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Tutti i segreti di FIFA 17

Intervista a uno dei producer del videogioco del momento

Tutti i segreti di FIFA 17  Intervista a uno dei producer del videogioco del momento

FIFA 17, la nuova fatica di EA Sports, è destinato a cambiare per sempre il modo di guardare, addirittura di pensare, un videogioco di calcio. È stato definito "il miglior videogioco di sempre", e le vendite delle prime settimane non hanno fatto che confermare questa sensazione. Abbiamo allora contattato Marco Castiello, Producer nel dipartimento di Collezione Dati e Licenze, per provare a capire come si lavora ad un successo del genere. Arrivate fino in fondo, perché potrebbe esserci anche spazio per voi in futuro. 


Ciao Marco, è un vero piacere averti qui. Prima di scendere nel dettaglio, mi piacerebbe sapere: come sei arrivato dove sei (e cioè ad occupare una posizione di rilievo in uno dei team di produzione del gioco di calcio più venduto al mondo)? Com’è cominciato tutto?

Il tutto è cominciato 5 anni fa circa quando, alla ricerca di informazioni sul gioco, mi imbattei in un annuncio sul web nel quale veniva spiegato come il Dipartimento di Raccolta Dati e Licenze di FIFA – nel quale sono impiegato tuttora – fosse alla ricerca di esperti dei due maggiori campionati italiani di calcio. Risposi all’annuncio e, dopo aver superato una breve selezione, mi unii alla Community come Data Reviewer, offrendo feedback e consigli sull’aggiornamento di squadre e calciatori. Dopo un anno mi venne offerto il mio primo contratto freelance come Data Editor e divenni responsabile dell’immissione “fisica” dei dati di un certo numero di squadre italiane, cercando di distinguermi come elemento affidabile e produttivo della Community di Editors.
L’approdo al ruolo di Producer – il mio ruolo attuale, ovvero quello di responsabile e coordinatore di Editors e Reviewers italiani – può essere considerato la naturale conclusione di questo percorso.


Tra i tuoi compiti c’è quello di supervisionare la caratteristiche corporali dei giocatori, quanto è difficile stare dietro ai continui cambi di capigliatura di Pogba? E, più in generale, aspettate che l’acconciatura venga riproposta per qualche tempo prima di modificarla o provvedete istantaneamente?

Restare sempre al passo non è facile, ma fare in modo che tutti i dati del singolo giocatore – le sue fattezze fisiche e facciali giustappunto; i suoi movimenti; le sue inclinazioni tattiche ed i relativi valori – siano il più aggiornati possibile è nostro specifico compito. Non possiamo permetterci di perdere alcun dettaglio del calciatore riprodotto nel gioco. A supportarci in questo lavoro abbiamo fortunatamente una struttura solida e delle procedure specifiche che ci permettono di intervenire e aggiornare fattezze facciali e le diverse capigliature nella maniera più rapida possibile.

 

Dovendo seguire tutte le modifiche anche delle divise delle squadre sarai “piuttosto” informato su tutti i nuovi completini della Serie A (sospetto tu li conosca tutti a memoria). Quali sono i tuoi preferiti – anche dal punto di vista grafico rispetto al gioco…

Ce ne son diversi che mi incontrano i miei gusti, ma devo dire che il completo casalingo del Crotone è di gran lunga il mio preferito : è colorato e con piccoli riferimenti all’antica storia della città. Mi piacciono anche i completi attillati del Napoli, la casacca blu delle Juventus e le divise della Sampdoria, di cui ho sempre apprezzato il design unico.


Ti capita mai di affezionarti ad un giocatore durante lo sviluppo del gioco e diventarne tifoso? Qualcuno che magari prima di allora non avevi mai notato…

Sì, è capitato. Ricordo, ai miei inizi come Reviewer, di esser rimasto impressionato da Insigne ed Immobile del Pescara di Zeman e da Florenzi, del Crotone. Era la stagione 2011/2012 ed era chiaro che, una volta terminati i loro prestiti annuali, sarebbero stati destinati a lasciare il loro segno nel calcio che conta. Al momento non c’è ancora un giocatore che mi abbia particolarmente impressionato, ma credo che elementi come Caldara, Gagliardini e Kessié dell’Atalanta; Barreca del Torino; Locatelli del Milan, Poi Lirola ora al Sassuolo in prestito, insieme a Politano, Pellegrini e Mazzitelli potranno dire la loro in futuro.

