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5 cose da sapere sull'Eden Aréna, lo stadio della Finale di Conference League

C'è un McDonald's dentro lo stadio

5 cose da sapere sull'Eden Aréna, lo stadio della Finale di Conference League C'è un McDonald's dentro lo stadio

Fiorentina e West Ham sono riuscite a raggiungere la Finale della seconda edizione di Conference League, dopo un percorso lungo che terminerà in Repubblica Ceca, nell'Eden Aréna di Praga, campo in erba inaugurato nel 2008. Lo stadio è costruito nel quartiere di Vršovice, può ospitare 21mila spettatori circa e durante l'anno ospita le partite casalinghe dello Slavia Praga e della Nazionale Ceca. 

Alla storia dell'Eden Aréna, conosciuto anche come Synot Tip Aréna, si aggiungerà quella di una finale europea che per molti aspetti è unica e potrebbe diventare una delle pagine più importanti nella storia di Fiorentina e West Ham. La prima versione dello stadio è stata inaugurata nel 1953, ma nel corso dei decenni ha avuto una storia movimentata, che ha seguito il corso degli eventi politici della Repubblica Ceca, la caduta del regime comunista e diversi cambi di rotta rispetto alla costruzione di un nuovo impianto. Nell'attesa della partita, ecco cinque curiosità sull'Eden Aréna.

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1. Lo stadio è concepito sul modello degli impianti più moderni. oltre all'esperienza della partita infatti Eden Aréna offre ai tifosi diversi servizi oltre ai classici bar e fan shop, tra questi una banca, vari uffici, un hotel e un McDonald's.

2. La prima partita giocata nell'impianto per come lo conosciamo oggi è del 7 maggio 2008, quando in campo sono scese una rappresentativa di vecchie glorie dello Slavia Praga e una di studenti dell'Università di Oxford, terminata 5-0 per gli ex-calciatori. Il primo incontro ufficiale però è stata l'ultima partita del campionato ceco 2007/2008, il 17 maggio, match che ha consegnato allo Slavia il secondo titolo della sua storia. 

3. Il regime comunista bloccò negli anni '70 la costruzione di un nuovo stadio a Praga, salvo poi riprendere nel 1990 dopo l'abbattimento della gradinata Est e subire un nuovo stop dopo il rovesciamento del regime. Dopo essersi spostato allo Stadion Evžena Rošického, negli anni '90 lo Slavia si trasferì di nuovo allo Stadio Eden nel frattempo in parte smantellato, senza riuscire a raccogliere fondi per una ricostruzione. Nel 2000 la squadra si spostò nuovamente, con la costruzione di un nuovo stadio che però non partì fino al 2006, due anni prima dell'inaugurazione ufficiale. 

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4. Il progetto dello stadio è stato realizzato dagli architetti Martin Kotík, Daniel Dvořák e Leoš Zeman, ma al progetto ha partecipato anche la dirigenza dello Slavia Praga. Il progetto voleva inserirsi nel migliore dei modi nell'urbanistica della città, infatti lo stadio da fuori appare come un'edificio qualsiasi, con finestre e un rivestimento che riprende il colore dei mattoni a vista. 

5. Le tribune dello stadio sono dedicate a tre leggende del calcio ceco e dello Slavia. Una all'irlandese John William Madden, che nei primi anni del '900 ha guidato la squadra e innovato i metodi di allenamento, viene soprannominato "il padre del calcio ceco". La seconda leggenda è František Plánička, storico portiere che per anni si è combattuto con Zamora il titolo di miglior portiere del mondo, conquistando anche il secondo posto ai Mondiali di Italia 1934. L'altra tribuna dello stadio è invece un omaggio a František Veselý, fascia destra che per sedici anni ha vestito la maglia dello Slavia conquistando con la nazionale anche il titolo europeo nel 1976.