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I 5 stadi più incredibili dalla Conference League

Ossia cinque motivi per seguire il nuovo torneo UEFA

I 5 stadi più incredibili dalla Conference League Ossia cinque motivi per seguire il nuovo torneo UEFA

Quando sentii l'annuncio di una terza competizione UEFA per club storsi il naso. Qual è l’utilità di un reboot dell’Europa League con squadre che non ce l’hanno fatta a qualificarsi? Allora penso agli stadi. Loro sono da sempre uno dei grandi elementi di fascino del calcio (come di qualsiasi sport), e la possibilità di scoprirne di nuovi in città di cui ignoravamo l’esistenza è sinceramente stimolante. Inutile prendersi in giro: la qualità di calcio giocato, quantomeno nella fase a gironi del torneo, non sarà altissima. Ma pensate ai noiosi giovedì invernali: se l’Europa League è scontata, la Conference League è la novità che potrebbe svoltarvi una serata che altrimenti avreste passato a giocare a FIFA o a guardare una serie su Netflix. Sarà divertente? Forse no, ma almeno potrete ammirare uno dei seguenti stadi come palcoscenico della contesa.

 

Maccabi Tel Aviv - Stadio Bloomfield

Iniziamo con uno degli stadi più longevi del torneo, lo Stadio Bloomfield di Tel Aviv. Tra i più eleganti della competizione, lo stadio venne inaugurato il 13 ottobre 1962. Nasce sulle ceneri del vecchio “Basa”, costruito grazie ai finanziamenti della Canadian Association of Labour Israel, un ente fondato dai fratelli Bloomfield, a cui è intitolato l’impianto stesso. Ad oggi ospita le gare casalinghe dell’Hapoel Tel Aviv e del Bnei Yehuda, oltre che del Maccabi, che si contenderà l’accesso agli ottavi di Conference nel Gruppo A con LASK, Helsinki e Alashkert. Ciò che me lo fa apprezzare è la sua forma, così “aperta”, che sicuramente favorisce la visuale da qualsiasi punto dello stadio, e naturalmente i due ponti che collegano i quattro angoli opposti dell’impianto.


Randers - Cepheus Park Randers

Nonostante la capienza contenuta (10.300 posti di cui 9000 a sedere), il Cepheus Park Randers è uno dei più piacevoli da osservare, quantomeno dall’esterno. La forma ottagonale è il particolare che rende raro e interessante questo stadio, già visitato dall’AZ Alkmaar nella prima partita del Girone D di Conference League. Le altre squadre che verranno a giocare nella casa del Randers sono il Jablonec e il Cluj. 


Feyenoord - Stadion Feijenoord

Il Feyenoord è indubbiamente tra le poche squadre a essere fuori luogo nella Conference League, per blasone e per il suo passato, al pari di Roma e Tottenham, per citare le due più grandi impegnate nella neonata competizione UEFA. A riprova di ciò, lo Stadion Feijenoord, noto anche come “de Kuip” (la vasca), è tra gli stadi più belli e all’avanguardia fra quelli che ospiteranno le partite della fase a gruppi del torneo. Nonostante sia stato costruito nel 1937 e abbia affrontato diversi processi di ristrutturazione, lo Stadion Feijenoord è ancora oggi uno dei gioielli più brillanti dell’architettura olandese, con la sua tipica forma concava. La vicinza al fiume Maas non fa che aumentarne il fascino. 

 

Maccabi Haifa - Haifa International Stadium

Conosciuto pure come stadio Sammy Ofer, il magnate che ha donato 20.000.000 $ per la costruzione dell’impianto e farlo intitolare a suo nome, l’Haifa International Stadium ha una particolarità che lo rende unico: la copertura dello stadio dorata. Non è un dettaglio irrilevante, considerato che si trova in Israele, a 155 km dalla Cupola della Roccia di Gerusalemme, uno dei monumenti più importanti per l’Islam. Il gruppo del Maccabi, con Feyenoord, Union Berlino e Slavia Praga è tra i più compatti della Conference League: sicuramente espugnare la casa dei Verdi (questo il soprannome del club di Haifa) non sarà facile, e il pareggio interno col Feyenoord alla prima giornata lo dimostra.

 

Lincoln Red Imps - Victoria Stadium

L’ultimo stadio di questa lista, in realtà, ha tutto da invidiare a tutti gli altri che vedremo nella competizione dal punto di vista strutturale. Con una capienza di 5000 posti, il Victoria Stadium è l’unico stadio di Gibilterra, ospita tutte le partite del campionato locale e, da quest’anno, almeno tre partite della fase a gironi della Conference League. I Lincoln Red Imps sono infatti riusciti nell’impresa di qualificarsi, diventando la prima squadra di Gibilterra a raggiungere la fase finale di un torneo UEFA. C’è qualcosa però che tutti gli altri stadi non hanno e che il Victoria Stadium può vantare: la vista della Roccia di Gibilterra proprio dietro una delle due porte dello stadio, una chicca che solo la Conference League poteva regalarci.

 

Oltre ad una visual identity che prosegue sulla falsa riga dell'Europa League - sostituendo l'arancione con il verde - la Conference League è pronta a regalare sorprese anche a livello di strutture. Dall'Olanda all'Israele, passando per Gibilterra e finendo il nostro viaggio in Danimarca.