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Quando Americanino sponsorizzava l'Udinese

Uno dei tanti marchi di moda che negli anni '80 ha deciso di entrare nel calcio

Quando Americanino sponsorizzava l'Udinese Uno dei tanti marchi di moda che negli anni '80 ha deciso di entrare nel calcio

Prima che il calcio italiano venisse invaso dai grandi marchi di sportswear, che in poco tempo monopolizzarono il mondo delle sponsorizzazioni, i club italiani erano soliti affidarsi a marchi di moda per le loro maglie. Un po' come ha fatto in questa stagione il Napoli, che ha affidato a EA7 il compito di disegnare le sue dieci maglie indossate finora, dal 1981 al 1984 l'Udinese si affidò ad un altro storico marchio di abbigliamento, Americanino. Il brand fu fondato alla fine degli anni settanta, e fin dal suo lancio registrò un grande successo dovuto anche al fatto che i jeans Americanino erano una parte insostituibile dell'outfit di un paninaro

Il brand con il logo costituito dalla stilizzazione del profilo del volto di due pellerossa accostati che guardano in direzione opposta, divenne un piccolo culto grazie a questo fenomeno di costume esploso prima a Milano e poi nel resto d'Italia. Per Alberto Guerrini, fondatore di Gabber Eleganza, i paninari furono i primi hypebeast, “la prima sottocultura non legata alla musica o alla politica dei primi anni ‘80, molto rumorosa e colorata”. Esattamente come gli hypebeast che affollano i drop di Supreme ogni giovedì, i paninari avevano la stessa maniacale ossessione per il marchio, il prezzo dei vestiti e lo stesso disprezzo per chi indossava capi falsi. Purtroppo però esaurita la moda dei paninari, anche Americanino avrà la stessa sorte, visto che nel 1992 l'azienda arriverà al definitivo fallimento. E dopo l'esperienza con la squadra friulana, Americanino non disegnerà più nessun kit per alcuna squadra di calcio, essendo considerato troppo lontano dai canoni estetici in voga in quel momento.

Quella tra Udinese e Americanino fu una collaborazione proficua per entrambe le parti coinvolte, sia per i design proposti, ripresi nelle ultime stagioni da HS Sport prima e Macron poi, e sia perché il brand italiano ebbe l'onore di vestire uno dei brasiliani più forti degli anni '80, Arthur Antunes Coimbra meglio conosciuto come Zico. Erano altri tempi, l’Italia era considerata come uno dei campionati più competitivi, una sorta di Eldorado capace di attrarre i più grandi talenti del globo, da Maradona a Falcao passando per Zico

L'arrivo di Americanino sulle maglie dei bianconeri coincise anche con il ritorno in Serie A dei friulani, che dopo una splendida cavalcata partita dall'ormai defunta C1, riuscirono nel giro di cinque anni a raggiungere la massima serie. Purtroppo però per il brand, nonostante l'arrivo di grandi giocatori e allenatori, l'Udinese non riuscì a lasciare il segno in Serie A gravitando sempre al di sopra della zona salvezza, tranne nel secondo anno quando arrivò ad un miracoloso sesto posto. Un binomio tra i friulani e Americanino che durò però solo tre anni visto che il marchio, come gli altri brand di moda che operavano nel calcio, verrà travolto dall'ondata delle grandi aziende di sportswear italiane e non, e Diadora, che di lì a breve firmerà anche la nazionale italiana, prenderà il posto del marchio tanto amato dai paninari sulle maglie a strisce bianconere.