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Lo stadio più piccolo della Bundesliga

La storia dell’Heidenheim e dei quindici mila posti della Voith-Arena

Lo stadio più piccolo della Bundesliga La storia dell’Heidenheim e dei quindici mila posti della Voith-Arena

La stagione 2023/24 della Bundesliga ha una novità, per la prima volta infatti nella storia del massimo campionato tedesco gioca l’Heidenheim, la cinquantasettesima squadra differente a prendere parte alla Bundesliga. La promozione per l’Heidenheim è arrivata all’ultima giornata di campionato della 2. Bundesliga, la seconda divisione tedesca, al termine di una partita pazza. È servita infatti una vittoria al cardiopalma sul campo del Jahn Regensburg per coronare il sogno di una città da 50mila abitanti e di una società che 20 anni fa giocava in quinta divisione. Sotto 2-0, l’Heidenheim ha vinto in rimonta 3-2 con due gol fra il 93’ e il 99’. Due reti che hanno spezzato il cuore ai tifosi dell’Amburgo, che nel frattempo avevano già invaso il campo dopo la vittoria sul Sandhausen festeggiando una promozione che poi non si è materializzata.

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La partenza in Bundesliga dell'Heidenheim non è stata delle migliori - zero punti in due partite - ma l'ultima partita contro l'Hoffenheim è stata la prima giocata in massima serie alla Voith-Arena, lo stadio più piccolo della stagione. Superato lo Stadion An der Alten Försterei, casa dell’Union Berlino con soli in posti in piedi, che in questa stagione verrà rimpiazzato dall’Olympiastadion in occasione delle partita casalinghe di Champions League dell’Union. La Voith Arena può infatti contenere 15mila spettatori - un quinto della capienza dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera. A livello di architettura la struttura è quella di uno stadio tradizionale: si tratta di un impianto a pianta rettangolare che si sviluppa su un solo anello che, dopo i lavori di ristrutturazione e ampliamento cominciati nel 2008 e terminati nel 2010, è stato completamente coperto. Decisamente più affascinante la sua collocazione dato che lo stadio si trova immerso nel verde a poca distanza dal Castello di Hellenstein, tappa obbligata per i turisti che si spingono in questa zona del Baden-Württemberg.

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L'ultimo avversario affrontato alla Voith-Arena rappresenta curiosamente una città ancora più piccola di Heidenheim an der Brenz, ovvero Sinsheim, ma che a differenza dell’Heidenheim ha potuto contare sul supporto finanziario di Dietmar Hopp, miliardario tedesco e cofondatore della multinazionale informatica SAP che nel 1999 decise di rilevare la squadra in cui aveva militato da ragazzo per portarla dai campionati regionali alla Bundesliga. Anche l’Heidenheim può contare su uno sponsor “locale”, ovvero Voith un’azienda tedesca con sede proprio ad Heidenheim an der Brenz tra le più floride nel campo metalmeccanico, che però non hai mai finanziato il club con l’intenzione di scalare le gerarchie del calcio tedesco. Il merito in questo caso passa quasi esclusivamente dal lavoro sul campo svolto da Frank Schmidt, l’allenatore dell’Heidenheim dal 2007, ovvero da quando la squadra militava nella Oberliga Baden-Württemberg, la quarta divisione del calcio tedesco. 17 anni dopo c’è ancora lui sulla panchina del club e sta accompagnando l’Heidenheim in quella che per il club sarà per sempre una stagione storica.