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Will Still non è più solo quello di Football Manager

Il giovane allenatore del Reims vuole prendersi l'Europa

Will Still non è più solo quello di Football Manager Il giovane allenatore del Reims vuole prendersi l'Europa

Will Still è probabilmente l'allenatore che la maggior parte delle persone non aveva mai sentito nominare fino a due stagioni fa. Il manager dai capelli rossi ora è il simbolo avanguardista di una rivoluzione giovanile nel mondo del calcio, capace di portare il Reims a un undicesimo posto in Ligue 1 nella passata stagione senza possedere la licenza UEFA Pro per la maggior parte del campionato, un meme cancellato presto dai risultati. Still è entrato nel mondo degli allenatori già da tempo, ma in modo non convenzionale e senza passare fin da subito per corsi di formazione nelle accademie nazionali.

Nato a Braine-l'Alleud, in Belgio, Still ha dichiarato apertamente che la sua precoce ossessione per il calcio è nata giocando con Football Manager, il famoso gioco di gestione manageriale nel quale fin da subito Still si è sentito un allenatore. Tuttavia, come Sill ha sottolineato in diverse interviste, la sua carriera e il suo studio del calcio non si sono limitati a Football Manager. L'applicazione e la dedizione nel provare a perfezionare tutti gli angoli inesplorati del calcio europeo hanno permesso a Still di diventare tra i giovani allenatori più interessanti d'Europa ed emblema di una generazione che sta portando nuovi concetti a un gioco che sta cambiando sempre più velocemente.

Un allenatore di 24 anni

Dopo alcuni anni da calciatore dilettante Still ha scelto di intraprendere una carriera nella gestione del calcio a circa vent'anni, frequentando un corso di studi presso il Myerscough College. L'inizio carriera da analista video è stato cruciale per avvicinarlo alla linea laterale e all'esperienza da assistente allenatore della squadra Under 14 del Preston North End. All'epoca la bravura di Still si esprimeva proprio attraverso l'analisi video, un talento che gli valse il riconoscimento di Yannick Ferrera, all'epoca allenatore del Sint-Truiden, che prese Still sotto la propria ala. La coppia rimase insieme anche quando a Ferrera venne data l'opportunità di allenare lo Standard Liegi nel 2015, ma nonostante la vittoria in Coppa del Belgio, Ferrera e i suoi assistenti (Still compreso) furono licenziati un anno dopo. L'esperienza in un calcio di così alto livello ad un età molto giovane aveva aperto le strade a Will Still, ma se avesse voluto proseguire nel suo sogno, avrebbe dovuto uscire dall'ombra dell'analisi video e provare ad avvicinarsi a una panchina, opportunità che gli fu offerta al Lierse, club di seconda divisione belga.

Iniziò come analista video e assistente allenatore di Frederik Vanderbiest nell'aprile del 2017. A giugno Still tornò poi allo Standard Liegi ma il club non riuscì a rispettare i vari accordi contrattuali, portando Still, all'epoca ventiquattrenne, di ritorno al Lierse. Il suo ritorno fu molto diverso da quello che si aspettava e con l'esonero di Vanderbiest a inizio ottobre gli fu offerta la posizione di allenatore ad interim. Di quel momento Still dirà: "Ero terrorizzato, non avevo idea di cosa stessi affrontando. Abbiamo vinto diverse partite di fila e siamo passati dal fondo della classifica al vertice. Sono passato da essere un completo sconosciuto a un nome noto. È stato semplicemente pazzesco, essere un allenatore capo a 24 anni, sembra ridicolo ma è successo".

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Still non è mai stato solo un meme

Nonostante il suo successo in campo, il club dichiarò bancarotta alla fine della stagione 2017/18. Still passò quindi al Beerschot come assistente allenatore di Stijn Vreven e successivamente di Hernán Losada, che riuscì a far salire il Beerschot nella massima divisione belga. In quella che ormai stava diventando una dinamica ricorrente, Losada lasciò il club e Still fu nominato allenatore a metà gennaio 2021, rimanendo sulla panchina fino alla fine della stagione. Nonostante il nono posto in classifica, non fu sufficiente per Still mantenere il suo posto poiché il club scelse Peter Maes come allenatore, ritenuto più esperto.

A quel punto inizia l'avventura in Ligue 1, ancora una volta da assistente allenatore, in questo caso di Óscar Garcia. Inizialmente a Still non fu offerta una posizione di allenatore a Reims, ma tornò ancora una volta allo Standard Liegi perché la sua licenza UEFA Pro era registrata lì, e solo dopo il licenziamento di Garcia alla fine della stagione 2021/22, a Still fu offerta (di nuovo) la posizione di allenatore ad interim a Reims, dove iniziò con una serie di cinque partite senza sconfitte, portando il club ad assumerlo permanentemente. Da allora sono iniziati una serie di meme sulle multe che il club doveva pagare per il fatto che Still non avesse la licenza UEFA Pro - ottenuta in seguito - oltre a commenti e discussioni regolari sulla sua età, forse il prezzo da pagare per godersi il fatto di essere il più giovane allenatore nelle prime 5 leghe europee.

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Ma come giocano le squadre di Will Still?

Still ha dimostrato una predilezione per lo sviluppo dei giovani talenti, Florian Balogun, oggi conteso dalle big europee, ne è una chiara testimonianza. In questo inizio di carriera l'allenatore ha dimostrato anche un'ingegnosità tattica e un'intelligenza che hanno permesso al Reims di chiudere comodamente a metà classifica - un risultato sorprendente per il valore della rosa. Il modulo di Still, il 4-2-3-1, si basa sulla semplicità e da una costruzione dal basso in un sistema che si sviluppa intorno ad un solo perno in fase offensiva, un 4-1-2-3 che permette agli altri centrocampisti di avanzare e attaccare gli spazi centrali, per poi tornare a un 4-2-3-1 in fase difensiva. Molta attenzione è dedicata a come, in fase di attacco, gli esterni possano allargare la difesa, permettendo agli altri giocatori di posizionarsi in un ideale 2-3-5, creando frequenti cambi di gioco e aprendo spazi nelle difese avversarie. Il lavoro degli esterni in posizione avanzata, crea campo e maggiore libertà al numero "8" nel centrocampo, figura fondamentale nel gioco di Will Still.

In fase difensiva, la squadra di Still adotta una pressione aggressiva, bloccando i passaggi verso il regista e proteggendo le zone centrali, costringendo il gioco avversario sulle fasce laterali. Questo permette al Riems di costringere i giocatori avversari ad allontanarsi dalle zone chiave del campo e dal centro dell'area. La prossima stagione sarà fondamentale per Still. Indubbiamente un allenatore ormai esperto e capace di comunicare in diverse lingue, a cui manca solo affrontare una stagione completa con l'attenzione dei media puntata verso di lui. Le aspettative saranno maggiori e ora è un contendente per entrare nel prestigioso tavolo dei giovani manager europei (Arteta, Ten Hag, Nagelsmann, Amorim, Tedesco, Kompany, ecc.) destinati a ruotare tra i migliori club per i prossimi due decenni. Solo il tempo dirà come andrà la carriera di Will Still, non solamente un appassionato di Football Manager.