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Il legame tra estetica paparazzi e calciomercato

Voyeurismo, indizi social e la capacità di rovinare sempre il finale della storia

Il legame tra estetica paparazzi e calciomercato Voyeurismo, indizi social e la capacità di rovinare sempre il finale della storia

La foto è scattata da lontano, si intuisce che l'obiettivo era stato posizionato con cura dalla parte opposta della strada, puntando dritto verso la finestra di un ristorante del centro. Seminascosto, magari di schiena, si vede il protagonista della foto a tavola con altre persone, e chi è dietro la macchina fotografica sa che quella situazione è strana, che ha l'aria di non essere solo una cena ma piuttosto un indizio di qualcosa che bisogna scoprire, o che scoprirà qualche scatto più tardi. Questo è lo scheletro ideale di una storia che coinvolge paparazzi alla ricerca dello scoop di qualche VIP, oppure il segreto dietro l'indiscrezione di calciomercato che di lì a poche ore finirà sulla prima pagina dei quotidiani sportivi. 

La sensazione è che per estetica, dinamiche e strategie, il giornalismo da calciomercato abbia molto a che vedere con quello dei paparazzi, che le foto ai direttori sportivi e ai procuratori davanti ai ristoranti a tarda notte, o fuori dalla sede di club esteri siano giornalisticamente quello che ancora più si lega a un mondo, quello degli scoop, ormai passato, o affidato a qualche video social. Per paparazzi e operatori di calciomercato ogni sospetto diventa una possibilità, ogni foto spezza il flusso delle parole, del mistero e dei condizionali, alla ricerca di scoprire il finale della storia prima che siano i protagonisti a svelarlo. 

Cos'è un indizio social 

Quando i calciatori di Serie A e le storie con le soubrette TV erano i protagonisti dei gossip italiani, i calciatori hanno avuto per molto tempo a che fare con il mondo dei paparazzi. I video dei processi tra Fabrizio Corona e Francesco Coco, Adriano o Gilardino sono solo una pagina di questo legame, di cui ora sono rimaste solo le modalità, ora che i giocatori sembrano diventati più prudenti e il racconto della vita extra campo meno interessante per i giornali di gossip. Il voyeurismo è probabilmente alla base di queste due diverse ricerche di notizie. Nel calcio è meno presente quella sensazione di entrare nella vita privata delle persone, e negli ultimi anni la morbosità verso i VIP è placata dal contatto continuo tra il pubblico e la loro vita privata, di cui sappiamo dove sono in vacanza o all'evento di quale sponsor stanno partecipando, magari insieme a chi. La ricerca preliminare negli anni ha fatto diminuire l'aggressività dei paparazzi ma non il livello di invadenza, che è lo stesso dei giornalisti stazionati fuori dal locale pronti a ricevere dal direttore sportivo di turno la solita insipida risposta "Ci conosciamo da anni con il Presidente X, si trattava di una normale cena tra vecchi amici". 

Lo stile d'assalto e le modalità delle "squadre mercato" infatti non bastano, la foto è l'ultima prova, il vaso dell'ufficialità da portare in salvo. E quindi le immagini in Sardegna al procuratore mantengono quella estetica da scatto rubato, in cui i soggetti non sono sempre chiari, sgranati dallo zoom e inquadrati da lontano, goffi mentre mangiano o portano buste della spesa. La foto è importante inoltre perché se scattata al momento giusto, durante il lancio della campagna abbonamenti o di una nuova maglia, può fare la differenza per le società, può forzare decisioni o rilanci dell'ultimo minuto. La foto è così importante che si cerca costantemente di sostituirla, e quindi la vera novità tra i paparazzi della Dolce Vita e quelli del moderno calciomercato è la nascita dell'"indizio social", massima espressione social del voyeurismo perché sembra arrivare da un'osservazione specializzata con la lente di ingrandimento, per scoprire qualcosa anche quando non c'è, solo per il gusto di salare un brodo con pochi ingredienti.

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Fabrizio Romano e Fabrizio Corona: il ruolo degli insider

I legami tra il modo di operare delle squadre mercato e i paparazzi fanno si che non ci siano poi grosse differenze tra i protagonisti. Gli addetti ai lavori diventano famosi allo stesso modo, grazie a conoscenze dirette all'interno dei club o delle serate in discoteca, grazie alla capacità di arrivare all'indiscrezione attraverso buone pubbliche relazioni, ottenute anche grazie ad un certo culto della propria personalità. La gelosia di tenersi tutto per sé fino al momento propizio è un altro tratto distintivo di queste figure, sempre pronte a farsi trovare casualmente nel posto giusto al momento giusto, quando potranno vendere la foto al quotidiano o alla pagina Instagram di gossip, o quando potranno pubblicare quel tweet che nessuno si aspettava, scandendo la notizia con pochi caratteri: tag calciatore + emoji a tema + tag nuova squadra + "Here we go".

Gli esperti di mercato lavorano in squadra ma emergono come grandi individui singoli, basti pensare solo in Italia a Gianluca Di Marzio o a Fabrizio Romano, giornalisti che si sono costruiti uno status internazionale a suon di movimenti di mercato, lavorando per media e televisioni ma uscendone sempre come nomi ben noti a prescindere dal canale in cui comunicavano queste notizie. Rispetto al primo approccio dei paparazzi, quello rivolto ai VIP dagli anni '60 in poi, una differenza ora è proprio nel valore del prodotto finale dell'indagine. Gli scatti erano una merce di scambio, fogli da vendere a caro prezzo, ora l'avvento dei social ha sminuito il valore della foto e quindi la ricerca è tutta sull'esclusiva, come se si trattasse solo di una corsa infinita, la cui pista è contorta e ingarbugliata, tanto che non importa come ci si debba arrivare al traguardo. 

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L'impazienza di prendersi il palco

Anche se l'opportunità dello scoop e di scattare foto compromettenti è diventata molto più democratica, la ricerca dei paparazzi e delle squadre mercato ha ancora in comune quell'esclusività di riuscire ad arrivare alle notizie attraverso coincidenze e rapporti quasi misteriosi, talvolta d'élite. Le feste mondane e le sedi dei club sono luoghi inaccessibili per quasi tutti, così il tweet o il post dell'account di gossip continuano ad arrivare di tanto in tanto come fulmini inaspettati perché senza fondamenti che non assomiglino piuttosto a speculazioni. Sia nel giornalismo di calciomercato che nello scatto alla nuova coppia di celebrities c'è la volontà di rovinare il finale della storia, andando a scoprirlo prima del comunicato ufficiale o della foto sul profilo dei diretti interessati. Il calciomercato ha la colpa, molto di più rispetto ai paparazzi, di togliere il piacere dell'effetto sorpresa, prendendosi la scena prima delle squadre, dei procuratori, dei singoli giocatori e dei tifosi, scegliendo come fare arrivare le notizie e le conseguenti emozioni. Ad accomunare questi due fenomeni è l'impazienza e una certa mania di protagonismo, che parte dall'altro lato della strada, con la macchina fotografica pronta e lo stesso bisogno umano di non poter aspettare il finale del film.