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Perché tutti vogliono farsi intervistare da CBS Sports Golazo

Il programma per la Champions League di Paramount+ sta cambiando la comunicazione sportiva in TV

Perché tutti vogliono farsi intervistare da CBS Sports Golazo  Il programma per la Champions League di Paramount+ sta cambiando la comunicazione sportiva in TV

Alla fine della partita all’Etihad Stadium, dopo aver annichilito i campioni in carica del Real Madrid, Jack Grealish si avvicina al tavolo a bordo campo della CBS senza ancora aver realizzato che giocherà la sua prima finale di Champion League. Lo aspettano Jamie Carragher, che prova a intervistarlo aggiustandogli il microfono, Micah Richards che lo chiama Giacomo e Thierry Henry che arriva alla fine solo per farlo spostare dal suo posto. Qualcosa di simile era successa anche il giorno prima, quando durante il riscaldamento della semifinale di ritorno Leão e Theo Hernandez sono andati a salutare gli host mentre erano in diretta. È la magia di CBS Sports Golazo, il programma di Paramount+ dedicato alla Champions League che in breve tempo è diventato il preferito sia dei calciatori che degli spettatori.

Attraverso gli interventi della conduttrice Kate Abdo, di Thierry Henry, Jamie Carragher, Micah Richards e Peter Schmeichel, il meglio del calcio europeo diventa un vero spettacolo anche a bordocampo. 


Del Piero che in studio scherza con Micah Richards sulle sfide del passato tra Manchester City e Juventus, Henry che confessa a Maldini di aver sempre avuto paura di lui e Lukaku che dopo la semifinale di ritorno si ferma a parlare ai microfoni partecipando a tutte le gag come se fosse l'ospite di una trasmissione e non in una semplice intervista post partita. Ma anche Patrice Evra, che irrompe nella trasmissione nonostante debba lavorare per un’emittente concorrente. CBS Sports Golazo è un red carpet o un salotto a cui si vuole partecipare a tutti i costi, uno show che si avvicina più a un late night, per la continua alternanza di scherzi e di un linguaggio divertente che sembra essere pensato per un pubblico molto più ampio e non solo televisivo. Dalle clip degli scherzi di Kate Abdo, la risata di Henry e i tentativi fallimentari di parlare in italiano di Micah Richard sono diventati (o nati) meme, ai quali anche i calciatori vogliono partecipare. 

È dal 2019 che CBS detiene i diritti UEFA per gli Stati Uniti ma solo da questa stagione è stata lanciata CBS Sports Golazo Network, una piattaforma online che trasmette contenuti dedicati al calcio 24/7, con la Champions che rimane la competizione più affascinante anche per gli americani, negli ultimi anni sempre più interessati dal calcio europeo. Una tradizione calcistica, quella americana, e un'idea giornalistica dello sport meno legata alle sovrastrutture presenti in Europa, hanno portato a un contenuto che fin da subito ha coinvolto i calciatori e il pubblico, senza mettere in secondo piano la parte di commento, analisi e informazione. Giocano un ruolo fondamentale gli ospiti in studio, grandi giocatori e voci autorevoli, capaci di creare conversazioni mai banali o prevedibili, che si mettono in ridicolo in prima persona come strumento di puro intrattenimento. 

La Tv americana è più abituata a gestire il prodotto sport non solo come il racconto sportivo ma anche per tutto ciò che ci può essere di collaterale. ESPN per esempio in questi giorni ha portato sulla sua rete il Pat McAfee Show, programma dell'ex giocatore NFL diventato youtuber e commentatore molto popolare negli USA, tanto da convincere una delle principali emittenti americane ad includere il suo programma nel palinsesto. In Europa qualcosa di simile si è visto con lo studio molto divertente e interessante di Sky Sport Inghilterra, in cui gli ospiti e lo stile della trasmissione - a cui partecipa Jamie Carragher sempre in "scontro" con Gary Neville - ricordano molto lo stile di CBS Sports Golazo.

Dirigenti e federazioni si sono porti il problema della perdita di spettatori nel calcio e di come coinvolgere le nuove generazioni. L'esempio della trasmissione di Paramount+ sembra dare la risposta che il giornalismo, almeno in TV ha la necessità di integrare linguaggi legati al mondo dei social, alle dirette streaming di Twitch e più in generale a un Tone of Voice più libero, che coinvolga in modo diverso atleti, allenatori e dirigenti. Proprio il modo in cui è stato impostato un nuovo rapporto tra calciatori, pubblico e giornalisti rende la trasmissione un esperimento se non unico comunque riuscitissimo per il calcio europeo, soprattutto nel mondo del giornalismo televisivo sportivo, che sembra ora guardare a nuovi linguaggi come quello di TikTok, Twitch e a quello dei podcast d'intrattenimento. 

In Italia la più conosciuta e bistrattata Bobo TV, apprezzabile o meno per i toni e la qualità del contenuto, si è inserita a suo modo in un vuoto di intrattenimento, in particolare per quei discorsi nazional popolari sul calcio e il suo target di riferimento, trattati più terra terra rispetto a come viene fatto negli studi TV, sempre più legati ad analisi tecniche e statistiche. La Bobo TV, e in una forma ancora migliore Golazo Show, seguono lo stesso schema e sfruttano le stesse potenzialità dei nuovi linguaggi di comunicazione. Quello di Adani, Vieri, Ventola e Cassano è quindi un programma che ha il potenziale di quello di CBS, con meno Budget e senza il supporto di una grande piattaforma come Paramount+? Può essere, intanto i numeri e il supporto degli sponsor dimostra che quell'approccio ha un pubblico sempre più fidelizzato al contenuto.

Non è difficile trovare cut di CBS Sports Golazo Show postati su TikTok e Instagram se in questi giorni di Champions League avete educato il vostro algoritmo alla ricerca di contenuti calcistici. La verità è che salvo alcune rubriche interessanti, non esisteva un programma dedicato al calcio europeo - impostato come tavolo di opinionisti, con lo stesso talento e presenza scenica di quello condotto da Kate Abdo. Esattamente come accade per i podcast, il programma non finisce con la diretta o con la piattaforma sulla quale è pubblicato ma continua anche nei giorni seguenti, mentre di TikTok Golazo prende il ritmo e il mettere al centro la personalità del creator/giornalista. È giusto porsi il problema che la Gen Z sia sempre meno interessata al calcio e al suo racconto, la comunicazione sportiva deve allo stesso tempo chiedersi come arrivare a una generazione che ha un'idea nuova di intrattenimento, più veloce e istintiva, che ha un rapporto diverso e più diretto con i propri idoli e con le icone del passato.