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Guida Galattica ai Tatuaggi NBA

Da Allen Iverson a Kevin Durant

Guida Galattica ai Tatuaggi NBA Da Allen Iverson a Kevin Durant

L’impatto scenografico ha sempre avuto un'enorme importanza in NBA e tra i molti intrattenimenti che la lega offre off the game ce n’è uno che non sempre viene preso in considerazione: i tatuaggi dei giocatori. La maggior parte dei giocatori NBA possiede almeno un tatuaggio: alcuni sono visibili, altri meno e altri ancora si spargono sull’intero corpo del cestista in questione, ma la loro caratteristica più comune è quella di essere brutti o di cattivo gusto o addirittura inutili e sbagliati. Abbiamo listato i più interessanti classificati secondo un modello scriteriato almeno tanto i tatuaggi descritti e considerando spesso lo stesso anche in base a chi ne è l’ideatore.

 

Tatuaggi religiosi

Il tema religioso è uno dei più ricorrenti per motivi non ancora precisati.

 

Matt Barnes

Due mani giunte in preghiera con l’aura del kaioken di Goku attorno e con in primo piano la scritta “Believe”. Ottobre 2015, Barnes sta parlando al telefono con suo figlio Carter, che attualmente risiede con l’ormai ex moglie del padre Gloria Glovan. Tuttavia, quando Matt si rende conto che lì con loro c’è anche Derek Fisher decide di recarsi fino a casa di Gloria (a circa 90 miglia dal training camp dei Grizzlies) dove ha attacca Fisher perché preoccupato che bambini potessero trovarsi bene con qualcuno a far le veci del padre. Barnes oltretutto era già stato protagonista di violenze domestiche anni prima ed in campo non è mai stato restio a togliere la mano; ora: non che qualcuno voglia farsi portatore di un messaggio però, ad occhio e croce, sulle Sacre Scritture questi non sono i comportamenti più adatti ad un cristiano praticamente. Ma c’è di peggio…

 

Stephen Jackson

Questo tatuaggio attenta seriamente alla mia, e forse pure alla vostra, sanità mentale: è una delle più grandi contraddizioni mai viste sulla pelle di un uomo. Jackson, altro peperino niente male, quando giustamente richiesto di un parere ha risposto così: "I pray I never have to use it again". “Again”. Non c’è altra spiegazione se non che questi due tatuaggi siano mutuati da una visione totalmente personale delle religioni e del messaggio, totalmente pacifico, che queste instillano o dovrebbero instillare nei fedeli; il fatto che quei tatuaggi su quelle persone siano privi di significato all’atto pratico non ha importanza: sono giocatori NBA.

 

LaMarcus Aldridge

Aldridge ha esagerato. Un doppio tributo religioso sui bicipiti brachiali: a sinistra, come si vede nella foto, troviamo ancora una volta un paio di mani giunte in preghiera con la consueta aura di misticismo e con inferiormente la scritta “Faith”. Sul braccio destro troviamo invece una grossa croce adornata da corone d’alloro con scritto “Keep God first” , nel caso se ne dovesse dimenticare.

 

Kevin Durant

Vedendo giocare Kevin Durant le prime volte chiunque sarebbe ingannato: il n°35 dei Warriors ha le braccia totalmente linde ma è forse una delle più grande vittime dell’approccio scellerato che i giocatori NBA hanno al mondo dei tatuaggi. Questa è la sua schiena, è veramente faticoso provare a commentare una cosa del genere: un intero passaggio della Bibbia, un cherubino ed un ritratto di Gesù Cristo con due occhi inspiegabilmente stortissimi.

 

Stromile Swift

A God’s gift”: probabilmente questo è uno dei tatuaggi più brutti di tutta la storia NBA sia per intenzione che in quanti a realizzazione; e per non lasciare spazio a dubbi Swift si è fatto anche tatuare un passo della Bibbia. Qualcuno, però, l’ha superato.

 

Tatuaggi iconici

 

Allen Iverson

Neanche Allen Iverson trova una comoda salvezza: i suoi tatuaggi sono brutti almeno quanto gli altri. Almeno però i suoi rappresentano davvero ciò che è, o meglio, ciò che abbiamo potuto apprezzare. “Only the strong survive” è diventato quasi un motto all’interno della NBA, tanto da essere replicato da Marquis Daniels.

Ecco come prendere un tatuaggio storico e ridicolizzarlo all’estremo; e poi, ad occhio e croce, gli esseri umani con un piede decisamente più grande della testa dovrebbero essere pochini …

 

Anche Tyson Chandler si è iscritto alla comunità replicando in modo perfetto Iverson.

Altro tatuaggio simbolico di Allen Iverson è quello sulla sua mano sinistra: “Money bagz” è precisamente il modo nel quale Iverson ha vissuto, ovvero come se i soldi non finissero mai, con le ovvie conseguenze del caso.

