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House of Sports: CSKA Mosca

I russi non fanno mai niente di modesto ed economico

House of Sports: CSKA Mosca I russi non fanno mai niente di modesto ed economico

Inquadrare lo sport in una cornice adeguata al giorno d’oggi è divenuto essenziale. Numerosissime le società sportive mondiali attualmente impegnate, ad esempio, nel costruire stadi di proprietà, fucina economica imprescindibile con le attuali leggi di mercato, strumento incredibilmente simbolico a livello mondiale e, talvolta, esplosione di fantasia e perfezioni architettonica. Ne consegue che ad oggi nessun impianto sportivo di grandissimo livello è soltanto un impianto sportivo: lo stare al passo con i tempi lo impone e garantisce, oltretutto, di usufruire di uno spettacolo sportivo a 360 gradi, non più incentrato soltanto sul singolo incontro in questione. Ripercorreremo stadi, arene, palazzetti ed impianti che hanno visto scrivere importanti pagine della storia dello sport per i motivi più disparati: dalle competizioni più riconosciute, agli eventi più incredibili senza tralasciare l’intenzione di approfondire anche i luoghi in cui la storia delle sport, e del business connesso ad esso, verrà scritta in futuro.

La CSKA Arena da quest’anno è il nuovo stadio della CSKA Mosca, nelle intenzioni lo stadio prende vita nel 2006, l’anno dopo la conquista della Coppa Uefa - primo trofeo europeo in mano ad una compagine russa – che convinse il proprietario Yevgeniy Giner a commissionare alla società di costruzioni Mosproekt-4 un progetto che richiamasse questa vittoria. Il progetto e la costruzione, avvenuti nella zona orientale del centro di Mosca, hanno dovuto superare numerosi ostacoli burocratici ed economici rimanendo senza progressi per quasi 2 anni tra a cavallo tra il 2009 ed il 2011 fino all’inaugurazione avvenuta il 10 settembre 2016 nella vittoria per 3-0 del CSKA sul Terek Grozny.

L’impianto vanta 30.000 posti a sedere rimanendo nella media della lega: una scelta prudente che poggia le sue basi su una strategia di mercato molto precisa e già intrapresa, tra gli altri, dalla Juventus: limitare i posti a sedere per poter tenere lo stadio sold out nella maggior parte dei casi, regalando a questo una certa aurea di esclusività ed un colpo d’occhio ammirabile. Durante la scorsa stagione, infatti, la squadra capitolina seppur favorita e vincitrice finale della competizione era addirittura 10° per affluenza media ai propri incontri; un risultato che non si sposa affatto con il blasone della società, spesso coinvolta in manifestazioni europee oltretutto. Un miglioramento però è stato apprezzato: in questa prima metà di Prem’er Liga l’affluenza media è passata da 9000 spettatori a quasi 12000, permettendo agli Armejcy di risalire fino al 5° posto per affluenza media.

Il costo dell’operazione è stato di circa 350 milioni, circa 3 volte il costo previsto di 100 milioni. Un’operazione di mercato molto dispendiosa ma con un risultato eccellente. Il grattacielo situato all’angolo nord-ovest della struttura è il chiarissimo richiamo alla Coppa UEFA suddetta ed è alta 142 metri (l’obiettivo erano 150) in modo da poter essere sempre ben visibile nel panorama della città. La torre in questione è la vetta più alta che uno stadio di calcio abbia mai raggiunto; questa e gli altri 3 angoli della struttura attualmente ospitano un hotel, uffici d’amministrazione, ristoranti e ovviamente il canonico centro commerciale con miriadi di cianfrusaglie del team. Hanno beneficiato di questo progetto circa 3000 persone, impiegate dopo l’apertura della struttura. La zona dove è situato lo stadio (a 8 chilometri dalla Piazza Rossa) è un grande e ricco quartiere residenziale con 4 fermate della metropolitana adiacenti e circa 1300 posti auto per i tifosi. La zona è anche sede di diversi alberghi importanti della capitale russa, incentivo per i futuri eventuali tifosi ospiti e non, accolti in un clima molto sereno e agevole.

Da questo punto di vista la Russia sta facendo grandi passi in avanti sul percorso che porta al Mondiale 2018. La CSKA Arena non sarà inclusa negli stadi che ospiteranno la competizione a causa dei posti a sedere, considerati di numero troppo basso rispetto alle altre strutture coinvolte. Tra queste, peraltro, ci sarà ovviamente l’Otkrytie Arena (42.000 posti a sedere), il gioiello targato Spartak Mosca inaugurato appena 2 anni fa e che ospiterà la prossima Confederations Cup. Sempre in ottica Russia 2018 è stata annunciata la ristrutturazione dello Stadio Luzhniki, che passerà da una capienza attuale di 89.000 posti ad 81.000. Lo stadio Luzhniki ha già ospitato una manifestazione europea molto importante: la finale di Champions League tra Manchester United e Chelsea nel 2008, anno in cui, lo stadio era proprio la casa del CSKA Mosca.