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NBA best sneakers

Do the right thing

NBA best sneakers Do the right thing

La relazione che lega le sneakers e l’NBA è molto più ampia di quello che si possa credere. In un universo “diverso” come quello NBA, pieno di maschi Alfa che reclamano la sovranità a forza di schiacciate, gomitate, crossover e derisioni, anche che scarpe indossi raccontano chi sei. Puoi essere una star, ed avere una tua linea personale, oppure no ed adeguarti di conseguenza, scegliendo magari proprio le stesse shoes del tuo idolo, o di colui che vorresti un giorno diventare. Ovvio che quelle sneakers che vengono progettate inizialmente per il parque, ci mettano poco ad arrivare per strada, ma non è propriamente sempre stato cosi. Tuttavia per chiedere dell’inizio di questo costume sapete già dove citofonare : Michael Jeffrey Jordan.

Ci sono state davvero tante sneakers memorabili nella storia dell’NBA, alcune per il semplice valore simbolico che avevano, altre per esser poi divenute vere e proprie icone di stile. Abbiamo qui di seguito scelto 10 tra le più belle di sempre. Dovendo per forza di cose far vittime illustri, vi invitiamo a commentare suggerendoci le vostre preferite.

 

10- Converse Chuck Taylor 

1917. L’anno in cui venne prodotta la prima Converse All Star Basketball. 1932. Chuck Taylor cestista degli Akron (la città di Lebron) Firestones, si unisce al team Converse, e dopo aver praticamente fatto il giro d’America per cercar di promuovere la sua idea, che rivoluzionerebbe il mondo delle “sneakers”, riesce finalmente a produrre quella che diventerà la più famosa sneakers della storia e che porta il suo nuovo. Ah, fino agli anni’80 in NBA si giocherà solo in converse, rigorosamente in converse.

9- FILA Ninety6

Abbiamo parlavo di valore simbolico. Ecco, le Fila Ninety6 hanno di sicuro un valore tale. Rappresentano la prima presa di coscienza della FILA di poter dire la sua nella guerra dello “sneakers style” che imperava negli anni ’90. Resteranno per sempre “le scarpe di grant Hill” e per questo vivranno di gloria eterna.

8- Ewing 33HI

Patrick Ewing (che magari avrete visto in Space Jam) era ed è una persona particolare. Nel 1989 decise di lanciare una propria compagnia di scarpe, a dispetto dei contratti milionari della Nike o di chi altri. La prima, e pietra miliare, sneakers rilasciata fu la Ewing 33 HI, che recentemente ha subito un restyling, e sembra essere uno degli accessori preferiti del rapper Pusha T (lo stesso di Marcelo Burlon).

 

7- Adidas Crazy 8 

Le Adidas Crazy 8 sono sneakers abbastanza recenti, la loro release è datata infatti 2005. Tuttavia le Crazy 8 (oltre ad essere molto belle) sono state protagoniste di un episodio quantomeno singolare. Rilasciate per la prima volte qualche anno prima con il nome KB-8 (Kobe Bryant) hanno subito un necessario cambio di nome dopo che il Black Mamba lasciò la casa tedesca in seguito allo scandalo sessuale. Da lì in poi si ando avanti  ad avvocati, cambi minimi di tecnologia, fino ad arrivare a Derrick Rose e la nuova edizione Brooklyn Nets.

6- Nike Air Flight Huarache

Ideate dalla geniale mente di Tinker Hatfield ed ispirate dai sandali Maya (come dimostra il nome) le Huarache sono molto qualcosa di più di un simbolo degli anni 90 targati Nike. Introdotte per la prima volta nel 1992, divennero le scarpe ufficiali dei Michigan Fab 5, ricevendo cosi un consenso mediatico straordinario. Le scarpe, che non sembravano commercializzabili ai piu piccoli a causa di una stabilità laterale non perfetta, subirono una vera e propria campagna pubblicitaria ad hoc per i bambini, che, dopo mesi e mesi di desiderio, poterono coronare il sogno di indossare le scarpe dei loro idoli.

5- Reebok Kamikaze

Indissolubilmente legate al nome di Shawn Kemp, le Kamikaze restano un vero e proprio pezzo da collezione per tutti gli appassionati. Fu infatti indossando la prima versione di queste sneakers che “The Reign Man” fece tremare l’NBA sotto i colpi della sua pazzesche schiacciate. Una delle migliori release della Reebok, arrivata proprio nel mezzo degli anni 90, durante la piena lotta contro la Nike per il trono di “King delle sneakers.”

4-  Air Jordan IV Fire Red

Partendo dal presupposto che le Jordan hanno rappresentato un’era a se, e che quindi meriterebbero d’essere inserite tutte in classifiche del genere, c’è un po di campanilismo in questa scelta. Le Jordan IV, sono quelle poi uscite nella versione “Spikize”, ovvero in collaborazione con Spike Lee. Se due piu due vi da quattro dovreste aver capito. Inoltre, ma mi rendo conto che qui si va nel campo del feticismo puro, è indossando nel Jordan IV che MJ fece quello che tutti chiamano “The Shoot”, ovvero la singola più bella giocata nella storia della pallacanestro. Lacrime.

3- Nike Air Zoom Flight "The Glove"

Entriamo nel campo del design con le Nike Zoom Flight 98. Ispirate al nickname di Gary Payton “The Glow” le Zoom 98 hanno uno stile particolarissimo con una zip che si apre, e dal quale viene fuori una sneakers di un altro colore. (Guardare le immagini chiarirà tutto). Il loro restyling, avvenuto nel 2013 per inclusione di Payton nella Hall of Fame ha fatto andare letteralmente fuori di testa gli “sneakersheads” più appasionati, per quella che forse tutt’ora è la shoe più swag della storia dell’NBA.

2- Reebok Twilight Zone

Una lotta all’ultima vendita, quella tra Reebok e Nike andata avanti per quasi tutto il decennio pop per eccellenza. Una delle mosse che assegnarono il momentaneo vantaggio alla Reebok è stata senza dubbio la commercializzazione della Twilight Zone, prodigio di innovazione tecnologica e design pop. Con l’aiuto di “The Human Highlisht Film” Dominique Wilkins, e della sua magica attrazione per la telecamera, le Twilight divennero un fenomeno planetario in grado di mettere seriamente a rischio la leadership Jordaniana.

1- Air Jordan I

Eccoci arrivati alla generi. Quando tutto ebbe inizio. Come recitava l’ormai leggendario spot dell’epoca “Air Jordan Has Landed”, magnifico gioco di parole con le potenzialità di Michael, le Jordan I impattarono sull’NBA come un asteroide fa sulla terra, con una portata rivoluzionaria che non avrà più eguali nella storia dello sport. Se oggi gran parte di noi indossa una sneakers, lo dobbiamo in gran parte a questo momento, a questa scarpa ed a quell’uomo, quello vestito sempre col numero 23.