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Una promozione vista da bordo campo

"Melior de Cinere Surgo", il ritorno del Catania tra i professionisti

Una promozione vista da bordo campo Melior de Cinere Surgo, il ritorno del Catania tra i professionisti

La scritta all'interno delle maglie realizzate per questa stagione da Erreà recita: "Melior de Cinere Surgo” (risorgo dalle ceneri) e come le fenici ieri i rossoazzurri sono rinati, ritornando ufficialmente tra i professionisti. Diciassette anni dopo l'ultima promozione, addirittura all’epoca il passaggio fu in Serie A, e un iter burocratico infinito a seguito del fallimento della società, avvenuto il 22 dicembre 2021, il Catania e la sua città tornano a festeggiare. Ieri infatti con la vittoria per 1-4 sul campo del Canicattì, i rossoazzurri hanno messo la parola fine al campionato con ben sei giornate d'anticipo, grazie ai 22 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Un campionato conquistato meritatamente e in scioltezza con una squadra che ha macinato punti, sia in casa che fuori, diventando la squadra da battere. Un epilogo non così scontato visto che la squadra siciliana è stata costruita di fretta e furia dalla dirigenza, a causa della tardiva ammissione al campionato. Ritardo che però non ha influito sul rendimento della squadra, che ha dimenticato in fretta il passato burrascoso e ha saputo ricostruire la propria superiorità come i numeri dimostrano.

Al momento infatti quello del Catania è l'attacco più prolifico con 63 reti e allo stesso tempo può contare anche sulla miglior difesa, una corazzata che ha stravolto i meccanismi della Serie D registrando a sei giornate dalla fine ben 24 vittorie. Numeri impressionanti che ovviamente hanno generato un entusiasmo incontenibile, a partire dagli abbonamenti fino alle presenza medie allo stadio che si sono attestate sui 15mila a partita. E anche ieri il pubblico ha risposto presente, pur giocando fuori casa lo stadio era completamente colorato di rosso e azzurro, con circa 4 mila tifosi che in settimana hanno fatto una vera e propria corsa al biglietto, per non mancare un appuntamento senza dubbio storico.

E la partita è iniziata subito in discesa, con il Catania che ha messo in campo una foga e una voglia di vincere palpabile anche da bordo campo. Tutto inizia bene, è il Catania a sbloccare le marcature con Sarao, facendo letteralmente esplodere tutta la tifoseria presente. Il Catania però è vittima della sua stessa foga e dopo meno di una decina di minuti viene raggiunto dalla squadra ospite con un calcio di rigore dopo un contropiede fulmineo. La partita a quel punto s'infiamma, il nervosismo prende il sopravvento ma il Catania ha una missione da portare a termine, qualcosa che non vuole farci sfuggire per nessuna ragione. E così dopo un primo tempo di occasioni mancate, il secondo segna il dominio assoluto della squadra ospite che mette a segno tre reti, grazie anche ai cambi arrivati dalla panchina.

Al gol del 1-3 la festa può finalmente cominciare, Pelligra, attuale presidente del Catania, festeggia nonostante il fuso orario dal pub in cui segue tutte le partite quando non si trova in città, i giocatori cominciano a ballare e saltare con i tifosi. Gli avversari ormai mentalmente atterriti non riescono più a ripartire, chiusi nella loro metà campo non possono fare altro che subire le sortite delle due ali che insidiano ogni angolo e spazio libero del rettangolo di gioco. Al gol del 1-4 è ormai ufficiale, i calciatori in panchina cominciano a cambiare le magliette indossando quelle celebrative, l'arbitro non darà nemmeno i minuti di recupero, ormai la partita è chiusa e il Catania palleggia a centrocampo cercando la goleada.

Fotografi e cronisti, come Sky e Dazn, giunti da ogni parte d'Italia per documentare il ritorno nella Lega Pro del club siciliano, cominciano a raggrupparsi velocemente prima del fischio finale per documentare tutta l'euforia dei calciatori. E al fischio finale la festa può finalmente cominciare, i giocatori scagliano i palloni nelle curve, Francesco Lodi, storico capitano della formazione catanese, scoppia in lacrime, ricordandosi di quella traversa colpita diversi anni fa nei playoff contro il Siena che mise fine alle possibilità del Catania di raggiungere la Serie B. E mentre l'incubo può dirsi definitivamente concluso, i tifosi stanchi di rimanere sugli spalti riescono ad entrare in campo, invadendo il campo e stendendosi sul manto in sintetico di Caltanissetta dove è stata scritta una delle prime pagine di storia della nuova società.

Ma la festa non finisce qui, i giocatori dopo aver festeggiato negli spogliatoi ritornano in campo, dopo che tutti i tifosi pian piano rientrano nei loro posti, per ballare e cantare sotto la curva. Un omaggio per chi ha seguito il Catania tutta la stagione, non lasciando mai sola la squadra. Il tempo di rientrare nuovamente e cambiarsi che il Catania si rimette in viaggio per tornare in città, dove sono tanti i tifosi scesi per le vie per festeggiare l'attesissimo traguardo. La squadra rossoazzurra arriva su un pullman scoperto, dove i giocatori possono godersi finalmente la gioia e i cori dei tifosi per una festa che andrà avanti fino alla tarda notte e conclusa con una cena privata in un locale della città. Dopo i punti di penalizzazione, un fallimento, le trattative mancate, lo strazio per quella matricola storica persa, il Catania riprende il posto che merita sotto il motto "Melior de cinere surgo", una frase perfetta che racchiude gli anni bui e che segna ufficialmente una rinascita a lungo attesa.