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Le Olimpiadi di Pechino saranno le prime ad utilizzare solamente neve artificiale

Il global warming renderà sempre più necessario l'intervento umano, lo stesso che in primo luogo lo ha causato

Le Olimpiadi di Pechino saranno le prime ad utilizzare solamente neve artificiale Il global warming renderà sempre più necessario l'intervento umano, lo stesso che in primo luogo lo ha causato

Non è certo un segreto che durante le Olimpiadi Invernali si è ricorsi spesso e volentieri a neve artificiale per rimediare alla poca caduta naturalmente dalle nuvole, ma le prossime che si svolgeranno a Pechino dal 4 Febbraio saranno le prime che useranno solamente neve creata dall’uomo. I Giochi Olimpici saranno la realizzazione del progetto cinese di trasformare la regione di Zhangjiakou nelle Alpi asiatiche, nel tentativo di creare una zona appetibile al turismo invernale dove ora si trova una povera area rurale. Per fare ciò verranno utilizzati, secondo le previsioni di Bloomberg, fino a 2 milioni di metri cubici di acqua per creare la neve necessaria a disputare le competizioni olimpiche, per di più in una delle regioni della Cina che maggiormente soffre la mancanza di risorse idriche. 

Zhangjiakou, a 160 chilometri da Pechino, è infatti una regione fredda ma molto secca, dove negli ultimi quarant’anni la media delle precipitazioni è stata di 7.9 millimetri ad inverno, un decimo di quella che cade sulle Alpi svizzere solo nel mese di Dicembre. Gli esperti temono che un intervento così invasivo, che utilizzerebbe il 10% dell’acqua consumata solitamente a Chongli, un distretto di Zhangjiakou, possa avere effetti catastrofici sia sull’ecosistema della regione stessa che a lungo termine sull’equilibrio climatico globale. Un report del IOC (International Olympic Committee) del 2015 sottolineava quanto Pechino avesse “sottovalutato la quantità d’acqua che sarebbe stata necessaria per creare la neve artificiale” ed allo stesso tempo “sopravvalutato la propria capacità di riutilizzare successivamente tale d’acqua”.


La neve artificiale, inventata inizialmente per essere usata nelle produzioni hollywoodiane degli anni ‘30, è diventata sempre più fondamentale per disputare i Giochi Olimpici invernali, un effetto del continuo global warming che il nostro pianeta sta subendo. Nel 1964 per le Olimpiadi di Innsbruck,in Austria, i soldati dovettero trasportare oltre 40.000 metri cubi di neve e ghiaccio per salvaguardare le competizioni. A Lake Placid, nello stato di New York, nel 1980 per la prima volta furono usati intensivamente i cannoni sparaneve che divennero sempre più presenti con il passare delle edizioni. L’80% della neve utilizzata nel 2014 per le Olimpiadi di Sochi era artificiale, il 90% quattro anni dopo a PyeongChang, in Corea del Sud

Ora con i primi Giochi interamente svolti su neve artificiale siamo giunti al paradosso per il quale nei prossimi anni, a causa del riscaldamento globale, servirà sempre più l’intervento umano per creare le condizioni necessarie allo svolgimento degli eventi, lo stesso che modificando gli equilibri climatici ha creato in primo luogo il problema.