 

Quanto è importante l’impatto mediatico di un calciatore nella selezione dei giocatori o delle squadre per le campagne promozionali di Ultimate Team?

In realtà non conta molto. Basti pensare che una delle iniziative più famose di Ultimate Team, ovvero la selezione della “Squadra della settimana”, avviene su criteri esclusivamente sportivi.


Quanto – e in che modo – la “personalità mediatica” di un calciatore si riflette nei suoi valori di gioco?

Non ha molta rilevanza. In questo caso il giudice supremo è il campo. Se un giocatore, con una notevole esposizione mediatica non dovesse rendere al meglio, non v’è dubbio che i suoi parametri verranno modificati conseguentemente. Per questi giocatori ci assicuriamo, comunque, che la loro personalità, non solo mediatica, venga riprodotta accuratamente nelle diverse modalità di gioco – come la Modalità Carriera – se ad esempio abbiano un carattere particolarmente delineato, come nel caso dei “giocatori bandiera”, cioè coloro che si distinguono per essere particolarmente affezionati al loro club di appartenenza; che prendono con tranquillità qualsiasi decisione dell’allenatore, che sia questa per lui positiva o negativa o che incoraggiano i compagni dopo una giocata sbagliata.

 

C’è una cosa che mi ha sempre incuriosito. Assegnando i parametri di gioco, voi di FIFA state, indiriettamente, decretando quello che è per voi il più forte giocatore in Italia, in Inghilterra o al Mondo. Capita mai di ricevere delle lamentele da parte dei fan di Ronaldo o Messi – o nel tuo caso di Icardi o Higuain – delusi dal valore assegnato al loro campione?

Sì, riceviamo costantemente feedback e critiche dagli utenti sui valori tecnici, fisici e mentali che assegniamo ai giocatori e talvolta dai giocatori stessi che amano il nostro gioco. Certamente pochi di questi si lamentano di essere meno forti delle controparti virtuali, d’altronde tutti loro credono di essere più forti nel mondo reale! Leggiamo e ascoltiamo tutto, posso assicurare che nessuna critica viene da noi ignorata, per migliorarci giorno dopo giorno.

 
Prima che producer sei un grande appassionato del gioco, volevo quindi chiederti cosa può rappresentare per il mondo del gaming una innovazione così forte come quella introdotta dalla modalità Carriera con Alex Hunter quest’anno.

L’idea alla base de “Il Viaggio” è quella di restituire agli appassionati di calcio e del gioco uno spaccato di vita di un emergente calciatore professionista in uno dei campionati più competitivi al mondo, oltre all’immedesimazione in Alex Hunter e nella sua storia, su cui possono intervenire con le loro scelte. L’introduzione di questa modalità sicuramente può rappresentare una pietra miliare nella storia delle simulazioni calcistiche.

Quante partite guardi ogni settimana? Escluse quelle del Napoli, di cui ti so tifoso ahah...

In un weekend con competizioni continentali e tra anticipi e posticipi arrivo a guardare circa 6 partite complete alla settimana. Quando vengono giocate delle partite in contemporanea, le guardo in modalità mosaico, per non perdermi nulla di quello che avviene sui vari campi. E non finisce qui : in ufficio riguardo inoltre tutte le sintesi delle gare giocate nel weekend e leggo articoli, rapporti di gara e relative pagelle di diverse testate giornalistiche sportive.


Nella sezione “talent scout” del vostro sito c’è la possibilità di candidarsi per un ruolo da Data Editors e Reviewers di cui, mi dicevi, siete costantemente alla ricerca. Che consigli daresti a chi volesse tentare di intraprendere questa strada?

Ti ringrazio della domanda. Come da te anticipato, siamo alla costante ricerca di esperti che possano contribuire al miglioramento dei dati inseriti nel gioco e per questo li incoraggio a candidarsi (www.eafootballtalentscout.com). Detto questo, le chiavi per avere successo in questo tipo di lavoro sono : documentarsi, mettere sempre in dubbio le proprie convinzioni, dedizione assoluta – perché è un lavoro che ti assorbe completamente – e voglia di mettersi in gioco. Inoltre c’è un aspetto che viene sottovalutato che è quello del mettere da parte la propria fede calcistica e avere sempre uno sguardo obiettivo verso squadre e calciatori, che è cruciale per un responsabile del database.