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Il rapporto speciale tra Glastonbury e le maglie da calcio

Maglie vintage ovunque sotto i palchi di uno dei più grandi festival di musica europei

Il rapporto speciale tra Glastonbury e le maglie da calcio Maglie vintage ovunque sotto i palchi di uno dei più grandi festival di musica europei

Il festival di Glastonbury è uno degli eventi musicali più attesi in Inghilterra e non solo. Il motivo è la sua storia, che ha visto ospiti sui palchi di Glasto alcuni degli artisti più importanti dell'ultimo secolo, ma anche per la capacità di anno in anno di mostrare l'energia del momento creativo di un'intera nazione. Tra i legami con tutti i fenomeni culturali, che non si fermano alle arti (tra queste teatro o danza per esempio), Glastonbury ha una forte connessione con il calcio, che da qualche anno porta i visitatori a seguire i concerti indossando alcune bellissime maglie vintage. Dalla Premier League alla Serie A, con i nomi dei calciatori o senza, la tendenza ad indossare maglie da calcio durante il festival è ormai una delle caratteristiche principali delle ultime edizioni, confermata anche nell'edizione 2023, durante la quale è stata svelata (di proposito o no) la nuova maglia Home del Manchester United

L'evoluzione del festival a vetrina per gli appassionati dello stile delle maglie da calcio rispecchia quella avuta dalle maglie stesse nell'ultimo decennio, sempre più portate fuori dal terreno di gioco e diventate oggetto ricercato dai più attenti ai fashion trend. Lo stile blockcore poi si sposa perfettamente con quello britpop che fa parte dell'immaginario e dell'anima del festival. La storia di Glasto è legata allo stile inglese e alle band indie rock, che devono tanto al calcio e allo stile terrace, almeno quanto lo devono a skinny jeans e Dr. Martens. 

Da fenomeno culturale poi, il legame Glastonbury-football ha assunto la forma di una sfida tra gli spettatori a chi indossa la maglia più bizzarra o rara, magari con l'obiettivo di farsi notare dai cantanti sul palco. Lo scorso sabato, dal palco il rapper inglese Aitch ha visto due spettatori con la maglia del Manchester City e da tifoso dello United ha risposto indossando la nuova divisa dei Red Devils, non ancora presentata dal club e che quindi ha avuto il suo battesimo proprio sul palco del festival. Nel 2019 era diventato virale il video del live del rapper Dave, che per la sua hit "Thiago Silva" aveva chiamato a cantare sul palco un fan che indossava proprio la maglia del PSG con il nome del difensore brasiliano. 

Nel 2023 tra le esibizioni di nomi come gli Arctic Monkeys, Lil Nas X, Elton John e Maneskin, si sono viste maglie bellissime, gran parte raccolte nell'account Twitter Glasto Footy Shirt. Tra gli oltre 200000 mila spettatori qualcuno ha sventolato anche bandiere divertenti, come quelle (tante) dedicate all'allenatore Neil Warnock e anche una dedicata all'attaccante del Newcastle Joelinton, che titolava "God save the king, his majesty Joelinton". Ad assistere ai live poi tanti volti noti del mondo del calcio, tra i quali Romeo Beckham, Tyrone Mings, l'allenatore dell'Everton Sean Dyche e l'ex stella del Liverpool Jamie Carragher.  

Glastonbury si è confermato quindi non solo un grande evento per gli appassionati di musica, ma ancora una volta il centro della contaminazione del calcio con la cultura pop. A Glasto il calcio è visto come un fenomeno estetico, un linguaggio che serve a creare meme sotto forma di bandiere e a raccontare la diversità del pubblico che segue i live attraverso kit retro e altri addirittura inediti.