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Il Milan potrebbe presto cambiare proprietà

È arrivata l'offerta del fondo di investimento Investcorp con sede in Barhein per oltre 1.1 miliardi di dollari

Il Milan potrebbe presto cambiare proprietà È arrivata l'offerta del fondo di investimento Investcorp con sede in Barhein per oltre 1.1 miliardi di dollari

Durante il fine settimana di Pasqua si è sparsa la voce che il Milan potrebbe essere nuovamente sul mercato. È infatti trapelata la notizia che Gazidis abbia ricevuto un’offerta di quelle difficili da rifiutare da parte del fondo di investimento con sede in Bahrein Investcorp, che potrebbe raggiungere i 1.1 miliardi di dollari. Una quotazione molto importante raggiunta grazie alla gestione degli ultimi anni di Elliott, che in cinque anni è riuscito a rimettere a posto i conti del club e rilanciare il brand rossonero, trasformandolo in un asset appetibile per i grandi investitori internazionali. La trattativa è stata ufficializzata dall’ambasciata del Bahrain nel Regno Unito attraverso un post sui social che è stato successivamente rimosso.


Investcorp ora sta svolgendo le operazioni di due diligence necessarie quando si tratta di affari di questo tipo e che dovrebbero dare una risposta entro la fine del mese. Si vocifera che è da alcuni mesi che il gruppo del Bahrain, presieduto da Mohammed bin Mahfoudh Alardhi, stesse cercando un modo per investire nello sport e più in generale nei media e il club rossonero è rapidamente diventato uno dei principali obiettivi. Per il fondo Elliot e Gazidis sarebbe un grande successo, che consentirebbe loro di realizzare una plusvalenza intorno ai 400 milioni di euro, visto i soli tre anni che sono serviti per ristrutturare il club di Via Turati. Il Milan potrebbe così cambiare proprietà proprio mentre è in piena lotta scudetto contro i cugini nerazzurri, un'ulteriore spinta all’interesse degli investitori verso la squadra di Milano.

Ora toccherà a Investcorp completare il rilancio internazionale, grazie ad un progetto su cinque punti chiave: sviluppo di un brand globale, creazione delle infrastrutture, attenzione al bilancio, sinergie e relazioni politico-istituzionali. Tra questi quello più pressante è sicuramente il nodo attorno al nuovo stadio di proprietà in condivisione tra Milan e Inter, che ogni settimana vive un nuovo capitolo. Il progetto dello stadio passerebbe nelle mani del fondo arabo, molto attivo anche nel campo del campo immobiliare e che quindi potrebbe velocizzare un iter che al momento sembra essersi bloccato. 

Dopo aver negli anni acquisito brand di lusso come Gucci o Tiffany, per poi rivenderli al miglior offerente, il fondo del Golfo Persico ha rivolto il suo sguardo verso il mondo dello sport, ed in particolare quello del calcio. Un mercato in piena espansione e che nonostante le molte difficoltà rappresenta un ottimo investimento per i capitali stranieri. In particolare il calcio italiano rispetto ai campionati spagnoli e inglesi, seppur per ora con introiti più bassi, ha costi d’ingresso più agevoli e permette di acquisire società con una storia gloriosa come appunto quella del Milan. E anche grazie ad alcuni provvedimenti specifici, come ad esempio il Decreto Crescita, è possibile che nei prossimi anni sempre più imprenditori e fondi d’investimento possano entrare nel calcio italiano.