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Storia e estetica dell'Inter Miami

Come una squadra che non esisteva fino al 2018 ha messo sotto contratto Messi

Storia e estetica dell'Inter Miami Come una squadra che non esisteva fino al 2018 ha messo sotto contratto Messi

Lionel Messi in MLS: uno scenario inverosimile solo un paio di mesi fa e che invece ora è realtà. L’argentino lascia il football per il soccer. Lascia l’Europa per firmare con l’Inter Miami, la franchigia di cui David Beckham è co-proprietario nata ufficialmente il 29 gennaio 2018 ma le cui fondamenta vennero gettate nel 2007 quando Beckham, proprio come Messi, lasciò il calcio europeo per diventare il volto copertina del soccer. Beckham firmò con i Los Angeles Galaxy costringendo la MLS a rivoluzionare il proprio regolamento introducendo la Designated Player Rule, ovvero la possibilità per ogni franchigia di mettere sotto contratto un massimo di tre giocatori il cui ingaggio non viene conteggiato nel salary cap.

Parte di quell’accordo con la MLS prevedeva che, attraverso una clausola speciale, Beckham avrebbe potuto acquistare una franchigia per soli 25 milioni di dollari in qualsiasi città degli Stati Uniti ad esclusione di New York nel momento in cui la MLS avrebbe messo in atto la sua espansione aumentando il numero di squadre partecipanti al campionato. Un accordo visionario: secondo le stime di Forbes, dal 2019 ad oggi il valore delle franchigie MLS è aumentato dell’85% per un valore medio di 579 milioni di dollari con il Los Angeles Football Club che è diventata la prima squadra di MLS a raggiungere la valutazione di 1 miliardo di dollari.

Quella clausola nel contratto di Beckham, undici anni dopo, si è trasformata nell’Inter Miami, la squadra che punta a sovvertire le gerarchie del calcio per diventare la più famosa al mondo. Una visione globale che parte da valori locali. La filosofia dell’Inter Miami è legata a doppio filo con l’identità di Miami. A partire dal nome completo della franchigia, Club Internacional de Fútbol Miami, una denominazione che abbraccia la grande comunità ispanica della città. Il logo è un altro riferimento alla tradizione di Miami dato che l’elemento principale è la presenza di due fenicotteri, animali simbolo della città, le cui gambe si intrecciano creando una M.

Storia e estetica dell'Inter Miami Come una squadra che non esisteva fino al 2018 ha messo sotto contratto Messi | Image 459316
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E la scelta di utilizzare dei Flamingos nel proprio logo deve aver spinto i proprietari della franchigia a scegliere il rosa come colore sociale. Inizialmente utilizzato solamente per esaltare i dettagli di divise interamente bianche o nere, “un’ode all’anima vibrante della Florida” come si legge nel comunicato ufficiale che accompagnò il lancio della prima maglia dell’Inter Miami. Nel 2022 la rivoluzione con il passaggio al total pink. Un azzardo che però ha pagato in termini di ritorno d’immagine: “La buona notizia è che quando accendi la tv e vedi una squadra in rosa, sai che siamo noi”, ha raccontato Mike Ridley VP-brand and marketing per l’Inter Miami.

Ma la strada che nell’arco di cinque anni ha portato una squadra che fino al 2018 nemmeno esisteva a mettere sotto contratto il giocatore di calcio più famoso al mondo non è stata ovviamente priva di ostacoli. I problemi sono iniziati prima ancora che la squadra giocasse la sua prima partita ufficiale, dato che l’FC Internazionale Milano fece causa alla società di Beckham per l’utilizzo improprio del termine Inter negli Stati Uniti. Una causa che al momento non ha ancora un esito definitivo con le due parti ancora in trattativa per trovare un accordo. Oppure tutte le battaglie burocratiche che sono servite per ottenere le autorizzazioni necessarie a costruire il Miami Freedom Park, uno stadio da 25mila posti che dal 2025 dovrebbe diventare la nuova casa di Messi e dell’Inter Miami. I risultati sul campo poi non sono stati all’altezza delle aspettative con una sola qualificazione ai playoff nelle prime tre stagioni perdendo al primo turno.

Insomma, Messi è atteso da una doppia sfida. Prima di tutto, se vorrà mantenere il suo status di miglior giocatore al mondo, dovrà dimostrare di poter rendere vincente una squadra senza storia che sino ad ora non ha ottenuto risultati di prestigio. Allo stesso tempo dovrà condurre la MLS verso l’ultimo step trasformando un campionato in ascesa e dalle grandi potenzialità in una lega di assoluto livello in grado di competere con gli altri campionati europei in termini di popolarità.