 

DeShawn Stevenson



Okay, probabilmente non c’è modo di pareggiare la follia con cui DeShawn Stevenson si è recato più e più volte dal suo tatuatore: è lui il vincitore indiscusso. Abraham Lincoln è ritratto per celebrare la sua battaglia contro la schiavitù e fin qui ci può stare, tuttavia: perché in quel punto in cui è sempre visibile ed è pure scomodo? E soprattutto: perché ci sono due “5” ai lati del volto del 16° presidente degli Stati Uniti? Be’, pare che in molti gli chiedessero chi fosse quell’uomo, così DeShawn ha deciso di accostarlo a ciò che, nel suo perverso mondo, lo ha reso maggiormente famoso: la banconota da 5 dollari.

Non è mica finita qua: Stevenson si è tatuato il suo cognome ed il suo numero di maglia sulla schiena. Ora, cercare delle dietrologie o delle più semplici motivazioni dietro gli atti di alcune di queste persone e in particolare di Stevenson, è stupido oltre che inutile. Io però c’ho pensato tanto a questo tatuaggio e a giudicare dall’atteggiamento che contraddistingue DeShawn Stevenson, riesco solo a pensare che dopo aver vinto il titolo coi Mavericks nel 2011 sia impazzito al punto da partorire questo insulto a qualsivoglia forma d’arte. Dopo di che, siccome non era abbastanza, ha detto che LeBron James è un giocatore sopravvalutato.

 

Chris Andersen

Non poteva mancare Chris Andersen: i suoi tatuaggi sono tra i più colorati, precisi, apprezzabili e coerenti di tutta la lega. Birdman ha saputo stilizzare ogni macchia d’inchiostro che l’ha ricoperto rendendo il proprio corpo un’opera d’arte. Il suo “Free Bird” sul collo è molto famoso e conosciuto in NBA probabilmente perché esprime davvero la personalità di chi lo detiene: Andersen, come sua madre, ha sempre dato grande importanza  alla libertà e il suo essere così selvaggio e così spudoratamente Birdman rendono il tutto più credibile. Andersen ha anche due ali rosse tatuate nella porzione interna delle braccia.

 

LeBron James

Quale tatuaggio può essere più iconico se non una scritta enorme sulle spalle di LeBron James che ci ricorda di essere Il prescelto? Ma soprattutto: quanto è simpatico Anderson Varejao?

 

Tatuaggi d’amore

 

Steph Curry

Steph Curry si è tatuato una “A” sull’anulare per portare con sé un pensiero di sua moglie (Ayesha) non essendo possibile portare la fede al dito durante le gare NBA. É difficile pensare come un cucciolo del genere si diverta ad umiliare così tanta gente sul parquet con quella semplicità.

 

Monta Ellis

Ellis ha un enorme tatuaggio che gli copre tutto il petto: troneggia la scritta “Family first” con accanto il viso di un bambino. Da notare anche come sulla schiena ci sia il logo dei Golden State Warriors, franchigia con cui ha esordito in NBA e per la quale ha giocato 7 stagioni, costruendo un rapporto magnifico ad Oakland con i tifosi.

 

Kenyon Martin

Kenyon Martin si è fatto fare il calco delle labbra della sua ragazza Trina. Che poi è diventata la sua ex ragazza Trina.

 

Kobe Bryant

È francamente un po’ paradossale vedere Kobe Bryant che porta tatuato addosso il nome di un’altra persona, eppure il n°24 ha deciso di creare tale affronto: una corona con delle forme che ricordano una farfalla ed il nome della moglie scritto sopra due ali che formano… un’aureola? Questo tattoo sarebbe andato benissimo per un Tyler Hansbrough qualsiasi, ma Kobe…

 

Tatuaggi assurdi 

Questa la lista è potenzialmente infinita, abbiamo scelto tatuaggi su cui valesse davvero la pena soffermarvi, ma facendo un giro sul web si possono trovare davvero tanti altri tatuaggi abbastanza stralunati.

 

Andrej Kirilenko

Tutti avranno notato, guardando Kirilenko di spalle durante una sua partita (prima del ritiro), quelle linee rosse che gli sbucavano dalla canotta che potevano benissimo ricordare un paio di ali; ebbene, questo è il tatuaggio di Kirilenko nella sua interezza: io ho faticato a capire cosa fosse e non essendoci ancora al 100% è difficile intuire se sia un tatuaggio fatto bene o meno. In ogni caso: questo è un cavaliere (?) che cavalca il Drago Nero Occhi Rossi di Yu-Gi-Oh o qualcosa di molto simile. Il disegno pare ricopi fedelmente un personaggio di World Of Warcraft. Premio per l’originalità.

 

Wilson Chandler

Wilson Chandler (come Andersen e JR Smith) meriterebbe uno zoom molto più approfondito data la quantità immane di inchiostro impresso sul suo corpo: il suo tattoo più incredibile resta comunque quello che gli ricopre interamente la schiena e che ritrae Juggernaut (un eroe Marvel, in italiano chiamato Fenomeno) coronato dalla scritta “Unstoppable”.

 

Marquis Daniels

Questa è  forse un po’ troppo facile… Daniels si è fatto tatuare quelle che dovrebbero essere le sue iniziali in cinese, soltanto che non è possibile traslare le proprie iniziali in cinese ed è così che Daniels se ne va in giro avendo scritto sulle braccia “salutare”, “donna” e “tetto”.

 

Tim Duncan

Tim, sul serio?