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Space Jam 2 is coming

New Sport Side

Space Jam 2 is coming New Sport Side

Alla fine succederà, il secondo episodio di Space Jam verrà realizzato, con la buona pace di chi aveva più volte preso male la presunta notizia (poi puntualmente smentita) e con l’entusiasmo di chi invece quel seguito non vedeva l’ora che uscisse.

Space Jam 2 si farà e il suo protagonista sarà proprio LeBron James, sancendo un ideale passaggio di consegna mediatico tra Jordan e James. Uscito nel 1996, Space Jam è esattamente quello che si definisce un film iconico, che rappresenta quindi un simbolo, anzi, diversi simboli, che nel tempo si è andato a consolidare come tale.

Tra questi la bottiglietta della Michael's Secret Stuff – trasposizione sportiva dell’effetto placebo, la scena ispirata a Pulp Fiction, un website che ha continuato a funzionare fino ad oggi, senza mai subire update grafiche e conservandosi splendidamente '90s. Ma forse, più d’ogni altra cosa, Space Jam ha eretto a “cool” i Looney Tunes, come le sfilate di Moschino (disegnate da Jeremy Scott) non hanno fatto altro che ricordare.

L’intera estetica Space Jam si è perpetuata negli anni, e troverà nei prossimi finalmente un continuo – di cui non si sa nulla se non, appunto, che sarà presenta LBJ.

Ma quali sono stati i canali in cui SJ ha influenzato la cultura pop di riferimento? Ne abbiamo individuati 5.

 

 

#1 I Believe I Can Fly

Tra le cose memorabili di SJ, un posto speciale lo occupa sicuramente la colonna sonora. Anche negli ambienti più prodighi di critiche verso il film (che ora come allora non sono pochi) tutti riconoscono l’effettiva grandezza delle tracce scelte come contorno. E anzi, viene spesso ritenuta (dopo le sneaker) la «miglior cosa del film», come recentemente scritto da Uproxx. A partire dai 10 minuti introduttivi, dove sulle note di Space Jam dei Quad City DJ’s, vengono mandate in loop spettacolari immagini delle giocate di His Airness, si capisce la centrale importanza della musica nel film. Una carrellata di singoli, da Hit’ Em High di Busta Rhymes, Method Man e LL Cool J a I Turn on You, passando per  Jay Z e D’Angelo, l’OST ha raggiunto il suo apice nei 6 dischi di Platino di I Belive I Can Fly di R Kelly, diventato presto manifesto ideologico dell’intera carriera di MJ.

 

#2 A Sneaker Movie

Oltre ai Looney Tunes, a Michael Jordan e all’epica partita vinta contro i Monstars, SJ è passato alla storia anche per essere il film preferito degli sneaker-head. Le Jordan indossate da Michael durante le riprese sono state le “Space Jam 11”, poi riprese dal campione ai Playoff, e presto diventate un feticcio tra i collezionisti. L’attesa spasmodica per una re-issue del 2000 ha anche portato Nike a cambiare alcune delle sue abitudini, e spostare il giorno delle release dal mercoledì al sabato. Il motivo? Troppi ragazzini saltavano la scuola per mettersi in fila davanti agli store. Fanno una comparsata anche le Jordan 2 e le “Shadow” 10, in un’altra iconica scena in cui Bugs Bunny e Daffy Duck si intrufolano a casa di Mike per recuperare i suoi calzoncini portafortuna.

 

#3 Hare Jordan  

Tutto l’immaginario di SJ è condensato nel minuto di spot che quattro anni prima aveva inaugurato la collaborazione tra Bugs Bunny e Jordan. La storia: Nike doveva girare uno spot (andato in onda durante il Super Bowl, e quindi di una certa rilevanza) per la promozione delle Jordan VII, e al regista Joe Pytka non venne in mente nessun’altro di più famoso che Bugs Bunny da affiancare a Michael Jordan. Nasce così la campagna Hare Jordan (che faceva il paio con Air Jordan). L’impatto, mediatico e commerciale, fu così grande che qualunque appassionato avesse circa vent’anni a metà degli anni ’90, possedeva uno qualsiasi degli elementi stilistici di Space Jam. E lo scorso anno, per i 30 anni della Air Jordan, Nike ha rielaborato l’intera collezione, fatta di canotte, pantaloncini e sneakers e snapback, tutto l’occorrente per una partita di basket insomma, e tutto rigorosamente in stile '90s e Space Jame. 

 

 

#4 Bill Murray

Bill Murray è sempre stato un grande appassionato di basket (e di sport in generale), come dimostra anche uno dei best meme dello scorso mese negli USA. In Space Jam recita la parte di se stesso, un bianco un po’ fuori forma, con un cappellino ad ombrello sulla testa che gioca a golf con MJ e Larry Bird, ma sogna di essere nella NBA. Proprio in quell’occasione recita una delle battute più divertenti del film: «È perché sono bianco, vero?», chiedendo spiegazioni a Jordan per la scarsa fiducia rivenuta. Il ruolo di Murray è piccolo ma importante, e quel ruolo sembra essergli stato cucito addosso. In un’intervista di qualche anno fa su Grantland, l’attuale “eroe della parte Hipster di Internet”, rispondendo ad una domanda sulla popolarità tra i più giovani ha risposto: «credo che Space Jam mi abbia aiutato molto in quel senso, facendo entrare nel cuore dei più piccoli».

 

#5 Art

L’influenza di Space Jam è stata così forte da arrivare perfino nelle gallerie d’arte. Nel gennaio del 2015 infatti, alla Marlborough Chelsea di New York, Devon Troy Strother ha inaugurato la sua persona esibizione di opere d’arte ispirate dall’immaginario e dai personaggi (uno su tutti, MJ) di SJ. Da grande fan, Devon ha voluto ricreare interamente l’atmosfera del film, con squarci di spazio e cambi da gioco a far da pavimento all’esposizione. Inoltre, l’omonimo titolo della mostra rivelò avere anche un altro significato, dove “space” stava per l’enorme spazio a disposizione e “jam” con l’idea di voler far centro a tutti i costi, e realizzare la miglior esposizione possibile. Fu un successo, e il lavoro di Stother resta tutt’oggi uno dei più begli omaggi all’enorme impatto che Space Jam ha avuto nella cultura pop contemporanea.