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Come out of nowhere: Nikola Jokic

Viaggio alla scoperta del talento serbo dei Denver Nuggets

Come out of nowhere: Nikola Jokic Viaggio alla scoperta del talento serbo dei Denver Nuggets

Oakland, California, 19 giugno del 2016. Mancano una manciata di secondi alla fine di una delle gare 7 più incredibili della storia della NBA e LeBron James, con la velocità del vento e la forza dell’uragano, inchioda al tabellone un pallone di Iguodala destinato a infilarsi docilmente nel canestro. Il telecronista di Fox Sports Ohio impazzisce, pronunciando parole destinate ad entrare nella storia della franchigia wine and gold: “Blocked by James! James out of nowhere skies to the rim!”. E proprio a questa frase si è ispirata la nuova campagna di Nike, presentata qualche mese fa con uno degli spot più belli di sempre. “Come out of nowhere”, arrivato dal nulla, per tutti quelli che, proprio come King James, sognano di diventare qualcuno quando ancora sono nessuno.

 

Percorso che ha avuto Nikola Jokic, nato il 19 febbraio 1995 a Sombor, nella provincia di Vojvodina, nella ex Jugoslavia. Un’infanzia non facile, in uno dei posti meno ospitali del mondo in quel periodo storico, ma comunque passata a giocare a basket con i due fratelli più grandi. “La mia famiglia è sempre stata appassionata del gioco, e con i miei due fratelli sono cresciuto giocando a basket in un bilocale. Anche quando avevo ancora il ciuccio in bocca, guardavo i miei fratelli giocare per ore”. E Nemanja e Strahinja, rispettivamente 11 e 13 anni più grandi del piccolo Nikola, non si facevano problemi a strapazzare il fratellino, non appena è stato abbastanza grande per giocare con loro. Che da parte sua ha cerato di trovare un po’ di libertà nelle corse dei cavalli: “Amavo i cavalli e volevo fare il fantino”.

 

Poi, però, è arrivata la chiamata del basket. Solo che il percorso di Nikola è stato meno lineare di quanto si potrebbe pensare. “Ho odiato il mio primo allenamento. Ero abbastanza basso e grassottello, ma mio padre era talmente fissato con il basket che mi ha obbligato ad andare. Data la mia statura, mi dissero di giocare playmaker, cosa che ha migliorato le mie abilità di passaggio”. Poi le cose cominciarono a migliorare, allenamento dopo allenamento. Jokic comincia a giocare nelle leghe minori, ma dopo pochi mesi in queste categorie arriva la chiamata del KK Mega Basket, club di Belgrado, che lo vuole con sé. “Non è stato facile lasciare casa mia, ma i miei fratelli mi hanno dato la fiducia necessaria per compiere questo passo”

Dire che “il resto è storia” forse è un po’ prematuro, visto che Nikola ha appena 21 anni. Il 26 giugno del 2014, con la 41esima chiamata del Draft NBA, Jokic viene selezionato dai Denver Nuggets. Nel giugno dell’anno successivo firma il suo primo contratto da professionista NBA e nell’estate del 2016, alla fine del suo anno d’esordio, può già contare una selezione nell’NBA All-Rookie First Team e un argento olimpico vinto con la Serbia a Rio de Janeiro. “Quando mi hanno chiamato i Nuggets al Draft stavo dormendo. Mio fratello mi ha chiamato per darmi la notizia, ma pensavo fosse solo un sogno. Quando finalmente mi sono reso conto che era vero, è cambiato tutto. Tutto".

“Ho reso la mia famiglia orgogliosa, ma posso ottenere molto di più”.