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Il primo rebranding dei Giochi Olimpici

Affidata all'azienda creativa Hulse & Durrell ha il compito di rendere ancor più riconoscibile l'immagine della più importante manifestazione sportiva al mondo

Il primo rebranding dei Giochi Olimpici  Affidata all'azienda creativa Hulse & Durrell ha il compito di rendere ancor più riconoscibile l'immagine della più importante manifestazione sportiva al mondo

Per la prima volta da quando nel 1896 il Barone Pierre de Coubertin i Giochi Olimpici moderni avranno un’identità visuale realizzata da un’agenzia creativa, la canadese Hulse & Durrell. Una svolta epocale per il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), nata dalla volontà di rendere ancor più riconoscibile e innovativa la propria immagine attraverso un lavoro sulla componente tipografica e sulle illustrazioni, finalizzato a migliorare la comunicazione online e social di un'identità che finora era stata pensata più per la stampa. Una necessità sempre più presente dietro ai rebranding dei club e delle federazioni ed alla quale si è uniformato anche il Comitato Olimpico Internazionale.

La richiesta per l’agenzia Hulse & Durrell è stata quella di produrre tre caratteri tipografici personalizzati - Olympic Headline, Olympic Sans and Olympic Serif- , una serie di dispositivi grafici e di illustrazioni, nonché linee guida complete sull'utilizzo. Ovviamente questo lavoro prende diretta ispirazione dalla ricchissima eredità e patrimonio che i Giochi Olimpici hanno saputo creare in oltre un secolo di competizioni internazionali. Per il rebranding, il CIO ha coinvolto tre artisti internazionali - Julien Hébert, Abbey Lossing e Karan Sing - che hanno creato illustrazioni digitali e disegni a mano raffiguranti il clima dei Giochi Olimpici estivi e invernali.

“Il progetto è iniziato con la consapevolezza che, come organizzazione, ci siamo evoluti negli ultimi 10 anni: i modi in cui ci impegniamo con le persone sono aumentati, soprattutto a livello digitale” - ha spiegato l’Head of Brand Management del CIO May Guerraoui - “eravamo sempre più consapevoli della necessità di essere coerenti per ottenere un maggiore impatto su tutti i punti di contatto.” L’intero processo è stato sostenuto dalla necessità di bilanciare tradizione e modernità, tra le forti radici che affondano nella storia sia moderna che dell’Antica Greca e la spinta verso il futuro che porterà i cinque cerchi nel 2024 a Parigi

"L'arte e la creatività hanno giocato un ruolo importante nella storia delle Olimpiadi, e non solo nel design dei Giochi Olimpici. Dal 1912 al 1948, accanto allo sport si sono tenute competizioni artistiche, con medaglie olimpiche assegnate ad architetti, poeti e artisti", continua Guerraoui. "Volevamo riportare l'idea della promozione delle arti nell'identità del simbolo olimpico". E proprio i colori utilizzati e da utilizzare in futuro saranno quelli dei cinque anelli olimpici, rappresentanti i cinque continenti che ogni quattro anni si sfidano nella più importante competizione sportiva al mondo.