quasi una divinità a Cleveland - di cui è diventato icona praticamente nello stesso momento in cui è stato chiamato al draft - ed aver condiviso il parquet con il giocatore-simbolo dei Miami Heat (D-Wade), il Prescelto si ritroverà sulle spalle una maglia pesante, in cui dovrà conquistarsi - si fa per dire - lo status di leggenda. Non so voi, ma io non vedo l’ora di vedere come reagirà alla sfida.

 

#ShowTime

L’arrivo di LeBron James all’ombra delle Hollywood Hills è il classico pezzo di puzzle che si incastra perfettamente con tutti gli altri intorno a sé. In primis dal punto di vista cestistico, visto che l’ormai ex Cavs avrà la possibilità di guidare la rinascita sportiva dei Lakers, che da cinque stagioni non vedono uno scampolo di off-season. Se proviamo a pensare per un momento al genere di parterre de rois che potrebbe esserci ai Playoff allo Staples Center, ci vorrebbe un palazzetto solo per tutte le star. 

C’è poi anche l’aspetto del business, che sicuramente avrà avuto il suo giusto peso all’interno di questa nuova ‘Decision’. È risaputo, infatti, come la maggior parte degli affari extra campo di LeBron siano a LA. C’è n’è uno che ci interessa particolarmente: è un film, ha come co-protagonista Bugs Bunny e lo stiamo aspettando da vent’anni… Qualche idea?

 

#Not Over Yet

Ovviamente, la firma del quattro volte MVP della lega è solo il primo passo per i Lakers, che ora gli dovranno garantire un supporting cast di livello e - almeno - un’altra superstar. Il nome più caldo è quello di Kawhi Leonard, per cui sembra ormai quasi impossibile un futuro con gli Spurs. Da parte mia c’è molta curiosità nel vedere cosa farà Magic Johnson per garantire a James la possibilità di giocarsi il titolo fin da subito e oggettivamente pensare di vedere LeBron e Kawhi nella stessa squadra non può che stuzzicare la fantasia.

 

#Big Ballers

Come dicevamo, al suo arrivo ai Lakers, LeBron dovrà fare i conti con il peso delle leggende della franchigia e ce ne sono due in particolare la cui presenza non passerà inosservata: LaVar Ball e Lance Stephenson (LOL). Proprio quest’ultimo, infatti, che era free-agent dopo non essere stato confermato dai Pacers, ha firmato un contratto di un anno con i Lakers, diventando per la prima volta compagno di LeBron dopo la bellissima ‘love story’ che li ha visti impegnati per anni. Se non sapete di cosa stiamo parlando, leggete qui. In caso contrario, sapete perché siamo felici.

L’altro nome ‘pesante’ nella franchigia californiana è quello di LaVar Ball, il vulcanico padre di Lonzo. Pure di lui abbiamo parlato a lungo e - posto che il figlioletto sarà ancora con la maglia gialloviola all’inizio della prossima stagione - sarà interessante capire come si porrà dal punto di vista della comunicazione nei confronti di LBJ. Negli scorsi mesi, infatti, LeBron era stato uno dei bersagli delle sue ‘sparate’ e difficilmente James accetterà ulteriori commenti del genere ora che è l’uomo immagine della franchigia.